Presepi d’Italia
Greccio
Era il 1209 circa quando San Francesco d'Assisi si recò a Greccio.
In quel periodo erano frequenti le incursioni dei lupi che decimavano non solo il bestiame, ma erano diventati un pericolo anche per le persone in paese.
San Francesco riuscì a placare le loro aggressioni, in seguito si costruì una capanna e vi andò ad abitare.
Tornato da un viaggio in Palestina, Francesco, che vide in Greccio una grande somiglianza con Betlemme, decise di celebrare la notte del Natale con la ricostruzione della nascita del Cristo.
Era il 1223 quando per la prima volta venne ricostruito il presepe vivente che ha reso così celebre questo meraviglioso borgo incastonato a 700 metri di altitudine in provincia di Rieti.
Dal 1972 il presepe vivente viene curato dalla Pro Loco di Greccio.
Attualmente la rappresentazione teatrale del presepe vivente è suddivisa in sei quadri.
Grazie all'accurata preparazione fino nei minimi dettagli di scenografia e di dialoghi, nonché alla puntuale riproduzione dei costumi dell'epoca, rivivere la magia del Natale è una cosa molto facile. Il luogo, del resto, con tutto il suo fascino, si presta perfettamente allo scopo. Il presepe è un punto di forza dei questo splendido borgo e prende vita quest'anno dal 24 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020.
A disposizione dei visitatori vengono installate delle tribune con un totale di 2000 posti a sedere, nonché diverse tensostrutture riscaldate allestite per l'accoglienza dei turisti durante la rievocazione storica del primo presepe del mondo.
Il presepe vivente di Greccio
Date: 24-26-28-29 dicembre 2019 e 1-5-6 gennaio 2020.
Orari: rappresentazioni dalle ore 17, eccetto il 24 dicembre (inizia alle 22:30).
Programma: maggiori informazioni sul sito ufficiale della Pro Loco o sul sito ufficiale del Turismo di Greccio.
Pietrelcina
Era il 3 gennaio 1987 quando per la prima volta – in occasione dell’anniversario del centenario della nascita di Padre Pio – venne organizzato a Pietrelcina il grandioso Presepe Vivente al quale partecipano ogni anno ben 200 figuranti e vere famiglie chiamate a rappresentare la scena della Natività insieme al figlio appena nato.
Il presepe è ormai giunto alla XXXII edizione e si terrà nei giorni 27-28-29 dicembre 2019.
Partecipazione e condivisione, questi gli obiettivi primari del Comitato Presepe Vivente, che intende rendere l’esposizione presepiale sempre più ricca e soprattutto fedele alla Betlemme di oltre 2000 anni fa, grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale e dei frati cappuccini.
Una meticolosa quanto approfondita ricerca ha portato a identificare e riprodurre i dettagli essenziali dell’abbigliamento palestinese ma anche i tratti distintivi dell’intero ambiente, le case, i villaggi, i vicoli di una Pietrelcina trasformata in un borgo contraddistinto da abitazioni semplici e botteghe operose dinamicizzate dai vecchi mestieranti cui danno vita attori esperti, abili nel fomentare empatia e coinvolgimento negli avventori in giro per il mercato, per il campo di addestramento dei gladiatori, alla corte di re Erode, nel presidio romano e nel tempio. È possibile persino entrare nell’accogliente tenda dei Re Magi, accampati nell’attesa di rendere omaggio al Divin Bambino nell’ultima sera della manifestazione, quando avverrà la consegna dei preziosi doni.
Attesissima la messa in scena della Natività, che si svolge nel borgo antico e precisamente nel granaio della Famiglia Forgione, sottostante la casa natale di Padre Pio. È un momento che trasuda spiritualità e devozione, incontrando l’emozione delle persone che si avvicinano al neonato facendo il segno della Croce.
Nel medesimo ambito del presepe vivente viene instaurata una doverosa concatenazione con la parabola di Padre Pio. Si ripercorrono così le fasi salienti della sua incredibile esistenza, la nascita, l’entrata in convento, l’ordinazione sacerdotale.
Presepe Vivente - borgo antico di Pietrelcina (Benevento).
Date: 27-28-29 dicembre 2018.
Orari: dalle ore 9 alle 21.
Biglietto: accesso gratuito previo ritiro del biglietto visita all’ingresso; eventuali offerte spontanee possono essere fatte all’uscita del presepe.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale, dove sono illustrate le modalità di accesso al presepe per i gruppi organizzati.
Orvieto
A Orvieto il presepe prende vita in un luogo davvero speciale, dal 23 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020: il Presepe nel Pozzo anima i sotterranei del Pozzo della Cava, nel quartiere medievale della città umbra.
Siamo arrivati ormai alla 31° edizione , che avrà come titolo "Lo strumento".
Anche quest’anno l’evento prosegue il ciclo inaugurato due anni fa, interamente dedicato ai testimoni.
A raccontare il Natale in questa occasione sarà Giuda Iscariota, la cui narrazione accompagna i visitatori lungo il dedalo di grotte del Pozzo della Cava, ricche di ritrovamenti archeologici, che culminano nell’ultimo anfratto del complesso ipogeo dove prende vita la Natività.
