24 maggio 2018

INL: nuove risorse da destinare alla lotta contro il lavoro irregolare

Autore: Debhorah Di Rosa
Il decreto del 6 marzo 2018, con cui il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali prevede misure di incentivazione e altre iniziative finalizzate al contrasto del lavoro sommerso e irregolare, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Lo stanziamento di risorse, pari ad un massimo di 10 milioni di euro, è finanziato da una quota pari al 30% delle sanzioni amministrative riscosse. Tale somma viene assegnata all'Ispettorato nazionale del lavoro per il finanziamento di misure riservate al personale che concorre all'efficace svolgimento dell'attività di vigilanza e alla realizzazione degli obiettivi ad essa connessi.

Le somme eccedenti i 10 milioni di euro sono versate al Fondo sociale per occupazione e formazione.

Cosa ha previsto il decreto Destinazione Italia - Il Decreto-Legge 23 dicembre 2013, n. 145 prevede, per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori:
  • un aumento del 30% delle “somme aggiuntive” per la revoca del provvedimento di sospensione dei lavori di cui all'art. 14, comma 4, lettera c) del D.lgs. 81/2008;
  • sanzioni decuplicate in caso di altre violazioni in materia di lavoro irregolare o di orario di lavoro.

L’ammontare delle maggiori sanzioni amministrative riscosse è destinato ad appositi capitoli del Ministero utili a finanziare misure di natura organizzativa in materia di contrasto al lavoro nero ed irregolare, le attività di prevenzione e di promozione in materia di salute e sicurezza effettuate dall’Ispettorato del lavoro, le spese di missione del personale ispettivo l’utilizzazione del mezzo proprio in un’ottica di economicità complessiva finalizzata alla ottimizzazione del servizio.

Attribuzione risorse finanziarie - Il Ministero del Lavoro attribuisce all'Ispettorato il compito di:
  • destinare una quota parte delle somme, pari al massimo al 10 per cento del totale, al finanziamento di beni strumentali funzionali allo svolgimento dell'attività di vigilanza, del buon andamento degli uffici o per il finanziamento di iniziative di contrasto del lavoro sommerso e irregolare;
  • dettare i criteri per il riconoscimento delle misure di incentivazione del personale che svolge attività ispettiva, ivi compreso il riconoscimento di specifiche indennità a favore di chi svolge tali attività in condizioni e orari disagiati o con l'utilizzo del mezzo proprio.

In applicazione delle linee guida per la ripartizione degli incentivi al personale ispettivo, del 23 maggio 2016, l’incentivazione deve riguardare:
  • lo svolgimento dell’attività di vigilanza anche in orari serali o notturni;
  • la messa a disposizione, da parte del personale ispettivo, di un mezzo proprio per effettuare l’attività ispettiva;
  • l’incremento del numero di ispezioni svolte.
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