L’Italia riparte e riapre, da lunedì 11 ottobre entrano in vigore le disposizioni previste dal decreto capienze. Una piccola boccata di ossigeno arriva per teatri, cinema, concerti e musei, per quest’ultimi, addirittura, non sarà più obbligatoria la distanza interpersonale. Inoltre, aumenta la percentuale di pubblico consentito negli eventi e nelle competizioni sportive.
Per Draghi, la gradualità è da sempre il perno della ripresa e, per tale motivo, si era reso necessario non ripetere gli errori passati. La possibilità di effettuare passi ulteriori, seppur andando leggermente oltre quanto stabilito dal Comitato Tecnico Scientifico, è stata concessa grazie agli ottimi risultati ottenuti dalla campagna di vaccinazione.
Sarà un ritorno alla socialità? Non possiamo esserne sicuri ma gli ultimi dati sono incoraggianti, e ciò che è certo è che alcune delle attività che hanno maggiormente sofferto la chiusura correlata alle misure restrittive potranno tornare (quasi) alla vita pre-covid.
Approvato in Cdm il decreto Capienze che dispone misure urgenti per l’accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonché per l’organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali.
Spettacoli e cultura – In zona bianca, per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, la capienza consentita è del 100 per cento di quella massima autorizzata sia all’aperto che al chiuso. Ci sono novità anche per i musei, per i quali, addirittura, non è più obbligatoria la distanza interpersonale di un metro.
Si ricorda che l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di green pass e di mascherina.
Sport – Nella medesima zona l’accesso agli eventi e alle competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale (CONI) è possibile in una percentuale non superiore al 75 per cento all’aperto e al 60 per cento al chiuso.
Per le regioni in giallo, invece, la capienza consentita non può esser superiore al 50 per cento all’aperto e al 35 per cento al chiuso.
Discoteche – Secondo quanto stabilito dal decreto, in zona bianca le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati sono consentite nel rispetto dei protocolli e delle linee guida adottati in precedenza. L’accesso è consentito esclusivamente per i soggetti muniti di certificazione verde con conseguente tracciamento degli accessi nelle strutture, la capienza non può comunque essere superiore al 75 per cento di quella massima di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso.
Inoltre, nei locali al chiuso ove si svolgono le predette attività deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza riciclo dell’aria, e restano fermi gli obblighi di indossare la mascherina, ad eccezione del momento del ballo.
Quali sono le sanzioni? – Basandosi sui risultati dei precedenti provvedimenti, il Governo ha deciso di rimpiazzare la contravvenzione di quattrocento euro con una sanzione di intensità maggiore.
Da lunedì 11 ottobre, difatti, in caso di una prima violazione delle regole su capienza e green pass nei settori di spettacoli, eventi sportivi e discoteche rimangono le eventuali sanzioni previste, ma nel caso di seconda violazione si applica la sanzione amministrativa accessoria della chiusura del locale da uno a dieci giorni.
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