23 luglio 2018

Osservatorio sul precariato Inps: crescono le assunzioni stabili

Autore: Debhorah Di Rosa
Arrivano dall’INPS i dati raccolti dall’Osservatorio sul precariato con riferimento al mese di maggio 2018.

A fronte di un aumento delle assunzioni, nel periodo gennaio - maggio 2018, pari al 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2017, si conferma anche l’aumento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, che registrano un forte incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+45,7%). In contrazione risultano, invece, i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo.

Le cessazioni sono in aumento del 14,3, soprattutto a seguito delle cessazioni dei contratti a tempo determinato e in somministrazione.
In costante crescita anche i rapporti di lavoro a termine: nei primi quattro mesi dell’anno sono stati attivati 1 milione e 36 mila contratti a termine (+8,6% rispetto al 2017).

In materia di somministrazione di lavoro, l’INPS osserva che, nel periodo gennaio – maggio, sono state attivate 480 mila somministrazioni a fronte delle 390 mila del 2017 (+23%).

Esonero triennale - Dall’1 gennaio 2018 sono agevolabili le assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti di lavoratori che non hanno compiuto il 35° anno di età nella misura del 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro. L’incentivo è riconosciuto nel limite massimo di importo pari a 3.000 euro annui, riparametrato e applicato su base mensile e per un periodo di 36 mesi. Non sono ammessi all’agevolazione i rapporti di lavoro domestico e di apprendistato professionalizzante, qualificante o di alta formazione. Se il lavoratore usufruisce di una parte dell’esonero, in caso di una nuova assunzione può avvalersi del beneficio per il periodo residuo utile.

Nei primi cinque mesi del 2018 sono stati incentivati 50.998 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani, poco meno della metà dei quali sono relativi a trasformazioni a tempo indeterminato.

Lavoro occasionale - Resta limitato il ricorso ai nuovi contratti di lavoro accessorio. Nei primi cinque mesi del 2018 la consistenza dei lavoratori impiegati con contratti di Prestazione Occasionale (CPO) si è attestata tra le 15.000 e le 20.000 unità con un importo mensile lordo medio pari a circa 250 euro. L’impiego di questa tipologia di contratti e riservata alle imprese che occupano un massimo di 5 dipendenti a tempo indeterminato, incluse le aziende agricole.

Per quanto invece attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a maggio 2018 si sono superati i 7.000 lavoratori impiegati con un importo mensile lordo medio pari a 350 euro.
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