19 settembre 2024

IT Wallet, il portafoglio digitale entra nella seconda fase

Terminato il periodo di test, tutto è pronto per il passaggio successivo, quello di validazione dei documenti, con l’obiettivo di coprire tutta l’Italia entro il prossimo gennaio

Autore: Germano Longo
La nascita del progetto “IT Wallet”, il portafoglio digitale per l’identità unica, è iniziata lo scorso luglio con una prima fase sperimentale che ha coinvolto alcune centinaia di italiani, autorizzati a caricare i propri documenti attraverso l’appIO. Ora tutto è pronto per il passaggio successivo, quello che riguarda la validazione delle versioni virtuali dei documenti, per permetterne al momento l’uso solo “off-line”, ovvero con la possibilità di esibirli di persona ma non ancora validi per servizi online.

L’ID Wallet, istituito dal DL Pnrr quater e dal costo stimato in 102 milioni di euro per ogni anno, dal 2024 al 2026, è uno degli step che consentirà di arrivare entro due anni all’identità digitale europea che permetterà a tutti i cittadini di utilizzarla in tutti gli stati membri. Il tutto attraverso due passaggi fondamentali: l’Eudi (European Digital Identity Wallet), una sorta di Spid europeo, e il Rem (Registered electronic mail), il protocollo informatico di posta elettronica che rappresenta la Pec UE.

“L'accelerazione dell'iter rispetto all'Eudi Wallet è una scelta strategica volta a posizionare l'Italia come leader nell'adozione delle tecnologie digitali e nella compliance coi nuovi regolamenti europei sull'identità digitale – ha commentato Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica nel corso di un’intervista al Sole 24Ore - questa mossa permetterà di testare e perfezionare l'infrastruttura digitale del Paese in vista della piena interoperabilità transfrontaliera prevista dall'Eudi Wallet nel 2026. I portafogli di diversi Paesi europei dialogheranno tramite un'architettura interoperabile che consentirà il riconoscimento reciproco delle identità digitali e delle credenziali, garantendo un accesso agevole e sicuro ai servizi transfrontalieri”.

Secondo l’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, nel 2021 la percentuale di digital ID è aumentata in ogni Paese UE, sfiorando quasi la totalità Olanda, Svezia e Norvegia.
Il portafoglio digitale promette di semplificare l’esistenza, caricando attraverso il proprio smartphone documenti essenziali come patente, tessera sanitaria, carta europea della disabilità, passaporto, certificato di nascita e tessera elettorale. “Il Wallet trasformerà il rapporto tra cittadini e PA, rendendo i processi più veloci, sicuri e accessibili. I cittadini avranno maggiore controllo sulla propria identità digitale e sui dati trasmessi, potendo esibire le proprie credenziali in modo semplice e sicuro sia di persona sia online – aggiunge Butti - questo rafforzerà la fiducia nel sistema pubblico e aumenterà la partecipazione dei cittadini ai servizi digitali offerti dalla PA. Inoltre, la possibilità di presentare documenti e credenziali digitali ridurrà la burocrazia e velocizzerà i tempi di risposta da parte della PA”.

L’accesso al portafoglio digitale sarà possibile per tutti i cittadini italiani maggiorenni (circa 44,5 milioni di persone) che fra settembre e ottobre potranno caricare la versione digitale dei primi tre documenti disponibili. La road map fissata dal Governo è di arrivare all’adozione in tutt’Italia entro gennaio del prossimo anno.

Ma come sempre, quando si parla di informatica, il rischio è di essere esposti a malintenzionati che possano impossessarsi di identità digitali o entrare in possesso di dati sensibili. “La sicurezza è una priorità assoluta. Non a caso, per l’accesso a servizi che richiedono un livello di sicurezza maggiore, sarà necessario l’uso della CIE per l’attivazione del portafoglio e di specifiche funzionalità, in linea col regolamento europeo eIDAS2 – conclude il sottosegretario Butti - la sicurezza garantita dallo Stato è uno dei motivi per cui ho scelto di puntare sulla CIE da subito. Per quanto riguarda la condivisione di dati personali con terzi, il Wallet permetterà agli utenti di scegliere quali informazioni condividere, minimizzando i dati esposti e garantendo massima trasparenza e controllo”.
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