Tutte le suppellettili, costumi o elementi scenografici sono realizzati in modo fedele rispetto agli originali in uso in Palestina; i personaggi sono presenti a grandezza naturale e animati da congegni meccanici; la pelle umana e degli animali viene ricreata con l’effetto di speciali resine e gomme ed effetti speciali come fuochi, fumo e brace ardente, contribuiscono ad accrescere il realismo.
Per tutta la durata dell’evento si potrà visitare una piccola mostra sulle monete del tempo di Gesù, tra le quali alcune originali in circolazione in Palestina tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. e che la colonna sonora della scena finale del 31° Presepe nel Pozzo, sarà l'Ave Maria di Fabrizio De André, interpretata da Antonella Ruggiero.
Presepe nel Pozzo - Pozzo della Cava, via della Cava 28, Orvieto (Terni).
Date: dal 23 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020.
Orari: dalle 9 alle 20 (ultimo ingresso alle 19:45).
Biglietto: biglietto intero 4 euro; ridotto 2,50 euro (bambini, studenti, anziani e possessori dei biglietti di ingresso del presepio dello scorso anno); ingresso gratuito fino a 5 anni.
Forlì
È una tradizione longeva, che dura da quasi 30 anni, quella del presepe animato della chiesa di Vecchiazzano, frazione di Forlì.
Si tratta di uno dei presepi più visitati in Emilia-Romagna, che ritorna quest’anno dal 25 dicembre 2019 al 9 febbraio 2020 con il solito contorno di effetti scenografici, luci, suoni, statue animate e una voce narrante che accompagna il visitatore attraverso i capitoli del racconto biblico della nascita di Gesù.
Oltre all’atmosfera coinvolgente, a colpire è soprattutto la sincronizzazione dei meccanismi che si muovono attraverso l’ausilio di oltre ottanta motorini elettrici, quattordici pistoni ad aria compressa, pannelli girevoli e montacarichi.
Il racconto di quest’anno è basato sul tema "Due nascite nelle difficoltà, che portano speranza" .
L’ingresso è libero ma si può lasciare un’offerta che viene devoluta alle opere parrocchiali di Vecchiazzano.
Il presepe è visitabile fino alle 18 nei giorni feriali e 19 per quelli festivi.
Presepe animato - Chiesa di Vecchiazzano, via Castel Latino 23, Forlì (Forlì-Cesena).
Date: dal 25 dicembre 2019 al 9 febbraio 2020.
Prezzo: ingresso a offerta libera.
Orari e programma: feriali dalle 10 alle 12 e dalle 14:30 alle 18; festivi dalle 9 alle 11 e dalle 14:30 alle 19.
Morano Calabro
Giunto alla sua decima edizione, il presepe vivente di Morano Calabro apre i battenti il 25, 26, 28 e 29 dicembre 2019 e poi l’1, il 5 e 6 gennaio 2020.
Come sempre, in questo piccolo comune della provincia cosentina, si rende omaggio alla natività con una rappresentazione coinvolgente e realistica. L’allestimento è previsto nella zona alta del centro storico; il borgo antico infatti, con le sue stradine e i suoi spazi che creano un’atmosfera magica, si trasforma per far rivivere il momento dell’avvento di Gesù.
L’allestimento presepiale, che l’anno scorso è stato oggetto di un consistente ampliamento, interessa il Rione San Pietro e Paolo, dove trovano posto tutte le location ricavate in ambienti molto antichi – alcuni risalenti al medioevo –, dalla famosa grotta della Natività alle botteghe degli artigiani e alle vivaci bancarelle del mercato.
Il presepe vivente del borgo antico di Morano Calabro è organizzato dalla locale Fraternità
Cappuccina in collaborazione con l'Amministrazione Comunale e tutta la comunità; a rendere specialel’evento infatti è il coinvolgimento dei concittadini che nei panni dei personaggi storici ripercorrono la nascita di Gesù.
Presepe vivente del borgo antico di Morano Calabro (Cosenza)
Quando: 25, 26, 28, 29 dicembre 2019 e 1, 5 e 6 gennaio 2020
Orari: 25 dicembre, 1 e 6 gennaio dalle 18 alle 21; il 26, 28 e 29 dicembre e 5 gennaio dalle 17.30 alle 20.30
Biglietto: ingresso libero
Programma: sulla pagina facebook dell’evento
Calatafimi Segesta
Sono oltre duecento i figuranti che puntualmente, ormai da otto anni, animano il suggestivo presepe vivente di Calatafimi Segesta, nel Trapanese.
Per ben sei giorni, il 26, 28 e 29 dicembre e poi il 4, 5 e 6 gennaio, le caratteristiche viuzze del quartiere di Li Ficareddi si trasformano e portano il visitatore nei luoghi dell’antica Betlemme; tra il vicolo dei macellai, il largo della Fontana e le altre stradine del borgo, si alternano le botteghe di antichi mestieri con fabbri, maniscalchi, ceramisti e sarte; immancabili anche le scene di ambientazione contadina, con attrezzi antichi messi in bella mostra e tanti prodotti locali da assaggiare.
E il sapore autentico della manifestazione è dato proprio da loro, dai cittadini che vestono i panni dei loro antenati diventando i protagonisti indiscussi del presepe vivente di Calatafimi Segesta. Il 6 gennaio si può assistere all’episodio più suggestivo di questa rievocazione religiosa e storica che vede l’arrivo dei Re Magi alla Grotta del Bambin Gesù.
