Il governo del premier Johnson ha presentato nelle scorse ore una proposta di legge che, al momento, non ha eguali al mondo. Dal 2022, se sarà approvata (come è facile immaginare), diventerà fuorilegge trasmettere pubblicità televisive di “junk food”, il cibo spazzatura, prima delle 21 di ogni sera.
Una proposta che, malgrado sia stata “alleggerita” con l’esclusione di alcuni prodotti rispetto alla prima presentata un anno fa dopo la levata di scudi delle multinazionali, si inserisce nel piano del governo per combattere l’obesità infantile, che nel Regno Unito ha ormai raggiunto dati allarmanti. Secondo i dati forniti dal governo, solo nel primo anno, vietare la pubblicità di cioccolato, caramelle, snack, gelati, biscotti, succhi zuccherati, pizza, patatine e cereali da prima colazione potrebbe ridurre il numero di bambini obesi a meno di 20mila, eliminando 7,2 miliardi di calorie in eccesso. Dalla misura sono escluse le aziende con meno di 250 dipendenti e quelle che producono prodotti bio.
Non sono mancate le proteste delle stesse aziende e degli editori, che lamentano il rischio di perdite economiche consistenti: 600 milioni di sterline all’anno per le aziende che producono snack e bevande caloriche, ma anche 200 milioni di sterline di mancati introiti pubblicitari per le emittenti radiotelevisive.
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata