Ci siamo: come annunciato e ricordato più e più volte, da oggi, lunedì 1° luglio finisce l’era del mercato tutelato per gas e luce, in realtà secondo e ultimo passaggio dopo il gas, concluso lo scorso gennaio. L’obiettivo è liberalizzare il mercato elettrico nella speranza di arrivare ad un risparmio notevole sulle bollette.
La domanda più ricorrente è una sola: cosa succede adesso? In pratica, i clienti “non vulnerabili” che entro il 30 giugno non hanno scelto un operatore passeranno ad un nuovo sistema definito a ‘Tutele Graduali’. Per essere ancora più chiari, la non scelta porterà automaticamente verso l’operatore che lo scorso gennaio, al termine di un’asta, si è aggiudicato il lotto dell’area in cui si risiede (l’Italia è stata divisa in 26 zone). L’operatore ha predisposto una tariffa che per una parte è rappresentata da una componente fissa (parametro gamma) aggiornata annualmente dall’Arera che uniforma accise, Iva e spese di trasporto, mentre il prezzo dell’energia è stabilito direttamente dall’operatore. La “Spesa della materia energia”, ovvero il costo a consumo, sarà variabile di mese in mese, indicizzato al “PUN”, il prezzo del mercato all’ingrosso.
Al contrario, per la categoria dei “vulnerabili” – over 75, disabili, percettori di bonus sociali, chi vive in abituazioni di emergenza causa calamità naturali e chi vive in zone non interconnesse – continueranno a valere le regole del mercato tutelato. Chi rientra nelle regole del mercato tutelato, ma non è stato identificato come tale, deve segnalare il proprio caso al fornitore compilando un modello specifico messo a punto da Arera. Per capire se il proprio contratto di fornitura rientra nei parametri del libero o del tutelato è sufficiente leggere la bolletta, dove una voce specifica in modo chiaro “Maggior tutela” o “Mercato libero”.
In ogni caso, l’autorità di regolazione, chiamata a monitorare il mercato, garantire trasparenza e proteggere i consumatori, ha lanciato la campagna “Chiedi all’Arera” per rispondere attraverso il proprio portale, i profili social e un numero verde (800.166.654) a dubbi e incertezze che possono presentarsi nel periodo della transizione tra un mercato e l’altro.
Per i clienti vulnerabili, è previsto un aumento del 12% sulle bollette del terzo trimestre 2024 dovuto ai rincari dei prezzi di gas ed elettricità, mentre la spesa annuale del cliente tipo dovrebbe aggirarsi sui 514 euro rispetto agli 872 del 2023, ovvero il 41,1% in meno.
In realtà, anche il mercato a tutele graduali ha una scadenza, fissata nel marzo 2027, quindi entro quella data tutti saranno costretti a scegliere un operatore. Sei mesi prima della scadenza, il fornitore di zona dovrà informare i clienti indicando la possibilità di scegliere un altro fornitore nel mercato libero o rimanere con lo stesso, ma comunque a fronte di un’offerta diversa. È chiaro che non è obbligatorio attendere tre anni: chi entra nel servizio a tutele graduali può in qualsiasi momento scegliere di cambiare fornitore ed entrare così nel mercato libero, optando per l’offerta più conveniente.
Come accennato, il mercato tutelato del gas si è chiuso il 31 dicembre scorso, ma in questo caso non è stata necessaria un’asta: a differenza di quello dell’energia elettrica, nel mercato del gas tutti i fornitori del mercato libero erano in grado di fornire anche contratti in regime di maggior tutela.
Chi non ha effettuato nessuna scelta prima della fine del 2023, è rimasto con il vecchio fornitore ma con nuove condizioni. Si tratta di una formula definita “Offerta Placet” in deroga, in cui i costi sono stabiliti in parte dall’Authority (il prezzo al metro cubo) e in parte dal fornitore, che ha la facoltà di decidere la quota fissa di commercializzazione.
Ma rispetto alla fornitura di energia elettrica le differenze sono notevoli: la tariffa per chi non ha effettuato alcuna scelta non è uguale a livello nazionale e questo, anche se la quota fissa incide in maniera minore nelle condizioni economiche, crea differenze in base al fornitore.
L’offerta Placet prevede condizioni economiche valide per i primi 12 mesi, al termine dei quali tutti i clienti passeranno al mercato libero, restando d’ufficio con il proprio fornitore, ma questo rende importante monitorare il contratto per valutare le variazioni e decidere. Presumibilmente subito dopo l’estate, chi si trova in questa condizione riceverà proposte di aggiornamento delle condizioni economiche. Anche in questo caso, per capire se si è titolari di un’offerta placet, è sufficiente cercare l’apposito spazio nella seconda pagina, in una sezione dedicata alle caratteristiche dell’offerta.