Durante il periodo natalizio si può percorrere anche l’itinerario dei Presepi, con rappresentazioni della Sacra Natività insolite come il Presepe in Fiat 500 visitabile all’interno della Chiesa del Purgatorio.
Presepe vivente - Calatafimi Segesta (Trapani)
Quando: 26, 28 e 29 dicembre 2019, 4, 5 e 6 gennaio 2020
Orari: dalle ore 16.30 alle 21
Biglietto: 5 euro, gratuito per disabili e bambini di età inferiore a 10 anni.
Programma: sul sito ufficiale del comune e sulla pagina facebook dell’evento
Rignano Garganico
Il Presepe Vivente di Rignano Garganico torna anche quest'anno in occasione del Natale per la XXII edizione.
Sin dalla sua apertura nel 1998 sono state registrate numerosissime adesioni da parte di volontari e normali cittadini per interpretare le comparse e rimettere in scena antiche scene di vita quotidiana tipiche dei villaggi urbani pugliesi di inizio novecento, recuperando dal passato il fascino degli antichi mestieri.
Uno spettacolo che col passare degli anni ha ottenuto sempre più successo fino a suscitare l'interesse dei mass media che, a livello regionale, lo hanno apprezzato e promosso a pieni voti.
Il presepe di Rignano Garganico sarà aperto al pubblico il 26 dicembre 2019 e il 6 gennaio 2020.
Sono circa cento gli interpreti che animeranno le dieci botteghe degli antichi mestieri allestite all’interno delle caratteristiche case-grotta, dove le comparse interagiscono con il pubblico lungo il percorso che attraversa il borgo medievale tra una degustazione e l'altra di prodotti locali come il caciocavallo, i ceci, le scarpedde e li Scarvatèll.
Il termine del percorso è la grotta della Natività, allestita all’ombra dell’antica torre baronale.
L’organizzazione consiglia ai visitatori di indossare scarpe comode e abbigliamento caldo e informa che, data la natura del percorso, è sconsigliato l’ingresso di passeggini e carrozzine.
Il Presepe Vivente si avvale, tra gli altri, del sostegno del Comune di Rignano Garganico e del Parco Nazionale del Gargano nel quale è collocato, senza dimenticare le tante associazioni di volontariato e aziende private che supportano l'iniziativa ogni anno al fine di renderlo un evento speciale e ben organizzato.
Non a caso il presepe è stato capofila nella candidatura della Rete dei Presepi di Puglia, progetto amministrato dall'Assessorato del Turismo, Cultura e Mediterraneo della Regione Puglia, ed è tra i Presepi Viventi più grandi e longevi del Sud Italia.
Rignano Garganico (Foggia).
Date: 26 dicembre 2019 e 6 gennaio 2020.
Orari e programma: il 26 dicembre dalle ore 16 alle 21; il 6 gennaio dalle ore 15:30 alle 21 (con l'arrivo dei Re Magi).
Maggiori informazioni sulla pagina Facebook dedicata e sulla pagina della Pro Loco.
MOSTRE
Vicenza
A Vicenza, dal 6 dicembre 2019 al 13 aprile 2020, è la Basilica Palladiana ad aprire i suoi spazi ad una mostra rivolta alla figura femminile nelle arti: “RITRATTO DI DONNA. IL SOGNO DEGLI ANNI VENTI E LO SGUARDO DI UBALDO OPPI”.
Curata da Stefania Portinari, la mostra pone al centro della riflessione temi quali l’amicizia
femminile, il sogno, la fierezza delle donne, la nostalgia di paradisi perduti, ma anche la
crudezza della realtà. Sono molti e splendidi i dipinti esposti, ma anche meravigliosi abiti e gioielli, a evocare un mondo di atmosfere magiche e affascinanti proprie degli anni Venti.
Sono questi anni, che seguono la fine della Prima guerra mondiale, a vedere un’affermazione nuova del ruolo femminile e dell’identità stessa che appare in via di trasformazione e cambiamento.
Ecco che grandi artisti e intellettuali non possono non cogliere il cambiamento epocale e,
attraverso le loro sensibilità e ricerca, restituirlo ai contemporanei e a noi tutti.
Nella rievocazione degli anni Venti ecco che la magia rende unica questa esposizione di opere affascinanti e capaci di raccontare un’epoca di grandi significati. L’immagine stessa della donna inizia a cambiare, mentre l’influenza femminile nella società e nella cultura si fa sempre più intensa.
Con le parole della prima critica d’arte donna, Margherita Sarfatti, si apre un universo: “la pittura appare tra tutte l’arte magica per eccellenza”.
Ed ecco che artisti raffinati e capaci di ricerca complessa e nuova, regalano ritratti magnetici e di raro fascino. In esposizione per il grande pubblico opere di autori quali Felice Casorati e Mario Sironi e ancora Antonio Donghi, Achille Funi e Piero Marussig, per passare a Mario Cavaglieri, Guido Cadorin, Massimo Campigli fino a Ubaldo Oppi, il cui lavoro rappresenta una chiave di lettura per l’intera esposizione.
Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi - Basilica Palladiana, Vicenza
Quando: 6 Dicembre 2019 - 13 Aprile 2020
Orari: tutti i giorni 10-18
Biglietti: Intero euro 13,00
Maggiori info: sito ufficiale
Roma
1) C’ERA UNA VOLTA SERGIO LEONE: è il titolo evocativo della grande mostra all’Ara Pacis con cui Roma celebra, a 30 anni dalla morte e a 90 dalla sua nascita, uno dei miti assoluti del cinema italiano.
Promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, l’esposizione arriva in Italia dopo il successo dello scorso anno alla Cinémathèque Française di Parigi, istituzione co-produttrice dell’allestimento romano insieme alla Fondazione Cineteca di Bologna.
La mostra è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo , in collaborazione con Istituto Luce - Cinecittà, Ministère de la culture (Francia), CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, SIAE e grazie a Rai Teche, Leone Film Group, Unidis Jolly Film, Unione Sanitaria Internazionale, Romana Gruppi Elettrogeni Cinematografici.
Il percorso espositivo – curato dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini – racconta di un universo sconfinato, quello di Sergio Leone, che affonda le radici nella sua stessa tradizione familiare: il padre, regista nell’epoca d’oro del muto italiano, sceglierà lo pseudonimo di Roberto Roberti, e a lui Sergio strizzerà l’occhio firmando a sua volta Per un pugno di dollari con lo pseudonimo anglofono di Bob Robertson.
Nel suo intenso percorso artistico Sergio Leone attraversa il peplum, (filone cinematografico storico-mitologico), riscrive letteralmente il western e trova il suo culmine nel progetto di una vita: C’era una volta in America. A questo sarebbe seguito un altro film di proporzioni grandiose, dedicato alla battaglia di Leningrado, del quale rimangono, purtroppo, solo poche pagine scritte prima della sua scomparsa. Leone, infatti, non amava scrivere. Era, piuttosto, un narratore orale che sviluppava i suoi film raccontandoli agli amici, agli sceneggiatori, ai produttori, all’infinito, quasi come gli antichi cantori che hanno creato l’epica omerica. Ma ciò nonostante, il suo lascito è enorme, un’eredità creativa di cui solo oggi si comincia a comprendere la portata. I suoi film sono, infatti, “la Bibbia” su cui gli studenti di cinema di tutto il mondo imparano il linguaggio cinematografico, mentre molti dei registi contemporanei, da Martin Scorsese a Steven Spielberg, da Francis Ford Coppola a Quentin Tarantino, da George Lucas a John Woo, da Clint Eastwood ad Ang Lee continuano a riconoscere il loro debito nei confronti del suo cinema.
Le radici del cinema di Sergio Leone affondano, naturalmente, anche nell’amore per i classici del passato – in mostra i film dei giganti del western, da John Ford a Anthony Mann – e rivelano un gusto per l’architettura e l’arte figurativa che ritroviamo nella costruzione delle scenografie e delle inquadrature, dai campi lunghi dei paesaggi metafisici suggeriti da De Chirico, all’esplicita citazione dell’opera Love di Robert Indiana, straordinario simbolo, in C’era una volta in America, di un inequivocabile salto in un’epoca nuova. Per Leone la fiaba è il cinema. Il desiderio di raccontare i miti (il West, la Rivoluzione, l’America) utilizzando la memoria del cinema e la libertà della fiaba, entra però sempre in conflitto con la sua cultura di italiano che ha conosciuto la guerra e attraversato la stagione neorealista. A partire da Per qualche dollaro in più Leone può permettersi di assecondare la sua fascinazione per il passato e la sua ossessione documentaria per il mito curando ogni minimo dettaglio. Perché una favola cinematografica, per funzionare, deve convincere gli spettatori che quello che vedono stia accadendo realmente.
Grazie ai preziosi materiali d’archivio della famiglia Leone e di Unidis Jolly Film i visitatori entreranno nello studio di Sergio, dove nascevano le idee per il suo cinema, con i suoi cimeli personali e la sua libreria, per poi immergersi nei suoi film attraverso modellini, scenografie, bozzetti, costumi, oggetti di scena, sequenze indimenticabili e una costellazione di magnifiche fotografie, quelle di un maestro del set come Angelo Novi, che ha seguito tutto il lavoro di Sergio Leone a partire da C’era una volta il West.
Seguendo queste tracce, la mostra C’era una volta Sergio Leone sarà quindi suddivisa in diverse sezioni: Cittadino del cinema, Le fonti dell’immaginario, Laboratorio Leone, C’era una volta in America, Leningrado e oltre, dedicata all’ultimo progetto incompiuto, L’eredità Leone. Sarà inoltre pubblicato dalle Edizioni Cineteca di Bologna il volume La rivoluzione Sergio Leone, a cura di Christopher Frayling e Gian Luca Farinelli.
C'era una volta Sergio Leone - Museo dell'Ara Pacis (Roma)
Dal 17 dicembre 2019 al 3 maggio 2020
Tutti i giorni ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima) 24 e 31 dicembre 9.30-14.00; 1 gennaio ore 14.00-20.00; Chiuso il 25 dicembre e 1 maggio
Biglietti: Intero € 11,00, Ridotto € 9,00
2) Fino al 12 gennaio 2020 LA VUCCIRIA, uno dei capolavori del pittore siciliano Renato Guttuso, oggi esposto nel Complesso Monumentale del Palazzo Chiaromonte – Steri sede del Rettorato dell’Università di Palermo, potrà essere ammirato a Roma, nella prestigiosa sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati.
L’esposizione, promossa dall’Università degli Studi di Palermo e dalla Fondazione Sicilia, rappresenta un importante momento di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale siciliano e vuole essere l’inizio di un ciclo di appuntamenti che renderanno protagoniste anche le altre regioni italiane.
Sarà inoltre l’occasione per esporre e rendere visibili per la prima volta al pubblico altri due capolavori di Guttuso, il Cristo deriso, 1938e i Carrettieri siciliani, 1946, appartenenti alle Collezioni della Camera dei Deputati.
La Vucciria è un grandioso dipinto di 3 metri quadri realizzato da Guttuso nel 1974 nel pieno della sua maturità artistica e fu donato dallo stesso autore all’Università di Palermo, dove è normalmente esposto presso la sede istituzionale di Palazzo Chiaramonte-Steri.
Questo capolavoro, considerato il dipinto più celebre di Guttuso, immerge lo spettatore in una scena di vita quotidiana, in uno dei più affascinanti mercati di Palermo; con realismo crudo e sanguigno come le carni esposte nel famoso omonimo mercato di Palermo, esprime una delle tante anime della città siciliana, ed è talmente forte il segno dell'artista e il senso del colore che sembra sprigionare il vocio e la cantilena quasi araba dei vanniaturi del celebre mercato palermitano che dà il nome al quartiere, ed emanare i profumi dei prodotti tipici, frutta e verdura, esposti sulle bancarelle, ingredienti saporosi per la cucina siciliana.
Il termine "vucciria" deriva dal francese boucherie, in italiano macelleria, poi italianizzato in bocceria e infine sicilianizzato per essere usato oggi con il significato di confusione, cioè quel miscuglio incomprensibile di voci, di persone, di oggetti, di espressioni e di azioni tipiche del mercato.
Questo conduce alla struttura del mercato palermitano, che ricorda moltissimo i suk, quei mercati organizzati in corporazioni, nati dalla cultura degli arabi, che furono i padroni della Sicilia tra il IX e il X secolo.
Chi osserva il quadro è affascinato dalla vucciria della gente, dalla confusione quindi, della gente e della merce, come se le voci e gli odori venissero fuori dal dipinto. Si possono notare i passanti che si incrociano in un contatto fisico che sembra abituale, in considerazione del poco spazio e del grande afflusso di gente.
In tutta la scena appare solo un pezzetto di strada visibile ai piedi della donna al centro della scena. Lo spazio viene scandito ritmicamente dalle cassette ricche di pesci e di crostacei a sinistra, dal marmo, dove il pescivendolo mette in bella mostra le teste dei pescispada, fino alle casse di frutta e verdura che circondano i passanti, senza dimenticare la macelleria con il realismo crudo delle carni appese sugli uncini da carnezziere.
L’evento è promosso dall’Università di Palermo, dalla Fondazione Sicilia e organizzato da Civita, con il contributo di Igea Banca.
Palazzo Montecitorio - Piazza del Parlamento
Dal 29/11/2019 al 12/01/2020
Ingresso gratuito
3) ALTAN. PIMPA, CIPPUTI E ALTRI PENSATORI: Altan è protagonista di una grande mostra al MAXXI, realizzata in coproduzione con Fondazione Solares e Franco Cosimo Panini Editore, a cura di Anne Palopoli e Luca Raffaelli. Una ricognizione completa per raccontare, in un percorso articolato, tutto il suo lavoro tra disegni originali, poster, illustrazioni, quadri, schizzi, tavole, libri e filmati.
Quello di Altan è un mondo in cui il dubbio si rivela come l’unica grande certezza possibile, in cui i grandi miti della storia vengono ribaltati e l’umanità cerca di galleggiare nel disordinato mare della vita. Ci salva una cagnolina che, forte della propria voglia di conoscenza, sorride di fronte alle meraviglie dell’universo.
I personaggi di Altan sono tutti liberi pensatori, così liberi da poter confessare a sé stessi e al mondo anche il proprio desiderio di autodistruzione. Ma il loro pensiero è sempre una rivelazione, è quello che stavamo per dire, che avevamo sulla punta della lingua. Altan ce lo rivela con sorprendente lucidità. Come se fosse sempre un passo avanti a noi.
La prima mostra completa di un autore capace di muoversi agilmente tra disegni dedicati all’infanzia e fumetto d’avventura, tra romanzi illustrati e filmati di animazione, tra vignette e sceneggiature. Una mostra che conquisterà grandi e piccini.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Franco Cosimo Panini.
Spazio Extra Maxxi - Via Guido Reni, 4A
Dal 23/10/2019 al 12/01/2020
Torino
Il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata ospita la mostra “ORA SEI UNA STELLA”, nel ricordo di Giacinto Facchetti, eterno terzino con la passione del gol. La mostra sarà visibile, il sabato dalle 14 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19, fino a domenica 1 marzo 2020 nella sala della Memoria.
