Concordato preventivo biennale: il Segretario generale Assoprofessioni Roberto Falcone ha scritto al Viceministro all’economia Maurizio Leo per chiedere una proroga dei termini di adesione. “Una misura che, pur rappresentando un'opportunità per le casse dello Stato, desta preoccupazione tra i contribuenti” si legge nella missiva. Lo strumento del concordato che, come noto, prevede un meccanismo di regolarizzazione dei redditi omessi per gli anni 2018-2022, è stato oggetto di alcune modifiche, ultime in ordine di tempo quelle contenute nel decreto legge n. 113/2024 (Decreto Omnibus), approvato in via definitiva nella seduta 359 della Camera dei Deputati il 3 ottobre scorso. “Orbene, data la complessità delle norme e i tempi estremamente ristretti per l’adesione da parte dei contribuenti, in particolare per i professionisti e le piccole imprese, si configura una situazione in cui si paventa il rischio di limitare l’efficacia e la portata di questa importante misura, anche alla luce delle poche adesioni finora registrate. Pertanto, mi permetto di portare alla sua attenzione le forti perplessità riguardo, specialmente, il termine del 31 ottobre p.v. per poter aderire al CPB, giudicandolo insufficiente per una valutazione approfondita della propria posizione fiscale, da parte del contribuente. - precisa Falcone anche in qualità di Presidente dell’Associazione nazionale tributaristi Lapet - Una proroga dei termini sarebbe fondamentale al fine consentire ai contribuenti di valutare attentamente le proprie opzioni e di aderire in modo consapevole all'iniziativa. Ciò porterebbe non solo a un aumento delle adesioni, ma anche a una maggiore equità nel sistema fiscale”
© FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata