Contributi imprese editrici per il 2017: pronta la modulistica da inviare

Entro il 30 settembre 2018, le imprese editrici di quotidiani e periodici che hanno presentato la domanda di contributo per l’anno 2017 devono far pervenire (al Dipartimento per l'informazione e l'editoria - Presidenza del Consiglio dei Ministri), a pena di decadenza, la documentazione ulteriore relativa alla testata per la quale si richiede il contributo, ad eccezione di quella già presentata contestualmente alla domanda.

A tal proposito si ricorda che, con riferimento ai contributi anno 2017, la domanda andava presentata entro il 31 gennaio 2018 (con firma digitale dal legale rappresentante ed in regola con l’assolvimento della marca digitale, all'indirizzo archivio.die@mailbox.governo.it).

Ai fini dell’eventuale pagamento dell’anticipo del contributo (art., comma 7-bis, del decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63), le imprese dovevano produrre, insieme alla domanda, la documentazione comprovante il possesso dei requisiti per l’ammissione (la mancata produzione dei documenti richiesti dall'articolo 3, comma 3, della legge 26 ottobre 2016, n. 198 o in caso di documentazione incompleta, l’anticipo non poteva essere erogato). L’anticipo è versato alle sole imprese editrici che hanno percepito il contributo nell'anno precedente.

Le imprese ammesse al contributo e la documentazione – E’ opportuno mettere in evidenza che possono accedere al contributo pubblico per l’editoria: le imprese cooperative di giornalisti editrici di quotidiani e di periodici; le agenzie di informazione radiofonica costituite nella forma di cooperative di giornalisti; le imprese editrici di quotidiani la cui maggioranza del capitale sia detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali non aventi scopo di lucro che abbiano maturato entro il 31 dicembre 2005 il diritto al contributo; le imprese editrici di quotidiani italiani editi e diffusi all'estero; le imprese editrici di quotidiani in lingua francese, ladina, slovena e tedesca nelle regioni autonome Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige; le imprese editrici di testate organo di movimenti politici; le imprese editrici di periodici esercitate da cooperative, fondazioni o enti morali ovvero da società la cui maggioranza del capitale sia detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali non aventi scopo di lucro.

La normativa prevede che entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento del contributo, le imprese editrici richiedenti il contributo producono, a pena di decadenza, l’ulteriore documentazione relativa alla testata per la quale si richiede il contributo. Dunque, come detto in premessa, con riferimento al contributo anno 2017, la predetta documentazione andrà inviata entro il 30 settembre 2018 (la documentazione richiesta varia a seconda dell’impresa richiedente. Ad ogni modo è possibile reperirla direttamente accedendo al seguente link).

Modalità di trasmissione - L’invio di tutti i documenti richiesti (sottoscritti con firma digitale) dovrà avvenire esclusivamente via PEC all'indirizzo archivio.die@mailbox.governo.it (è consigliato effettuare l’invio in unica soluzione, tenendo presente che la dimensione massima del file debba essere di 20 MB. Se si decide per l’invio spezzettato dei documenti, si tenga comunque presente, che tutta la documentazione debba risultare trasmessa entro il termine del 30 settembre 2018).

Se trattasi di imprese editrici di quotidiani italiani editi e diffusi all'estero, questi faranno pervenire (sempre entro il 30 settembre 2018) la documentazione agli uffici diplomatici o consolari competenti i quali, a loro volta, provvederanno a trasmetterla tempestivamente al DIE (Dipartimento per l'informazione e l'editoria).

Si ricorda, infine, che l’iter per la concessione del contributo anno 2017 si concluderà entro il 31 marzo 2019 e che dal prossimo entrerà pienamente in vigore il decreto legislativo 15 maggio 2017 n. 70 (Ridefinizione della disciplina dei contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici, in attuazione della Legge 26 ottobre 2016, n.198).