Il Museo, nella sua mission di omaggiare i giocatori non granata che hanno scritto pagine memorabili del calcio italiano e mondiale e di far comprendere a tutti i tifosi come lo sport affratelli e non divida o crei odio e violenza, quest’anno ha voluto dedicare la mostra a Giacinto Facchetti terzino dell’Inter e della Nazionale e poi dirigente e presidente del club nerazzurro riconosciuto universalmente per la sua integrità morale, onore e lealtà sportiva.
All’inaugurazione della mostra, sita in via G.B. La Salle 87 a Grugliasco, sarà presente il figlio Gianfelice, in rappresentanza della famiglia, Fabrizio Melegari, direttore editoriale della Panini e direttore da tanti anni dello storico Almanacco dei Calciatori. Il Museo ringrazia per il contributo prezioso dato per la realizzazione della mostra la famiglia Facchetti, Daniele Bonesso, autore di un libro su Facchetti, e Mirko Ballotta, storico amico del museo.
Museo Grande Torino - Via Generale Giuseppe Perotti, 94, Grugliasco
Dal 22/11/2019 al 01/03/2020
TEATRO
Torino
1) Al Teatro Carignano, va in scena COSÌ PARLÒ BELLAVISTA, di Luciano De Crescenzo, per la regia di Geppy Gleijeses, con Geppy Gleijeses, Marisa Laurito, Benedetto Casillo, Gianluca Ferrato
Lo spettacolo ripropone le scene più esilaranti del film come “il cavalluccio rosso”, ”la lavastoviglie”, “il Banco Lotto”, “la 500 tappezzata di giornali” e, naturalmente, il mitico contrasto tra il professor Bellavista e il direttore dell’Alfasud, Cazzaniga. La scenografia riproduce la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film, con scale praticabili dall’interno e vari elementi carrellati subentranti dai lati e raffiguranti il tavolo dei pomodori, il negozio di arredi sacri, l’ascensore, il cenacolo (questi ultimi due scenderanno dall’alto).
Un omaggio doveroso in occasione del 90° compleanno di Luciano De Crescenzo. Geppy Gleijeses è regista e protagonista, insieme a Marisa Laurito, di questo spettacolo.
Teatro Carignano
17/12/2019 - 31/12/2019
Biglietti da Euro 21,00
2) Al Teatro Gobetti va in scena L'ARTE DI MORIRE RIDENDO, di Paolo Nani, con Paolo Nani, Thomas Bentin
Ottanta minuti di comicità e commozione senza parole, ma con tantissima vita dentro, per quanto ciò sembri strano se pensiamo al titolo… L’Arte di Morire ridendo esplora il grande tabù che tutti noi dobbiamo affrontare ma che scegliamo di ignorare. La vita di due clown, in scena e dietro le quinte: le schermaglie comiche dei due fotografati nella loro quotidianità, grandi numeri da circo, gags e successi, e poi l’annuncio della morte vicina. Le due maschere estreme del teatro: quella che ride e quella che piange. Uno spettacolo di grande delicatezza e intelligenza, che combina il riso e il pianto in un miracoloso equilibrio fra le lacrime di commozione e quelle procurate dalle irrefrenabili risate.
Teatro Gobetti
17/12/2019 - 06/01/2020
3) Al Teatro Gioiello va in scena FORBICI FOLLIA, di Paul Portner, per la regia di Gianni Williams e Simone Moretto.
L’azione si svolge in tempo reale nel salone di parrucchiere “Forbici Follia” situato nel centro della città, nel quale si fanno realmente shampoo, permanenti e messe in piega. Un omicidio viene commesso al piano di sopra. Dopo il tempestivo intervento di un commissario e di un agente speciale, quattro sospettati abitanti della città (un parrucchiere gay, una sciampista di periferia, un sedicente antiquario, e una cliente dell’alta borghesia) sono costretti a difendersi dall’accusa di omicidio. Da questo momento il commissario, per lo svolgimento delle indagini, chiederà l’aiuto degli unici testimoni presenti sul luogo del delitto (gli spettatori), allo scopo di trovare la soluzione del caso (scelta dal pubblico) che porterà ogni sera ad un finale diverso…
Teatro Gioiello
17/12/2019 - 06/01/2020
Roma
1) Al Teatro Eliseo, fino al 5 gennaio va in scena IL CIELO SOPRA IL LETTO – SKYLIGHT di David Hare, per la regia di Luca Barbareschi, con Luca Barbareschi, Lucrezia Lante Della Rovere
Pluripremiato testo dello scrittore, sceneggiatore e regista di culto britannico David Hare, Il cielo sopra il letto esplora la complessa e drammatica relazione tra Saverio, imprenditore benestante e vedovo, ed Elisabetta la sua giovane ex-amante, insegnante in una scuola di periferia, che vive in una modestissima casa di un quartiere popolare.
A un triennio di distanza dall’improvvisa e silenziosa fuga di lei, e un anno dopo la morte della moglie di lui, il divario tra i due sembra divenuto incolmabile: lei legge libri in autobus, lui è infelice padre di un figlio per cui spende i suoi soldi. Lei è impegnata nel recupero di giovani alunni precari, incarnando una certa sinistra militante, lui gira con l’autista, abita in una villa nel verde, è riuscito a farsi quotare in Borsa la propria catena di aziende di ristorazione, in breve riflette la tipologia più dinamica d’una nuova classe imprenditorial-conservatrice.
