Con riferimento al mese di febbraio 2020, l’Istat ha reso noto l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi.
Adoperato per adeguare periodicamente i valori monetari (canone di affitto, assegno al coniuge separato, ecc.), detto indice si utilizza anche per la rivalutazione del TFR. In particolare, per il periodo di riferimento febbraio 2020, l’indice generale FOI è stabilito a 102,5.
Si registra, dunque, una riduzione percentuale pari a - 0,2 rispetto al mese precedente e +0,2 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Incrementa di un punto percentuale la variazione rispetto allo stesso mese di due anni precedenti.
Rivalutazione TFR – In base alle disposizioni del codice civile (articolo 2120), annualmente, con esclusione della quota maturata nell'anno, il TFR accantonato viene rivalutato ad un tasso composto determinato dall'1,5% in misura fissa cui sommare il 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, come accertato dall’Istat rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. Occorre, inoltre, considerare che il tasso dell’1,5% è annuale, pertanto deve essere rapportato al numero di mesi trascorsi dall'inizio dell'anno.
In base ai dati forniti dall’Istituto di statistica, con riferimento al mese di febbraio 2020 il coefficiente di rivalutazione delle quote di trattamento di fine rapporto accantonate risulta pari a 0,25%.
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