Milleproroghe: approvato il bonus psicologo

In commissione Affari Costituzionali e Bilancio arriva il via libera al bonus psicologo come modifica al decreto legge milleproroghe. L’emendamento sarà pari a 600 euro annui e potrebbe essere destinato all’incirca a 18 mila persone: sarà stanziato considerando l’Isee, che non dovrà superare i 50 mila euro ed è volto ad agevolare i redditi più bassi.

Nell’anno corrente saranno stanziati altri 20 milioni di euro, una metà finanzierà il bonus mentre l’altra sarà utilizzata per il reclutamento di professionisti in modo da far fronte al disagio mentale correlato alle conseguenze del Covid-19.

Nel corso della seduta delle commissioni non sono mancati pareri discordanti e contestazioni, che hanno interessato anche la maggioranza. Durante la notte, il governo è andato sotto ben quattro volte e la maggioranza si è spaccata. Nonostante il parere dell’esecutivo, sono stati approvati gli emendamenti che sanciscono un passo indietro sull’Iva e sul tetto al contante mentre è stato dato il via libera alle norme sulle graduatorie della scuola e i test sugli animali. Tensione tra il Pd e la Lega per quanto concerne il tema della giustizia.

La maggioranza non trova un punto d’incontro durante l’esame degli emendamenti. La Lega, FI e Fdl frenano sul contante: il tetto che dallo scorso primo gennaio era diminuito a mille euro ritorna a due mila euro per un anno. La modifica attuata, infatti, proroga l’entrata in vigore della soglia più bassa dal primo gennaio 2022 al primo gennaio 2023. Tale modifica è stata approvata, per un solo voto, con il disaccordo del governo.

Inoltre, fino al primo luglio 2025, si potrà procedere con la sperimentazione animale negli studi sugli xenotrapianti d’organo sulle sostanze d’abuso, compresi i farmaci. Le commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera hanno approvato vari emendamenti pressoché uguali al decreto legge Milleproroghe, tra cui alcuni firmati da Fausto Raciti e Magi. Nel testo originario del governo la proroga è prevista per soli sei mesi. Tuttavia, l’esecutivo in commissione si è detto contrario alle modifiche ed è stato battuto.