Il testo racconta l’incontro di una sola notte, tra i due ex innamorati, una notte in cui si riaccendono sia la passione erotica di un tempo sia le differenze ideologiche, unite ad un senso di colpa schiacciante che li porterà ancora una volta ad una separazione lacerante e allo stesso tempo inevitabile. È un incontro ma al tempo stesso un insanabile dissidio tra due solitudini, tra due mondi, due età, tra la cultura conformista di lui e l’anticonformismo di lei.
Teatro Eliseo
17/12/2019 - 05/01/2020
2) Al Teatro Ambra Jovinelli, fino al 6 gennaio va in scena I SOLITI IGNOTI, di Antonio Grosso, Pier Paolo Piciarelli, per la regia di Vinicio Marchioni, con Vinicio Marchioni, Giuseppe Zeno
La commedia è la prima versione teatrale del mitico film di Monicelli, uscito nel 1958 e diventato col tempo un classico imperdibile della cinematografia italiana e non solo.
Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo di ladri improvvisati sbarca sulle scene rituffandoci nell’ Italia povera ma vitale del secondo dopoguerra. L’adattamento è fedele alla meravigliosa sceneggiatura di Age e Scarpelli senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere moderna quell’epoca lontana.
La commedia è la prima versione teatrale del mitico film di Monicelli, che sono stati Gassman, Mastroianni, Totò e gli altri attori del film.
Teatro Ambra Jovinelli
18/12/2019 - 06/01/2020
CINEMA
Star Wars: L'ascesa di Skywalker
Film diretto da J.J. Abrams, è il terzo capitolo della trilogia della saga di Guerre Stellari ed è l'episodio finale epico dell'epopea su Skywalker. Un anno dopo gli eventi del precedente film, Gli ultimi Jedi, la Resistenza sopravvissuta o quello che ne rimane affronta ancora una volta il Primo Ordine. Dopo che Resistenza è stata decimata dal Primo Ordine, si tentano nuovi assembramenti ed è per questo che vediamo per la prima volta Finn, Poe e Rey uniti per combattere fianco a fianco. La Resistenza dovrà fare i conti solo con l'oscuro regime e fronteggiare i propri tumulti interni. Dal passato tornano nuove minacce, come Palpatine, il cui trono si erge minaccioso nel trailer circondato dai ghiacci, ma non quale sia la forma dell'Imperatore in questo film.
Al tempo stesso l'antica battaglia tra Jedi e Sith sembra aver raggiunto l'apice, mettendo un punto definitivo alla saga di Skywalker. Il film permetterà di scoprire di più anche sul passato di Rey (Daisy Ridley), l'eroina della nuova trilogia che ha definitamente abbracciato il Lato Chiaro della Resistenza, e sull'identità dei suoi genitori, che, secondo i capitoli precedenti, l'hanno abbandonata durante la tenera età. Sarà proprio lo scontro tra Rey e e Kylo Ren (Adam Driver) il motore attorno cui ruoterà il film e ne abbiamo un assaggio già nel trailer, dove scorre una scena in cui i due si affrontano sotto la pioggia su quella che sembra la carcassa di una seconda Morte nera distrutta. Ma non stupirebbe un'alleanza tra Rey e Kylo Ren.
I fan della saga sono stati colpiti in particolare da una frase del trailer, quella di C-3PO che lascia presagire un addio definitivo del robot, sebbene sia sempre stato di temperamento molto pessimista.
Genere: Fantascienza, Azione, Avventura
Anno: 2019
Regia: J.J. Abrams
Attori: Daisy Ridley, Mark Hamill, Lupita Nyong'o, John Boyega, Oscar Isaac, Adam Driver, Keri Russell, Carrie Fisher, Richard E. Grant, Billy Dee Williams, Naomi Ackie, Kelly Marie Tran, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Joonas Suotamo, Dominic Monaghan, Greg Grunberg, Billie Lourd, Jimmy Vee, Brian Herring, Dave Chapman
Paese: USA
Durata:141 min
Il mistero Henri Pick
Film diretto da Rémi Bezançon, è una misteriosa storia che ruota intorno a un romanzo e al suo autore. Quando un editore rinviene un libro in una biblioteca della Bretagna, che raccoglie opere rifiutate da qualsiasi casa editrice, ne rimane entusiasta a tal punto da definirlo un capolavoro della letteratura. Lo scrittore è un certo Henri Pick, noto a tutti più come pizzaiolo che come romanziere e morto qualche anno prima. La vedova, intervistata, rivela che suo marito non ha mai letto neanche un libro e di non averlo mai visto scrivere nulla.
Si apre così un mistero sulla figura di Henri Pick, mentre il romanzo che riporta la sua firma spopola diventando un vero e proprio bestseller. Deciso a scoprire la verità, il critico letterario Jean Michel Rouche (Fabrice Luchini) decide di indagare sulla vera identità dell'autore, aiutato dalla figlia del pizzaiolo.
