18 gennaio 2019

La manovra punisce il gioco

Autore: Pasquale Pirone
Aumento PREU (prelievo erariali unico) sugli apparecchi da divertimento e intrattenimento (new slot e videolottery) e nuova aliquota per l’imposta unica sui giochi a distanza e scommesse, sono le misure contenute rispettivamente ai commi 1051 e 1052 della Legge n. 145/2018 (Manovra di Bilancio 2019) volte a contrastare il gioco d’azzardo.

Aumento PREU – In primo luogo si incrementa il PREU (prelievo erariale unico) applicabile agli apparecchi da divertimento e intrattenimento, di cui all'articolo 110, comma 6, lettera a) (c.d. “AWP” o new slot) e lettera b) (“VLT” o videolottery), del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Si interviene, dunque, sulle aliquote già frutto degli aumenti fissati con l’art. 9, comma 6, del D.L. n. 87/2018, convertito dalla Legge n. 96/2018.
In particolare, dopo il citato decreto legge le misure del PREU per i citati apparecchi erano fissate, rispettivamente, nelle seguenti misure:
  • 19,25% e al 6,25% dell'ammontare delle somme giocate a decorrere dal 1° settembre 2018;
  • 19,6% e al 6,65% a decorrere dal 1° maggio 2019;
  • al 19,68% e al 6,68% a decorrere dal 1° gennaio 2020;
  • al 19,75% e al 6,75% a decorrere dal 1° gennaio 2021;
  • al 19,6% e al 6,6% a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Il comma 1051 della Manovra 2019, le incrementa (con decorrenza 01/01/2019) rispettivamente dell’1,35% e dell’1,25%. Pertanto, per effetto dei citati aumenti, le nuove aliquote risultano essere fissate in questo modo:
  • 20,60% e al 7,50% dell'ammontare delle somme giocate a decorrere dal 1° gennaio 2019;
  • 20,95% e al 7,90% a decorrere dal 1° maggio 2019;
  • 21,03% e al 7,93% a decorrere dal 1° gennaio 2020;
  • al 21,10% e al 8,00% a decorrere dal 1° gennaio 2021;
  • al 20,95% e al 7,85% a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Viene altresì fissata la percentuale minima destinata alle vincite (pay-out), nel 68% per le new slot e 84% per le videolottery.

Giochi a distanza e scommesse –Con il comma 1052, il Legislatore interviene anche sull’imposta unica giochi a distanza e scommesse di cui art. 4 D.lgs. 504/1998. In particolare, dal 1° gennaio 2019, l’imposta unica passa dal 20% al 25% per i giochi di abilità a distanza con vincita in denaro e per il gioco del bingo a distanza; dal 18% al 20% per le scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, se la raccolta avviene su rete fisica, e dal 22% al 24%, se la raccolta avviene a distanza; dal 20% al 22% per le scommesse a quota fissa su eventi simulati (“scommesse virtuali”).

.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy