29 gennaio 2019

Bando Macchinari innovativi: le FAQ su modalità e termini di presentazione delle domande

Autore: Pietro Mosella
Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) sono state aggiornate il 22 gennaio 2019 le FAQ relative al Bando Macchinari innovativi che, ricordiamo, finanzia presso le unità produttive di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, l’acquisizione di sistemi e tecnologie riconducibili all’area tematica “Fabbrica intelligente” della Strategia nazionale di specializzazione intelligente.
Il finanziamento è concesso tramite contributo in conto impianti e finanziamento agevolato per una percentuale nominale pari al 75%, calcolata rispetto alle spese ammissibili.
I programmi di investimento devono prevedere spese da 500 mila a 3 milioni di euro.

Le FAQ –Innanzitutto è stato confermato che, l’invio delle domande di accesso alle agevolazioni, può essere effettuato, utilizzando esclusivamente la procedura informatica accessibile nella sezione “Macchinari innovativi” del sito web del Ministero, dalle ore 10.00 alle ore 17.00, di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 29 gennaio 2019.

In merito alle modalità di presentazione delle domande, è stato anche chiarito, tra l’altro, che una stessa impresa, può presentare più domande di accesso alle agevolazioni, a condizione che, ciascuna domanda di accesso alle agevolazioni, riguardi una diversa dotazione finanziaria tra le due previste all’articolo 3 del D.M. 9 marzo 2018 (risorse POC/PON FESR Asse III previste all’articolo 3, comma 1, lettere a), e b), ovvero, in alternativa, risorse PON FESR Asse IV previste all’articolo 3, comma 1, lettera c)).

La "Carta nazionale dei servizi", funzionale all'accesso alla procedura informatica, viene rilasciata a persone fisiche e titolari di cariche di impresa. È possibile farne richiesta alle Camere di Commercio o presso enti quali Regioni, Comuni o organismi privati. Per conoscere l'elenco pubblico degli enti adibiti al rilascio è possibile visitare il sito DigitPa (archivio.digitpa.gov.it).

Oltre alle delucidazioni su come deve essere compilata la domanda di agevolazioni a valere sul D.M. 9 marzo 2018 e su chi può essere delegato dall’impresa a presentare la domanda di agevolazione a valere sul suddetto decreto, le FAQ forniscono chiarimenti anche su quali dati occorre inserire nel modulo di domanda per definire la dimensione dell’impresa richiedente.
A tal proposito, vengono segnalate le indicazioni necessarie per compilare la sezione del modulo di domanda dedicata alla dimensione dell’impresa richiedente:
  • periodo di riferimento: indicare l’ultimo esercizio contabile che risulta, alla data di sottoscrizione della domanda di agevolazione, chiuso e approvato ovvero, per le imprese/liberi professionisti esonerati dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o dalla redazione del bilancio, l’ultimo esercizio contabile per il quale è stata presentata l’ultima Dichiarazione dei Redditi;
  • fatturato: indicare l’importo corrispondente alla voce A.1 del conto economico redatto secondo le vigenti norme del Codice civile ovvero, per le imprese/liberi professionisti esonerati dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o dalla redazione del bilancio, l’importo dei ricavi desunto dall’ultima Dichiarazione dei Redditi presentata;
  • totale di bilancio: indicare il totale dell’attivo patrimoniale. Per le imprese/liberi professionisti esonerati dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o dalla redazione del bilancio la predetta informazione è desunta sulla base del prospetto delle attività e delle passività redatto con i criteri di cui al DPR n. 689/74 ed in conformità agli articoli 2423 e seguenti del Codice civile;
  • occupati (ULA): indicare il dato riferibile ai dipendenti dell’impresa/libero professionista a tempo determinato o indeterminato, iscritti nel Libro Unico del Lavoro e legati al soggetto proponente da forme contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza, fatta eccezione per quelli posti in cassa integrazione straordinaria. Il numero degli occupati corrisponde al numero di unità-lavorative-anno (ULA), cioè al numero medio mensile di dipendenti occupati a tempo pieno durante un anno, mentre quelli a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di ULA. In caso di impresa estera, il dato si riferisce al numero di occupati che, secondo la normativa vigente nello stato membro di riferimento, hanno un vincolo di dipendenza con l’impresa richiedente.

Nelle FAQ si precisa pure che, i documenti a corredo degli allegati previsti dal Decreto Direttoriale 16 Novembre 2018 per la presentazione della domanda di agevolazione, ove redatti in lingua diversa dall’italiano, devono essere presentati unitamente ad una traduzione in lingua italiana asseverata, attestante la perfetta conformità tra testo originale e quello tradotto.

È specificato, altresì, che per “adeguato preventivo di spesa” s’intende un preventivo dotato delle caratteristiche di cui all’articolo 2, comma 5, lettera g), del Decreto Direttoriale 16 Novembre 2018, ovvero di un appropriato grado di dettaglio che consenta di identificare puntualmente i beni oggetto di agevolazione e le relative caratteristiche tecniche. A tal fine – si precisa ancora - i preventivi debbono riportare, oltre alla data di rilascio, anche la descrizione e il costo del bene oggetto di investimento, il regime IVA applicato, la firma e il timbro del fornitore e l’attestazione che la fornitura potrà avvenire nei termini previsti per la realizzazione del programma indicati all’articolo 5, comma 6, lettere d), ed e), del D.M. 9 marzo 2018.
Qualora il preventivo presentato a corredo della domanda di accesso alle agevolazioni non sia provvisto di tutte le caratteristiche sopra riportate, lo stesso sarà comunque considerato utile ai fini della valutazione di ammissibilità del relativo bene, mentre, non concorrerà al calcolo dell’indicatore “b) ii. Fattibilità tecnica” di cui all’allegato n. 2 al D.M. 9 marzo 2018.

Infine, le FAQ precisano che, la perizia deve essere giurata così come previsto dall'articolo 5, comma 2, del D.M. 9 marzo 2018, e che deve essere asseverata, ai sensi di quanto disposto dal citato comma, da un professionista iscritto al relativo albo professionale. In considerazione del carattere tecnico/specialistico dei dati e delle informazioni da asseverare – si specifica -, il professionista deve possedere un profilo qualificato dimostrato dal conseguimento di laurea magistrale, specialistica, ovvero di vecchio ordinamento, nonché dal possesso di esperienza professionale nell’ambito di attività riferibili all’utilizzo dei sistemi e delle tecnologie caratterizzanti la “Fabbrica intelligente”.

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