28 settembre 2018

Incentivi agli investimenti in ICT per le imprese campane

Autore: Giuseppe Arleo
Opportunità concrete per le imprese campane alla realizzazione di Piani di investimento aziendali per l’attuazione di processi di innovazione. Con la misura 3.5.2., pubblicata sul Burc n. 47 del 09/07/2018, di supporto a soluzioni ICT nei processi produttivi delle PMI, coerentemente con la strategia di smart specialization, in special modo a commercio elettronico, cloud computing, manifattura digitale e sicurezza informatica, si mira a consolidare le attività già esistenti da almeno due anni incentivando l’utilizzo di Ict al proprio interno al fine di incrementare la competitività sul mercato domestico e globale, il tutto in linea sia con l’Agenda Digitale Europea sia con il Piano Nazionale Crescita Digitale.

Possono quindi presentare domanda di finanziamento le imprese che abbiano sede legale e/o unità operativa in Regione Campania e che siano Micro e Pmi anche in forma consortile o le Reti di Micro di Piccole e Medie Imprese (MPMI) sia sotto forma di “Rete Contratto”, quindi senza personalità giuridica, che sotto forma di “Contratto di Rete”, applicando in entrambi i casi il principio di Impresa Unica e garantendo la partecipazione alla Rete di almeno tre MPMI pena la non ammissibilità della domanda di finanziamento.

Le imprese richiedenti agevolazioni, oltre ad avere sede in Regione Campania, come detto innanzi, devono essere costituite e registrate in CCIAA da almeno due anni, non essere in stato di difficoltà, né avere recuperi pendenti per aiuti illegali, avere capacità economico finanziaria in relazione all’ultimo fatturato o alla media degli ultimi due, la piena disponibilità dell’immobile oltre che essere in regola dal punto di vista urbanistico e catastale, regolarità contributiva oltreché di imposte e tasse, non aver usufruito negli ultimi tre anni di incentivi nello stesso settore oltre che verificare il de minimis.

La dotazione finanziaria della misura è di dieci milioni di euro salvo la possibilità, che si è riservata l’Amministrazione Regionale, di aumentare l’entità qualora siano disponibili eventuali risorse finanziarie. Possono presentare le domande di finanziamento le imprese che operano in tutti i settori ad eccezione di quelli operanti nel settore di pesca e acquacoltura, produzione primaria di prodotti agricoli, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli a determinate condizioni regolate dall’Ue. Caso particolare è quello di imprese operanti in più settori economici tra cui quelli esclusi, in tal caso possono presentare domanda di agevolazione chiaramente per i settori previsti ed a condizione che ci sia una netta separazione, sia fisica che in merito a costi sostenuti, tra le attività previste.

Il piano di investimenti deve essere almeno pari a 50.000,00 euro se a presentare la domanda di agevolazione è una MPMI, Consorzi, Società Consortili e Reti-Soggetto. Il contributo concedibile in tal caso è del 70% a fondo perduto e nella misura pari ad un massimo di 150.000,00 euro. Il piano di investimento, invece, viene elevato a 150.000,00 euro nel caso in cui a la domanda sia presentata da Reti-Contratto. In quest’ultimo caso la spesa ammissibile imputabile a ciascuna impresa richiedente deve essere almeno del 15% del Piano di investimento.
Anche in questo caso il contributo concedibile è del 70% fino ad un massimo è pari a 150.000,00 euro per ogni singola MPMI aderente alla Rete fino ad un massimo di 750.000,00 complessivo. Qualora in sede di realizzazione investimenti, poi, ci saranno delle variazioni al piano, fermo restando l’autorizzazione dell’Amministrazione Regionale, essa non farà maturare nessun incremento sul massimale di aiuto ovvero, in caso di piano realizzato in diminuzione, il contributo verrà rideterminato rispetto a quello effettivamente realizzato. Gli investimenti ammessi, comunque agevolabili se sostenuti dalla data di pubblicazione della legge sul Burc fino a 18 mesi dopo l’approvazione della domanda di finanziamento, sono inerenti all’applicazione dei risultati derivanti da ricerca industriale e sviluppo sperimentale sui processi produttivi, tecnologie open source, servizi di e-commerce, manifattura digitale, soluzioni ERP (enterprice resource planning), CRM (customer relationship management), sicurezza informatica, investimenti che prevedano impatto in merito all’Ict.

La presentazione delle domande di finanziamento avviene in maniera totalmente telematica con una procedura guidata che parte dalla registrazione sul portale continuando con la compilazione del format fino all’apertura dell’invio dei progetti a partire dal 09 ottobre 2018 ore 10:00 con procedura mista a sportello e con relativa graduatoria di punteggio in base ai parametri stabiliti dalla misura agevolativa.

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