2 ottobre 2018

“Resto al Sud”: online le FAQ con i chiarimenti di Invitalia

Autore: Pietro Mosella
Invitalia, l'Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, attraverso le risposte nelle FAQ pubblicate sul proprio sito ufficiale, ha fornito chiarimenti, tra l’altro, in merito a ciò che si può finanziare con l’agevolazione “Resto al Sud” e su come ottenerla.
È bene ricordare, innanzitutto, che, tale agevolazione, è l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani nelle regioni del Mezzogiorno, e consiste nell’avviare iniziative imprenditoriali per:
  • produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • turismo.

Sono escluse dal finanziamento le attività agricole, libero professionali e il commercio.
Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
  • contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo;
  • finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.

Le FAQ – Invitalia, rispondendo ai quesiti pervenuti in merito a ciò che può essere finanziato con la misura in commento, ha dapprima chiarito che i beni devono essere nuovi di fabbrica e, quindi, non si possono acquistare beni usati.
È stato, altresì, chiarito che, l’acquisto di automezzi è consentito solo se sono strettamente necessari al ciclo produttivo indicato nel programma di spesa. È escluso, invece, l’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto merci per conto terzi.

Riguardo alla possibilità di finanziare opere edili o la creazione di un sito web, Invitalia ha affermato, per le prime, che sono finanziabili se riguardano interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria connessa all’attività, nel limite massimo del 30% del programma di spesa complessivo.
In merito alla creazione di un sito web, l’Agenzia ha risposto che è finanziabile purché il sito sia legato alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.

Circa la possibilità o meno di acquistare beni non finanziabili dalla società autonomamente, è stato chiarito che non è possibile, in quanto, il progetto imprenditoriale, deve prevedere un programma di spesa completo e funzionale allo svolgimento dell’iniziativa. Quindi il programma di spesa per il quale si chiede il finanziamento non può avere un importo superiore all’ammontare massimo complessivo delle agevolazioni concedibili ai richiedenti.

La data entro cui le spese possono essere ammesse alle agevolazioni è la seguente:
  • per le imprese costituite, sono ammissibili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda;
  • per i team di persone, sono ammissibili le spese sostenute dopo la costituzione dell’impresa/società.

Infine, relativamente agli anni entro cui i beni agevolati sono vincolati all’esercizio dell’attività, l’Agenzia ha chiarito che, questi, non possono essere trasferiti dalla sede aziendale, né alienati o destinati a usi diversi per i 5 anni successivi al completamento del programma di spesa e comunque non prima della completa restituzione del finanziamento bancario.

Invitalia, rispondendo ai quesiti, ha fornito chiarimenti anche in relazione a come ottenere l’agevolazione “Resto al Sud”, indicando, innanzitutto, alcuni passaggi che devono essere fatti una volta ammessa la domanda.
Occorre presentare la documentazione per dimostrare:
  • il trasferimento della residenza in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Il cambio di residenza deve avvenire entro massimo 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo della valutazione (120 giorni se almeno uno dei soci risiede all’estero);
  • la costituzione dell’impresa entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo della valutazione, oppure entro 120 giorni se almeno uno dei soci risiede all’estero;
  • la concessione del finanziamento bancario entro 180 giorni dalla comunicazione di esito positivo.

Il finanziamento bancario, può essere chiesto solo alle banche che aderiscono alla convenzione Invitalia-ABI. A tal proposito, è consultabile l’elenco sul sito dell’Agenzia che è in continuo aggiornamento.

Per ciò che concerne i tempi d’istruttoria della banca, Invitalia ha chiarito che, la banca, s’impegna a concludere l’istruttoria entro 45 giorni dalla richiesta del finanziamento bancario oppure, per i richiedenti non ancora costituiti in società, entro 45 giorni dalla data di costituzione.

In relazione alla domanda sull’erogazione delle agevolazioni, è stato osservato che, il contributo a fondo perduto, viene erogato da Invitalia per stati di avanzamento lavori (SAL). Si può chiedere la prima erogazione solo se:
  • è stato realizzato almeno il 50% del tuo progetto;
  • è stato già ricevuto il finanziamento bancario.

Si può chiedere il primo SAL anche a fronte di fatture non quietanzate.
I tempi di erogazione sono i seguenti:
  • 30 giorni dalla data di ricezione di tutta la documentazione, nel caso di primo SAL;
  • 60 giorni per il SAL a saldo. Quest’ultimo viene erogato dopo un esame della documentazione e a seguito di un sopralluogo per verificare gli investimenti realizzati e le spese sostenute.

Relativamente alla necessità di stabilire le date di avvio e di ultimazione degli investimenti:
  • la data di avvio è quella che compare sul primo titolo di spesa ammissibile alle agevolazioni;
  • la data di ultimazione è quella riportata nell’ultimo titolo di spesa ammissibile.

Invitalia ha, altresì, specificato che, oltre alla proprietà dei locali, è ammesso l’affitto con un contratto regolarmente registrato di durata non inferiore a quella del finanziamento agevolato. Non è consentito il comodato d'uso. Il titolo di disponibilità della sede aziendale deve essere presentato in occasione della prima richiesta di erogazione.

Infine, in merito ai tempi entro cui deve essere completata la realizzazione del progetto, è stato precisato: entro 24 mesi dal provvedimento di concessione, tranne i casi in cui Invitalia accerta che il ritardo non è imputabile al beneficiario.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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