18 ottobre 2023

Il canone RAI, le novità per il 2024

L’importo scende a 70 euro ma resta in bolletta

Autore: Valentina Vitale
Con la nuova Legge di bilancio sono arrivate novità anche sul canone Rai per il 2024, che, secondo le stime, porta nelle casse dello Stato 1,85 miliardi l’anno.

È stato deciso che dal nuovo anno, il costo passerà da 90 a 70 euro l'anno.

C’era una grande aspettativa rispetto alla scelta del governo di scollegare il canone dalle bollette della luce, seguendo le linee guida dell’Unione europea, nell’ottica del PNRR, che ha accettato la richiesta di cancellazione di tutti gli “oneri impropri” dai costi dell’energia. Aspettativa rimasta delusa.

La bella notizia, però, è che avremo tutti un taglio del 25% del canone, quindi ogni bimestre ci verranno addebitate15 euro e non più 18 euro sulla bolletta elettrica.

Cos’è il canone RAI? - Il canone RAI è un’imposta a carico dei titolari di un’utenza elettrica residenziale che serve a sostenere il servizio pubblico radiotelevisivo nazionale. L’importo è di 90 euro annuali, che dal 2024 passerà a 70 euro, divisa in 6 rate da 18 euro, che diventeranno, appunto, da 15 euro, con la nuova legge di Bilancio appena approvata. Il canone RAI è dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo, si paga una sola volta all’anno e una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione (istituito dal Regio Decreto Legge 21 febbraio 1938, n. 246, convertito dalla Legge 4 giugno 1938, n. 880).

È importante sapere che il Canone è completamente indipendente dal numero di abitazioni in cui sono presenti gli apparecchi tv.

Da quando il canone RAI è in bolletta? - Era l’anno 2016 quando l’allora governo Renzi decise di inserire il pagamento del canone sulla detenzione della televisione, all’interno della bolletta per la fornitura dell’energia elettrica. Ad oggi quest’importo del Canone TV è di 90 euro l’anno, ma come abbiamo detto dal 2024 sarà di 20 euro in meno, e il pagamento avviene tramite l’addebito sulle fatture, che vanno da gennaio ad ottobre di ogni anno.

Dal 2016, vige la presunzione di detenzione dell’apparecchio televisivo nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui una persona ha la propria residenza anagrafica.

Il pagamento del canone è divenuto così obbligatorio in automatico per tutti coloro che hanno un contratto per la fornitura di energia elettrica. Poiché si tratta di un’imposta sulla detenzione dell’apparecchio, il canone deve essere pagato indipendentemente dall’uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive.

Si può non pagare il canone? - Secondo gli ultimi dati del CENSIS, nelle case degli italiani ci sono 43 milioni e 100 mila apparecchi televisivi, posseduti dal 96,9% delle famiglie: questo significa che 23 milioni e 200 mila famiglie hanno il televisore, mentre 700 mila famiglie, il 3,1% del totale, non possiedono una TV.

Le famiglie che non possiedono apparecchi televisivi ma sono titolari di un’utenza elettrica residente sono in crescita, soprattutto tra i giovani, e tutti questi possono benissimo non pagare il canone, fruendo dell’esenzione. Occorre semplicemente presentare la dichiarazione di non detenzione, si tratta di un’autocertificazione da inviare all’Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo che tale dichiarazione va ripresentata ogni anno, perché ha validità solo di un anno secondo queste regole: per l’esenzione per il 2024 va presentata dal 1° luglio 2023 ed entro il 31 gennaio 2024. La richiesta presentata dal 1° febbraio 2024 ed entro il 30 giugno 2024 ha effetto per il semestre luglio-dicembre 2024. Dunque per l’esenzione per il 2023 ormai è troppo tardi.

A chi spetta l’esenzione - L’esenzione del canone Rai spetta a:
  • chi non possiede televisore ma è titolare dell’utenza elettrica,
  • ma anche a chi è in possesso di televisore ed è:
    • anziano con più di 75 anni con un reddito inferiore a 8.000 euro,
    • militare delle Forze Armate Italiane o quelli stranieri appartenenti alle Forze Nato,
    • agente diplomatico e consolare,
    • rivenditore e negozio in cui vengono riparate le TV.
Molti si chiedono se, chi ha la 104 può non pagare il canone RAI. La risposta è no. Chi ha la disabilità riconosciuta dall’articolo 3, comma 3 della Legge 104 del 1992 deve comunque pagare il canone.

