L’Aula della Camera dei Deputati nella seduta di ieri ha approvato, con voto unanime dei presenti, la Legge di delegazione europea 2018 che delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea.
In modo particolare, i tributaristi Lapet pongono l’attenzione sulla direttiva (UE) 2018/958 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa a un test della proporzionalità prima dell’adozione di una nuova regolamentazione delle professioni.
In attesa del decreto attuativo (termine di recepimento 30 luglio 2020) tali principi saranno immanenti nel nostro ordinamento e pertanto applicabili in ambito giudiziario.
“Siamo pienamente soddisfatti per questo ulteriore risultato. L’approvazione senza osservazioni della direttiva in questione apre scenari importantissimi in materia di regolamentazione dei servizi professionali. Infatti, la direttiva mira a stabilire le norme per le valutazioni della proporzionalità che gli stati membri devono effettuare sia prima dell’introduzione di nuove regolamentazioni delle professioni che per la modifica di regolamentazioni esistenti ed eventualmente eliminare riserve inutili se non dannose.
Pertanto, il riesame della proporzionalità di un provvedimento nazionale restrittivo nell’ambito delle professioni regolamentate, dovrebbe essere basato non solo sull’obiettivo di tale provvedimento nazionale al momento della sua adozione, ma anche sui suoi effetti valutati dopo la sua adozione” ha commentato il presidente nazionale Lapet Roberto Falcone.
In definitiva non sarà semplice introdurre nuove riserve o giustificare quelle già esistenti che andranno riviste secondo i principi enunciati dalla direttiva UE n. 958.
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