Fatture a cavallo d’anno e operazioni straordinarie

Il tema della detrazione Iva delle fatture che giungono a cavallo d’anno rappresenta uno di quei temi che sistematicamente, quando si giunge a fine anno, fa sorgere qualche mal di pancia. La situazione poi diventa ancora più complessa se al tema della detrazione Iva di fatture a cavallo d’anno si aggiunge un’operazione straordinaria.

Immaginiamo il caso di una ditta individuale che viene conferita totalmente in una S.r.l. con effetti retroattivi a partire dal 1° gennaio 2021. Come gestire le fatture intestate alla ditta, la cui partita Iva risulta ormai cessata, che giungono a gennaio, posto che il diritto ad inserirle nella liquidazione Iva di dicembre del soggetto conferito è stato perso per via della ricezione nel mese di gennaio?

La questione risulta abbastanza ostica, ed è per questo che disporre di una banca dati che riporti prassi e normativa storica e aggiornata risulta essenziale.

Sulla nuova banca dati Fiscal Box, nata dallo sforzo congiunto di Fiscal Focus e Juranet, è possibile trovare tutto il necessario per potersi facilmente districare in quesiti di questo tipo.

La dottrina, la prassi dell’Amministrazione Finanziaria e anche la giurisprudenza condividono da ormai molti anni il principio in forza del quale i soggetti aventi causa dell’operazione straordinaria (impresa cessionaria, società conferitaria, società incorporante o risultante, società beneficiaria) subentrano nelle operazioni attive e passive IVA effettuate sin lì dai soggetti danti causa, mediante l’esercizio dei complessi aziendali ceduti, conferiti, fusi o scissi.

Tale principio a livello normativo trova espresso riconoscimento esclusivamente per le scissioni, ed è per questo che solo gli interventi di prassi possono aiutarci ad estenderlo interpretativamente alle altre operazioni straordinarie. A tal fine, il comma 11 dell’art. 16 della L. 24 dicembre 1993 n. 537¹ stabilisce che ciascuna beneficiaria subentra alla scissa negli obblighi e nei diritti, derivanti dall’applicazione dell’IVA, relativi alle operazioni effettuate tramite le aziende o i complessi aziendali scissi a suo favore.

La RM 183 del 13/07/1995² esprime tuttavia “l'opinione che del tutto irrilevante sia la circostanza che le fatture passive registrate dalla società beneficiaria della scissione siano eventualmente intestate al dante causa. La successione della società beneficiaria nei diritti e negli obblighi IVA relativi al ramo aziendale trasferito nel quadro della scissione rende infatti superflua la correzione dell'intestazione formale delle fatture passive, risultando di estrema evidenza la continuità tra la gestione del dante causa e dell’avente causa.”

Per tale ragione, in occasione di un’operazione straordinaria, essendo il diritto alla detrazione Iva correlato più all’attività d’impresa che al soggetto, l’intestazione delle fatture diventa del tutto irrilevante, proseguendo l’attività della ditta conferita nel conferitario. Oltre a questo, c’è anche il tema della fatturazione elettronica da considerare. Ossia, come comportarsi con le fatture indirizzate alla partita iva cessata?

Nel caso in cui la fattura elettronica riporti un numero di partita IVA cessata ovvero un codice fiscale di un soggetto deceduto ma entrambi esistenti in Anagrafe Tributaria, il S.d.I. non scarta la fattura e la stessa sarà correttamente emessa ai fini fiscali: in tali situazioni l’Agenzia delle Entrate potrà eventualmente effettuare controlli successivi per riscontrare la veridicità dell’operazione.


La banca dati Fiscal Box rappresenta un valido supporto per l’attività professionale a 360° e la stessa redazione di Fiscal Focus si serve di essa per la risoluzione dei quesiti che quotidianamente i lettori ci pongono nonché per la stesura di articoli in virtù della semplicità di utilizzo e dell’immediatezza che la contraddistingue.

______________________________________________________________________________________________
¹Facilmente consultabile sulla nostra banca dati Fiscal Box
²Ma possono ugualmente essere consultate sulla banca dati la RM 4 gennaio 1983 n. 353455 e la RM 8 febbraio 1983 n. 391031

.