C’è l’aumento dei voli nazionali, il 19,7% in più rispetto a maggio, a cui si aggiunge il +16,9% di villaggi, campeggi e ostelli. Ci sono gli aumenti di luce e gas, schizzate rispettivamente al +9,9% e +15,3%, e il 16% in più di benzina e gasolio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Tranquilli, non è che l’inizio della stagione della “spremitura” degli italiani, una corsa al recupero del tempo perduto che pretende di rifarsi dei mancati incassi puntando ogni “aspiratore” possibile sulle vacanze del 2021, quelle che avrebbero dovuto essere le prime tranquille, salvo l’avvento della variante “Delta” che inizia a guastare i piani.
Ma ogni giorno, in realtà, alla calda estate post-virale si aggiunge una nuova voce di spesa lievitata all’improvviso da un giorno all’altro, senza nessun motivo apparente che non sia approfittare del momento di contenuto entusiasmo dell’economia italiana. L’ultimo, l’ha fatto notare l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che da mesi tiene sotto stretta sorveglianza il settore del noleggio auto, una soluzione spesso adottata dagli italiani in vacanza.
Facendo una media, senza assicurazione e costi accessori, il noleggio di una berlina media a benzina per una settimana a giugno oscilla sui 379 euro. Un mese dopo, per avere le chiavi della stessa vettura bisogna sborsare 736 euro, +84% per essere chiari, con una leggera flessione ad agosto, quando la spesa si assesta a 706 euro (+77% rispetto a giugno). Il report indica anche i posti dove gli aumenti si fanno più decisi (Bari, Palermo, Catania e Olbia), e assicura di aver inviato una segnalazione ad AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) e ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti) chiedendo un intervento che metta la parola fine ad una vera e propria speculazione che si gioca sulla pelle degli italiani.
“Questi rincari, specialmente al Sud e nelle isole, risultano particolarmente gravi e intollerabili se visti nell’ottica di una forte penalizzazione del turismo nel Belpaese: piuttosto che fare i conti con costi così esorbitanti in molti sceglieranno una meta estera, approfittando anche di promozioni e sconti applicati in alcune località – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori – in questo momento delicato in cui il comparto turistico sta cercando di risollevarsi dopo un anno nero, politiche di prezzo simili risultano del tutto inconcepibili e controproducenti per tutti: cittadini e operatori del settore”.
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