14 maggio 2024

Scontro aperto sulla sugar tax

Autore: Luciana Giampà
L’entrata in vigore della sugar tax – tassa sulle bevande zuccherate – potrebbe slittare ancora. Dopo un fine settima ricco di discussioni che hanno interessato il governo e la maggioranza, potrebbe essere un punto cruciale per evitare una rottura in Forza Italia, sul piede di guerra per evitare l’entrata in vigore della tassa in oggetto già a partire da luglio. L’ipotesi più plausibile sarebbe quella di far slittare l’applicazione dell’imposta al 1° luglio 2025. Improbabile la proroga al 1° luglio 2026, data dell’entrata in vigore della plastic tax. Nel primo caso servono 68 milioni mentre nel secondo oltre 249. Secondo FI, tali risorse possono essere ricavate dal Fondo per gli interventi strutturali di politica economica mentre per la Lega definanziando alcune missioni internazionali. Nelle ultime ore prosegue la trattativa tra il Mef – guidato dal ministro Giancarlo Giorgetti – e Forza Italia.

Nella proposta contenuta nell’emendamento al decreto Superbonus, presentato la scorsa settimana al governo, a partire dal prossimo luglio, il prelievo sulle bevande analcoliche edulcorate è di 5€ per ettolitro per i prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione; mentre dal 1° luglio 2026 si ritorna alla misura “piena”- prevista dalla Legge di Bilancio 2020 ma mai entrata in vigore - ovvero di 10€ per ettolitro e 0,25€ per kilogrammo.
Nei due diversi subemendamenti presentati da Forza Italia ci sono due diverse ipotesi: una “minima” che vedrebbe il rinvio di sei mesi e una “massima” che vedrebbe la proroga a luglio 2026, con l’entrata in vigore sia della plastic tax che della sugar tax.

La Commissione Finanze del Senato sta esaminando il decreto Superbonus. In programma oggi l’inizio del voto sugli emendamenti che dovrebbe arrivare in aula già domani pomeriggio. È stata inviato ad una platea di politici, esponenti del governo e giornalisti, un timer che fa il conto alla rovescia per l’entrata in vigore della tanto discussa sugar tax che non solo aumenterebbe i prezzi delle bibite per i consumatori ma metterebbe a rischio oltre 5 mila posti di lavoro.

Il leader di Forza Italia – Antonio Tajani – durante il proprio intervento all’apertura della campagna elettorale del proprio partito all’Eur, ha sottolineato il dovere di dimostrare di essere delle persone che mantengono fede a quello che hanno sempre detto. L’obiettivo è quello di evitare che ci sia un aumento della pressione fiscale, sia che si tratti di sugar tax che di patrimoniale, sottolineando che non sia necessario, è infatti importante far attenzione – prosegue – a non approvare delle norme che abbiano un effetto retroattivo. Il cittadino deve sapere che lo Stato c’è – conclude – e che mantiene fede a quanto deciso.

La sugar tax era stata introdotta dal governo Conte giallorosso nella manovra 2020 con l’obiettivo di ridurre il consumo di bevande zuccherate poco salutari. Tuttavia, l’applicazione della tassa si era rivelata complicata da applicare e aveva creato la rivolta delle imprese del settore.
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