Come presentare la domanda di esenzione dal canone - Sono tantissimi oggi che stufi dell’offerta televisiva non hanno una televisione in casa, e guardano serie e altro direttamente dal proprio pc. Ma non tutti sanno che in questi casi si può chiedere l’esenzione per non ricevere più il canone rai in bolletta. Per farlo bisogna seguire questi passi:
  • andare sul sito dell’agenzia dell’entrare, al link troverete il modulo per la dichiarazione sostitutiva e la modalità di invio online: link;
  • accedere con il proprio SPID;
  • a questa pagina troverete le istruzioni per la compilazione dell’autodichiarazione (link).
Nei casi in cui non sia possibile l’invio telematico della richiesta, il modello compilato unito ad un valido documento di riconoscimento, può essere inviato, tramite raccomandata senza busta, all’indirizzo: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.

Oppure può essere inviato dopo esser stato firmato digitalmente, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it.

Infine può essere consegnate dall’interessato presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate.

Rimborso canone - Se il canone non dovuto fosse stato versato mediante la bolletta elettrica, è possibile effettuare una richiesta di rimborso.
In questa pagina trovate il modulo per richiedere il rimborso (link).

E di seguito le linee guida per la compilazione (link).

Questo modello deve essere utilizzato esclusivamente nel caso in cui il canone sia stato pagato indebitamente a seguito di addebito nella fattura per la fornitura di energia elettrica.

Anche in caso di rimborso la richiesta può essere presentata dal titolare dell’utenza elettrica, dai suoi eredi o dagli intermediari abilitati, allegando un valido documento di riconoscimento, mediante:
  • specifica applicazione web dell’Agenzia delle Entrate, entrando tramite SPID, CNS o CIE;
  • servizio postale con raccomandata al seguente indirizzo: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.
DOMANDE:
  • Chi deve pagare il canone in famiglia, se la moglie ha sempre pagato l'abbonamento tv mentre l’utenza elettrica residenziale è invece intestata al marito?
Se marito e moglie appartengono alla medesima famiglia anagrafica, il canone è dovuto una sola volta. Il canone sarà addebitato solo sulla fattura per la fornitura di energia elettrica intestata al marito e l'Agenzia delle Entrate procederà alla voltura del canone di abbonamento nei confronti del marito. Nessuna dichiarazione sostitutiva deve essere presentata dalla moglie o dal marito.
  • È tenuto al pagamento del canone TV il contribuente intestatario dell'utenza elettrica, titolare di un bed and breakfast, se già paga il canone TV speciale per l'unico apparecchio TV presente nell'alloggio (a disposizione della famiglia e degli ospiti)?

La detenzione di un apparecchio televisivo fuori dall'ambito familiare comporta l'obbligo di stipulare un canone speciale. Pertanto, in tutti quei casi in cui l'apparecchio sia installato in locali che ne permettano la visione anche ai propri clienti, è dovuto non già il canone ordinario, ma quello speciale. In questo caso, considerato che opera la presunzione di detenzione introdotta dalla legge di stabilità 2016 e che il contribuente già paga il canone speciale, lo stesso può presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione compilando il Quadro A.

Il nostro canone rispetto al resto d’Europa - Secondo quanto è stato stilato nel rapporto annuale sul settore Media & Entertainment italiano e mondiale di Mediobanca, pare che all’Italia spetta il canone più basso unitario fra i maggiori Paesi d’Europa che è inferiore anche alla media europea. Pensiamo che nel 2022 inoltre solo la cifra di 77,8 euro dei 90 (pari all’86%) sborsati da ogni singolo abbonato sono stati incassati dalla Rai, un’incidenza che anche in questo specifico caso è rimasto inferiore alla media europea (90,5%).

Se vi restano ancora altri dubbi sul canone tv… - Per informazioni gratuite sul Canone TV è possibile chiamare il numero verde 800.93.83.62. Il servizio è attivo dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 21. Invece, per informazioni sul Canone di Abbonamento alla televisione è disponibile per tutti i paesi al di fuori dell’Italia la numerazione 0039/06-87408198 a pagamento, alla tariffa applicata dal proprio operatore telefonico per le chiamate verso l’Italia.
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