“Garage Italia”, una delle più recenti idee imprenditoriali di Lapo Elkann, il più irrefrenabile rampollo della dinastia Agnelli, sbarca alla “SIX” (Swiss Exchange), la Borsa Svizzera. Lapo avrebbe venduto la sua azienda atelier alla “Youngtimers AG”, società che opera nel settore delle auto da collezione, di cui è pronto a diventare uno dei maggiori azionisti grazie all’acquisizione del 23,04% del capitale.
Un’operazione complicata partita da un aumento di capitale da 35 milioni di franchi in “private placement” approvata dall’assemblea degli azionisti attraverso la collocazione di 50 milioni di nuove azioni, necessarie all’azienda svizzera per finanziare acquisizioni strategiche e avvicinare un target giovane al collezionismo automobilistico attraverso l’e-commerce.
Il collocamento delle azioni è stato guidato da “L. Holding”, la società di investimento di Lapo, seguito da una piccola cordata di imprenditori fra cui il presidente stesso della società, Alan Lindemann. Tutti gli investitori, hanno sottoscritto l’impegno di non vendere (lock-up) e di cedere volontariamente le proprie azioni alla fine del 2022.
“Garage Italia si è costruita un nome e una presenza importanti nel mondo automobilistico italiano nel corso degli anni. Gli investimenti di Youngtimers AG contribuiranno a portare le nostre competenze e la conoscenza del settore automobilistico da collezione sul mercato globale - ha commentato in una nota Lapo Elkann, che ha confermato il suo ruolo di presidente di Garage Italia – abbiamo una grande visione e un forte team internazionale in Youngtimers AFG, con Garage Italia che è una componente essenziale nell’equity story della Società e parte centrale del team, dimostrando la rilevanza duratura di Milano come hub globale per l’innovazione e la leadership trasversale nel campo automobilistico, della moda, dello stile e del lusso di oggi”.
L’avventura di Garage Italia era iniziata nel 2017 a Milano, in piazzale Accursio, rilevando una stazione di servizio dell’Agip degli anni Cinquanta. Inizialmente, la sede aveva siglato una joint venture con lo chef Carlo Cracco per la creazione di un ristorante, abbinando il binomio cibo-motori. Nel 2019 il ristorante ha chiuso i battenti e la società è passata interamente sotto il controllo della holding di Lapo Elkann.
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