È innegabile che i tempi cambino: se un tempo le filiali bancarie spuntavano ovunque, offrendo ai clienti un’ampia gamma di canali di contatto, oggi assistiamo a un progressivo svuotamento territoriale, con un numero crescente di comuni ormai del tutto privi di sportelli bancari.
L’Osservatorio sulla desertificazione bancaria ha certificato che, solo nel 2024, gli istituti di credito italiani hanno chiuso quasi 609 sportelli, a fronte di appena 101 nuove aperture, con un saldo netto negativo di 508 unità. Il numero complessivo degli sportelli è così sceso sotto la soglia delle 20.000 unità, segnando un calo del 2,5% rispetto al 2023.
Particolarmente significativo è stato l’ultimo trimestre del 2024, durante il quale si sono registrate ben 432 chiusure, con ben 230.000 italiani senza uno sportello bancario nel proprio comune di residenza.
Tale declino, innescato negli anni 90, ha attraversato la crisi finanziaria dei subprime e le grandi riforme delle banche popolari e del credito cooperativo, fino a culminare nella desertificazione bancaria odierna, fenomeno che, non solo non accenna segni di arresto, ma continua vorticosamente a progredire.
Non sono solo i piccoli centri a risentirne: secondo l’Osservatorio Cisl, che si occupa di rielaborare i dati provenienti da Banca d’Italia e ISTAT, il fenomeno colpisce anche comuni di medie dimensioni attestandosi a fenomeno capace di colpire anche centri urbani con un importante bacino d’utenza.
Tra le regioni più penalizzate spicca la Valle d’Aosta, che ha visto scomparire il 7,5% dei suoi sportelli, seguita dall’Umbria con una contrazione del 4,3% e dalla Sardegna con il 3,9%. Unica eccezione la Liguria, dove le nuove aperture hanno compensato le chiusure, risultando in un bilancio più equilibrato.
Nel frattempo, le banche puntano sempre più su app di home banking, call center e sistemi automatizzati di gestione della clientela. Tuttavia, sebbene l’utilizzo di questi strumenti sia in costante aumento, il gap con il resto d’Europa si attesta di importanti dimensioni, con la fascia più anziana della popolazione per larga parte estromessa dall’accesso ai servizi digitali.
Il progressivo invecchiamento demografico e il basso livello di alfabetizzazione informatica spiegano perché l’internet banking fatichi ad affermarsi su larga scala. Ciononostante, attribuire alla digitalizzazione la responsabilità della desertificazione bancaria è fuorviante: basti pensare alla Calabria, che registra il minor numero di sportelli bancari a livello nazionale ed è, al tempo stesso, la regione con il più basso tasso di utilizzo dell’internet banking.
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