Bonus verde: c’è la proroga in manovra per il 2019

Varata la Legge di Bilancio per il 2019, è tempo di iniziare a soffermarsi su alcune delle misure ivi contenute e tra queste, sicuramente di interesse dei contribuenti, sono le proroghe di alcuni benefici fiscali legati al sostenimento di determinate spese: stiamo parlando degli oneri che danno diritto alla detrazione Irpef. In particolare, la manovra, oltre a prorogare di un altro anno il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus ed il bonus mobili, conterrebbe altresì la proroga del c.d. bonus verde, introdotto con la Legge di Bilancio 2018. Dunque, detrazione del 36% anche per le spese del giardino sostenute il prossimo anno. Ciò, significa non affrettarsi ad eseguire gli interventi entro la fine di quest’anno visto che saranno agevolabili anche i costi dell’anno avvenire. La proroga significa anche più lavoro per giardinieri e professionisti e maggiori introiti per le case dello Stato. Ma riepiloghiamo brevemente in questa sede le caratteristiche della misura in esame.

La misura – Come anticipato, il bonus è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2018 e si sostanzia in una detrazione IRPEF del 36% con riferimento alle spese per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Può beneficiare della detrazione chi possiede o detiene, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile oggetto degli interventi e che ha sostenuto le relative spese. Sono agevolabili anche le spese per la progettazione e manutenzione connesse all'esecuzione degli interventi indicati.

Non sono agevolabili i lavori di manutenzione annuale ordinaria (sono ammessi solo se la manutenzione ordinaria è connessa ad un intervento idoneo al bonus, come la sistemazione a verde o la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili). È stato altresì chiarito dall’Amministrazione finanziaria, con riferimento alle spese 2018, che la realizzazione di fioriere e allestimento a verde permanente di balconi e terrazzi, è ammessa al beneficio solo se allestita in maniera permanente e sempreché si riferiscano ad un intervento innovativo. Sono agevolabili anche gli interventi mirati al mantenimento del buono stato vegetativo e alla difesa fitosanitaria di alberi secolari o di esemplari arborei di notevole pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale salvaguardati ai sensi della legge 10/2013 la cui conservazione è strettamente collegata alla tutela del territorio e dell'ecosistema.

Limiti e modalità di pagamento – La manovra 2019 dovrebbe lasciare inalterati i limiti massimi di detraibilità. A tal proposito, quindi, continuerebbe a valere che la detrazione va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo (detrazione massima pari a 1.800 euro per ogni unità immobiliare). Il bonus, inoltre, si ricorda vale anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. In ogni caso, la detrazione è ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Sia se la spesa si riferisce all’abitazione privata sia se si riferisce al condominio, è necessario che il pagamento dell’onere sostenuto avvenga attraverso strumenti di pagamento tracciabili, ossia: assegno; bancomat; carte di credito; bonifici ordinari (senza ritenuta dell’8%). Sul documento di spesa (fattura) a differenza di quanto avviene, ad esempio, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, non necessariamente vanno indicati i riferimenti normativi (è consigliabile, comunque, l’indicazione).