Genere: Commedia
Anno: 2019
Regia: Rémi Bezançon
Attori: Fabrice Luchini, Camille Cottin, Alice Isaaz, Bastien Bouillon, Josiane Stoléru, Astrid Whettnall, Marc Fraize, Marie-Christine Orry, Florence Muller
Paese: Francia, Belgio
Durata:100 min
La Dea Fortuna
Il nuovo film diretto da Ferzan Ozpetek, vede protagonista Alessandro (Stefano Accorsi) e Arturo (Edoardo Leo), insieme da più di 15 anni. Come molte coppie di lunga data, anche la loro, mossa all'inizio da un forte vento di passione, si è trasformata col tempo. I momenti focosi sono diminuiti, lasciando spazio a un grande affetto. Ultimamente, però, il loro legame sembra non riuscire più a superare alcun ostacolo, trascinando il loro rapporto in una logorante crisi relazionale. Un giorno Annamaria (Jasmine Trinca), la migliore amica di Alessandro lascia in custodia a lui e al suo compagno i due figli e l'improvviso arrivo dei bambini nelle loro vite dà una svolta alla coppia e alla noiosa routine in cui sono caduti. Alessandro e Arturo arrivano a compiere una scelta totalmente folle..ma ogni grande amore nasconde in sé un briciolo di pazzia.
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Regia: Ferzan Ozpetek
Attori: Stefano Accorsi, Edoardo Leo, Jasmine Trinca, Serra Yilmaz, Barbara Alberti, Sara Ciocca, Pia Lanciotti, Edoardo Brandi, Cristina Bugatty, Filippo Nigro
Paese: Italia
Last Christmas
Il film diretto da Paul Feig, ambientato a Londra durante le feste di Natale, racconta la storia di una giovane donna, Kate (Emilia Clarke), particolarmente goffa, irrimediabilmente sfortunata e con un'esistenza condotta all'insegna di scelte sbagliate e di piccoli vizi, come l'alcol. Il suo vero nome è, in verità, Katerina, ha origini jugoslave e si è trasferita con tutta la sua famiglia in Inghilterra. Ha un sogno nel cassetto sin da quando era bambina: diventare una cantante famosa, ma le avversità della vita non le hanno ancora permesso di far emergere il suo talento.
Kate lavora come elfo in un negozio di decorazioni natalizie, gestito da una donna nota come "Santa" (Michelle Yeoh), proprio come Santa Claus, che vede del gran potenziale in lei. È proprio fuori dal posto di lavoro che Kate incontra un giorno Tom (Henry Golding), aitante giovane troppo perfetto per essere vero. Il giovane è in grado di vedere attraverso le numerose barriere di Kate e di tirare fuori la porta migliore di lei. Dal quel momento la vita di Kate prende una svolta improvvisa e la ragazza riesce ad aprirsi così tanto con Tom da raccontargli addirittura cosa le è successo l'anno prima, quando ha rischiato di perdere la vita...
Genere: Commedia, Drammatico
Anno: 2019
Regia: Paul Feig
Attori: Emilia Clarke, Henry Golding, Emma Thompson, Michelle Yeoh, Patti LuPone, Lydia Leonard, Jade Anouka
Paese: Gran Bretagna, USA
Durata:103 min
Pinocchio
Il film diretto da Matteo Garrone, con Roberto Benigni nei panni di Geppetto, è una nuova versione cinematografica della celebre fiaba di Collodi.
I personaggi e le creature fantastiche del film sono realizzati all'insegna di uno straordinario realismo, combinando trucco prostetico ed effetti digitali grazie al talento del due volte premio Oscar per il Miglior Trucco Mark Coulier e della VFX Supervisor Rachael Penfold.
Nel cast del film il giovane Federico Ielapi nei panni di Pinocchio e Gigi Proietti come Mangiafuoco. Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini interpretano, invece, il Gatto e la Volpe, la coppia truffaldina che deruba l'ingenuo burattino
Genere: Fantasy, Avventura
Anno: 2019
Regia: Matteo Garrone
Attori: Roberto Benigni, Federico Ielapi, Marine Vacth, Gigi Proietti, Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini, Alida Calabria, Alessio Di Domenicantonio, Maria Pia Timo, Davide Marotta, Paolo Graziosi, Gianfranco Gallo, Massimiliano Gallo, Marcello Fonte, Teco Celio, Enzo Vetrano, Nino Scardina
Paese: Italia, Francia
Ritratto della giovane in fiamme
Film diretto da Céline Sciamma, è ambientato nel XVIII secolo, precisamente nel 1770. Racconta la storia di Marianne (Noémie Merlant), una giovane pittrice incaricata di realizzare il ritratto di matrimonio di Héloïse (Adèle Haenel), una ragazza che ha da poco lasciato il convento. Se il ritratto sarà di gradimento al suo futuro marito, allora Héloïse e sua madre, la contessa (Valeria Golino), si trasferiranno a Milano per concretizzare le nozze. Héloïse rifiuta il suo destino di sposa e non vuole posare per nessun pittore. È così che Marianne si vede costretta a dipingerla in segreto: di giorno si finge sua dama di compagnia per osservare la sua modella e poi ritrarla non appena cala il sole. Trascorrendo molto tempo insieme, le due ragazze si avvicinano sempre più, condividendo gli ultimi momenti di libertà di Héloïse prima del fatidico sì. Questa loro vicinanza porterà ben presto alla nascita di un forte sentimento e le due si abbandoneranno a un amore passionale e travolgente.
Genere: Drammatico, Storico
Anno: 2019
Regia: Céline Sciamma
Attori: Adèle Haenel, Noémie Merlant, Valeria Golino, Luàna Bajrami
Paese: Francia
Durata: 120 min