È approdata in Gazzetta Ufficiale la Direttiva n. 3 del 24 aprile 2018. Entrano così ufficialmente in vigore le nuove regole per i
concorsi pubblici in attuazione del Decreto Legislativo 25 maggio 2017, n. 75. Le disposizioni introdotte dalla Direttiva dell’ex Ministro
Madia, in materia di organizzazione, requisiti, prove selettive, commissioni e graduatorie, sono obbligatorie soltanto per le Amministrazioni statali, ma comunque “fortemente consigliate” per quelle territoriali.
Obiettivo della direttiva, oltre a una
riduzione dei
costi del reclutamento, è quello di uniformare le regole e fissare «criteri oggettivi e uniformi di valutazione» dei candidati al posto pubblico.
Procedure e modelli di concorso non sono standard per il reclutamento di qualunque professionalità, ma vanno modulate al fine di pervenire alle soluzioni più adatte in relazione alla figura professionale da scegliere.
È necessario, innanzitutto, in relazione alla professionalità da reclutare, identificare quale
tipologiadi concorso pubblico risulta
più idonea, tra:
- a) concorso pubblico per esami;
- b) concorso pubblico per titoli;
- c) concorso pubblico per titoli ed esami;
- d) corso-concorso;
- e) selezione mediante lo svolgimento di prove volte all’accertamento della professionalità richiesta.
Unificazione delle prove - La Direttiva prevede la possibilità di svolgere
prove comuni per le diverse figure da reclutare, quali quelle preselettive o prove scritte in parte coincidenti, nel caso in cui, pur in presenza di figure professionali diverse e disomogenee, sussistono i presupposti, in termini di semplificazione, economicità ed efficienza, per organizzare prove comuni. La
prova preselettiva dovrebbe verificare, inoltre, non solo la preparazione generale e relativa alle materie indicate nel bando di partecipanti, ma anche la loro capacità di risolvere problemi, in base ai diversi tipi di ragionamento (logico, deduttivo, numerico). È inoltre necessario operare un bilanciamento tra i titoli di servizio e gli altri titoli e ricorrere a prove teoriche e o pratiche in grado di verificare le capacità dei candidati di applicare le conoscenze possedute a specifiche situazioni o casi problematici.
Requisiti di ammissione - I requisiti di ammissione devono tener conto degli aspetti qualitativi, del
profilo professionale messo a bando, del potenziale numero di partecipanti e del tipo di selezione da effettuare. Le nuove linee guida danno maggiore importanza per le competenze linguistiche e informatiche. È prevista la possibilità di ricorrere a
prove specifiche di esame per verificarle o alla richiesta di certificazioni. Il Ministero raccomanda di effettuare una preselezione per ridurre il numero dei candidati ad una quantità tale da non rendere difficile la gestione del concorso, e comunque non così basso da rendere le successive fasi concorsuali poco competitive.
Portale del reclutamento - La direttiva della Madia prevede la messa a disposizione delle P.A. e dei cittadini del "
Portale del reclutamento” che raccoglie tutti i bandi di concorso delle P.A.
Si tratta di un unico sito o sistema informativo nazionale, in cui verranno incanalate tutte le informazioni relative alle selezioni pubbliche. Il database gestirà tutte le fasi di svolgimento delle selezioni nonché altri dettagli.