Lo scorso anno, quasi in sordina, seminascosta da guerre e tensioni internazionali, è ripartita la corsa ai mutui con un confortante +21%, in assoluta controtendenza rispetto al rallentamento del 2023 causato dal rialzo dei tassi.
Nel dettaglio, si parla di 86mila mutui con la protezione statale di “Consap” (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), la società del Mef che al netto di precisi requisiti ha il compito di fare da garante per muti fino a 250mila euro, anche se in alcuni casi stabiliti per legge può arrivare all’80% del valore erogato. La fetta maggiore, con 66.976 nuovi mutui con garanzia Consap accesi, l’hanno fatta gli under 36, mentre a chiudere la classifica sono state le famiglie numerose.
Una crescita a cui parte del merito va alla politica monetaria della BCE, con i quattro tagli consecutivi ai tasi di interesse che nel bene o nel male hanno sempre pesanti ripercussioni sul costo delle rate, ma senza dimenticare anche la legge di Bilancio 2025, che ha scelto di prolungare per tre anni il rifinanziamento del fondo con uno stanziamento fino al 2027 di 670 milioni di euro (130 per il 2025 e 270 per gli altri due).
Il Fondo di Garanzia per i Mutui Prima Casa, istituito 12 anni fa dal Ministero dell’Economia e gestito da Consap, è uno strumento creato per facilitare l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa e si rivolge in particolare a giovani coppie, genitori single e nuclei familiari, alle giovani coppie coniugate ovvero conviventi more uxorio il cui nucleo familiare sia stato costituito da almeno 2 anni e in cui uno dei due componenti non abbia superato 35 anni di età ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori.
Fino allo scorso 2024, il totale dei mutui prima casa erogati e garantiti ha riguardato circa 470mila domande di cui 216mila (il 46%), garantiti con priorità. Di quelli gestiti lo scorso anno, il 57% era riferito a richieste di garanzia fino all’80% (49.020), mentre il 42% riguardava finanziamenti del 50% (36.120).
La legge di bilancio ha dato priorità di accesso a particolari categorie di soggetti, scelta che ha spinto verso l’alto le richieste degli under 36 portandole fino a quota 66.976 (77,88%), a fronte delle 15.600 (18,14%) che riguardavano coppie coniugate o conviventi more uxorio. A chiudere le 301 famiglie numerose (0,35%), meglio identificate come nuclei famigliari con tre figli di età inferiore a 21 anni e Isee non superiore a 40mila euro annui, quattro figli di età inferiore a 21 anni con Isee non superiore a 45mila euro annui, con cinque o più figli di età inferiore a 21 anni e Isee non superiore a 50mila euro. Per chiudere con il 3,63% che apparteneva alla categoria di persona separata, divorziata, vedova, convivente con un proprio figlio minore, persona singola non coniugata né convivente con l'altro genitore di nessuno dei propri figli minori con sé conviventi, conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari, famiglia monogenitoriale con figli minori.
Questi numeri, secondo Vincenzo Sanasi d’Arpe, ad di Consap, testimoniano il supporto del fondo “non solo a soggetti bisognosi in un momento fondamentale come quello dell'acquisto della prima casa, ma anche all'intero sistema economico italiano, con riferimento particolare al mercato dei mutui. Mercato che Consap sostiene per il 30%”.
Per accedere al Fondo è necessario presentare a una delle banche aderenti la richiesta di mutuo e il modulo scaricabile dal sito MEF o Consap allegando un documento di identità. È Consap ad occuparsi di comunicare all’istituto bancario l’esito istruttorio della garanzia entro 20 giorni. A quel punto la banca, entro 90 giorni, “comunica a Consap il perfezionamento del mutuo garantito ovvero la mancata erogazione”.
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