23 ottobre 2018

Bonus ristrutturazioni. Proroga per il 2019 nella manovra 2019

Confermato anche il bonus mobili

Autore: Redazione Fiscal Focus
Proroga anche per l’anno 2019 dei bonus fiscali riconosciuti sia per i lavori di ristrutturazione sia per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per l’immobile ristrutturato, c.d. bonus mobili; sono queste le principali conferme in tema di detrazioni fiscali contenute nel D.D.L. di bilancio approvato lunedì scorso dal C.d.M.

Le previsioni del D.D.L. di bilancio riguardano, in particolare (fonte: Documento programmatico di bilancio 2019), la proroga al 31 dicembre 2019 delle detrazioni IRPEF/IRES:
  • per gli interventi ristrutturazione edilizia al 50% su una spesa massima di 96.000 € (art.16 D.L. 63/2013 e ss.mm.ii.);
  • per l’acquisto di mobili, grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+, forni di classe non inferiore ad A, destinati all’immobile oggetto di ristrutturazione;
  • per gli interventi di efficienza energetica sulle singole unità residenziali con conferma fino al 2021 per i lavori su parti comuni condominiali (art.14 D.L. 63/2013 e ss.mm.ii.);
  • per interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato (c.d. bonus verde).

Soffermiamoci sulle prime due misure.

Interventi di ristrutturazione – IL D.D.L. di bilancio prevede la proroga delle detrazioni collegate ad interventi di ristrutturazione edilizia sulle singole unità abitative sia su parti comuni di edifici condominiali per tutto il 2019, confermando la percentuale del 50% su un importo massimo di 96.000 €.

La detrazione per le spese collegate ad interventi di ristrutturazione spetta in via generale per i seguenti tipi di intervento:
  1. manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
  2. manutenzione ordinaria e straordinaria sulle parti comuni di edifici residenziali;
  3. restauro e risanamento conservativo;
  4. ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
  5. finalizzati alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, all’adozione di misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici, all’esecuzione di opere interne;
  6. realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune.

Sono altresì agevolabili gli interventi quali ad esempio quelli di bonifica dall’amianto o quelli finalizzati alla prevenzione di atti illeciti da parte di terzi o all’eliminazione delle barriere architettoniche, oppure interventi di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici. La detrazione spetta anche in relazione alle spese sostenute per gli interventi finalizzati al conseguimento di risparmi energetici, compresa l’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia, tra i quali rientrano gli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Per effetto delle previsioni legislative introdotte lo scorso anno dalla Manovra 2018 si ricorda che anche per gli interventi di ristrutturazione l’Enea (Agenzia nazionale efficienza energetica) riveste un ruolo primario sui controlli effettuati sulle richieste di detrazione; tuttavia ad oggi, dopo che la stessa Enea ha chiarito che l'obiettivo della legge è il monitoraggio energetico e che la trasmissione dei dati dell’intervento effettuato debba avvenire solamente per gli interventi che comportano riduzione dei consumi energetici o utilizzo delle fonti rinnovabili di energia, tipicamente quelli previsti dal DPR 917/86 (T.U.I.R.), art. 16.bis, lettera h) non è stato ancora reso attivo l’apposito sito dedicato alla trasmissione dei dati sopra citati.

Si segnala inoltre le previsioni di conferma, fino al 2021, del c.d. sisma bonus legato all’adozione di misure antisismiche (art.16-bis D.P.R. 917/86). Detrazione riconosciuta sia per gli edifici abitativi che per le strutture produttive ubicate nelle zone sismiche 1-2-3 come ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003. Anche gli Istituti autonomi per le case popolari (IACP), comunque denominati e dli enti che hanno le stesse finalità sociali dei predetti istituti possono accedere alla suddetta detrazione.

Bonus mobili – Il D.D.L. di bilancio oltre al bonus ristrutturazione e al sisma bonus conferma l’ulteriore detrazione collegata all’acquisto di mobili per l’immobile oggetto di lavori, c.d. bonus mobili, replicando l’impostazione definita dalla Legge 232/2016; in pratica, l’agevolazione spetterà:
  • in connessione agli interventi di ristrutturazione edilizia iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2018;
  • solo per spese sostenute nel 2019 confermando il massimo di spesa sempre pari a 10.000 euro.

Le spese per l’acquisto di mobili sono calcolate indipendentemente da quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione: possono anche essere più elevate, fermo restando il tetto dei 10.000 euro; per ottenere il bonus è dunque necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i mobili.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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