Alle PMI che hanno deciso di operare a livello transfrontaliero nel mercato unico dell’UE, gli adempimenti fiscali costano il 30% delle imposte versate. Un dato che si trova all’interno della Comunicazione della Commissione del 15 luglio 2020 dal titolo "Piano d'azione per una fiscalità equa e semplice a sostegno della strategia di ripresa". Un tema emerso anche nell’ultima seduta del comitato europeo sulle Questioni Fiscali dello scorso 30 Novembre, riunitosi al Parlamento Europeo per discutere una risoluzione sull'impatto delle riforme fiscali nazionali sull'economia dell'UE.
La bozza del testo presentata dagli addetti ai lavori “evidenzia che le differenze esistenti tra i regimi fiscali nazionali pongono ostacoli alle PMI che cercano di operare a livello transfrontaliero; sottolinea che rispetto alle imprese multinazionali le PMI hanno meno risorse da spendere per l'adempimento fiscale e l'ottimizzazione fiscale; rileva che la percentuale di spesa impiegata a fini di adempimento fiscale è più elevata per le PMI che per le imprese multinazionali”.
Un paradosso che a livello comunitario in pochi avevano pensato di risolvere prima della pandemia da covid-19.
In sostanza, le piccole e medie imprese europee che hanno deciso di inserirsi in mercati transfrontalieri all’interno del mercato unico europeo sono quelle che maggiormente subiscono “i danni della frammentazione della politica fiscale”. Questo perché i costi di adempimento fiscale non sono esattamente proporzionali alla crescita complessiva di un'impresa e sono quindi nettamente più evidenti per le aziende più piccole che per quelle più grandi.
A livello nazionale, nel corso degli anni alcuni Stati membri hanno cercato di indennizzare le PMI per le sfide che affrontano in relazione ai maggiori costi di adempimento fiscale, andando ad istituire regimi fiscali favorevoli alle PMI. Tuttavia, questo non ha fatto altro che creare potenziali nuove distorsioni quali quelle di incentivare le imprese a rimanere piccole.
Eppure, nonostante l’urgenza di un problema amplificato dalla esponenziale digitalizzazione degli scambi, dei servizi e dell’economia più in generale a causa della pandemia, il nuovo framework sulla tassazione nell’UE per ridurre gli impedimenti amministrativi e rimuovere alcuni ostacoli fiscali all’interno del mercato unico europeo arriverà solo nel 2023.
Nessun indizio lascia trapelare se il BEFIT (Business in Europe: Framework for Income Taxation) verrà pubblicato all’inizio o alla fine dello stesso anno.
Le linee generali del BEFIT le conosciamo da tempo e sono state pubblicate nella Communication on Business Taxation for the 21st Century lo scorso maggio 2021.
Ma sebbene parecchio venga detto sul bisogno di regolare l'imposizione fiscale delle multinazionali, poco viene detto su come il problema della tassazione transfrontaliera verrà risolto a livello pratico in relazione alle PMI.
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