25 marzo 2025

Simest, finanziamento di un miliardo di euro a sostegno di investimenti italiani in Africa

“Potenziamento mercati africani”, offerta aggiornata e nuove spese ammissibili

Autore: Luciana Giampà
A partire da oggi, martedì 25 marzo, lo strumento Simest “Potenziamento mercati africani” viene esteso anche alle imprese italiane, anche non esportatrici, che intendono investire in Africa.

Ma non solo, è stato ampliato lo strumento “Transizione digitale o ecologica” a supporto delle imprese energivore.

Ma andiamo con ordine.

Finanziamenti agevolati SIMEST

I finanziamenti agevolati SIMEST sono dedicati al rafforzamento della competitività internazionale delle imprese italiane, supportando:
  • gli investimenti in sostenibilità e digitalizzazione;
  • la crescita sui mercati esteri;
  • la solidità delle filiere produttive.
Si tratta di un’ampia gamma di strumenti a disposizione delle imprese italiane per ogni esigenza:
  • apertura di sedi all’estero;
  • sviluppo dell’ e – commerce;
  • partecipazione a fiere internazionali;
  • inserimento di un Temporary Manager;
  • realizzazione di studi e consulenze specialistiche;
  • ottenimento di certificazioni;
  • investimenti per la transizione digitale ed ecologica.
Inoltre, è possibile accedere ad una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%:
  • per le PMI innovative, giovanili, femminili o con sede operativa al sud;
  • per le imprese con requisiti di sostenibilità.
L’accesso con condizioni vantaggiose è riservato a:
  • imprese colpite dai rincari energetici o dalle alluvioni del 2023;
  • imprese e filiere con interessi in mercati strategici.
In particolare è prevista una riserva dedicata di 200 milioni di euro per le imprese con interessi strategici:
  • nei Balcani Occidentali;
  • nel continente africano;
  • in America centrale o meridionale.

Misura Africa

Come premesso, a partire da oggi, l’accesso allo strumento “Potenziamento mercati africani” dedicato alle imprese esportatrici che esportano e/o importano, anche materie prime strategiche, o sono presenti in Africa, viene esteso anche alle imprese italiane, anche non esportatrici, che intendono investire in Africa.

Con una riserva dedicata di 200 milioni e una quota fondi del 10% dedicati alle imprese giovanili e femminili e PMI e start up innovative, lo strumento si amplia con nuove spese legate al rafforzamento della solidità patrimoniale e alla formazione del personale.

Inoltre, gli strumenti dell’offerta – “Inserimento mercati”, “Certificazioni e consulenze”, “Fiere ed eventi”, “E – commerce”, “Temproary Manager” – con focus Africa consentono di realizzare investimenti in formazione del personale locale e per il rafforzamento patrimoniale.

Tutte le imprese che aderiscono a questa misura potranno beneficiare, tra l’latro, di un confezionamento a fondo perduto fino al 10%, elevato al 20% per le imprese del Mezzogiorno e dell’esenzione della prestazione delle garanzie.
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