6 aprile 2018

Sabatini-ter. Il punto sulle risorse disponibili

Fondo residuo di 320 milioni

Autore: Andrea Amantea
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto con apposito avviso pubblicato sul proprio sito che le risorse finanziarie residue da destinare agli investimenti agevolati di cui alla c.d. Sabatini-ter ammontano a circa 320 milioni.

L’agevolazione Sabatini-ter - L’art. 2 del Decreto-Legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla Legge 9 agosto 2013, n. 98, ammette la concessione, a valere su un plafond di provvista costituito presso la gestione separata di Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese da parte di banche e intermediari finanziari per investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali, nonché di un contributo, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, rapportato agli interessi calcolati sui predetti finanziamenti.

L’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari a: 2,75% per gli investimenti ordinari e 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti(Legge di Bilancio 2017).

L’agevolazione consiste dunque nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari (aderenti alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A.), di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.

L’intervento della Legge di bilancio 2018 - La Legge di bilancio 2018, Legge n°205/2017, ha previsto innanzitutto una rimodulazione e integrazione delle risorse assegnate alla agevolazione Sabatini-Ter, rifinanziando la misura per complessivi 330 milioni di euro nel periodo 2018-2023, confermando seppur con una nota di modifica, la disposizione introdotta dalla Legge di bilancio 2017, ammettendo per gli investimenti “Industria 4.0” (big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID), tracciamento e pesatura di rifiuti) una riserva pari al 30% (anziché il 20%) delle risorse totali come da nuova integrazione e rimodulazione.

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.

Il comunicato del MISE – Ritornando al comunicato del MISE citato in premessa, le risorse da destinare all’agevolazione Sabatini-ter, ancora disponibili alla data del 30 marzo 2018, ammontano dunque a circa 320 milioni che corrispondono al 25% delle risorse totali; si ricorda la domanda di agevolazione e i relativi allegati, pena l’inammissibilità della domanda stessa, devono essere compilati dall’impresa in ogni parte, in formato elettronico e sottoscritti mediante firma digitale dal legale rappresentante dell’impresa proponente o da un suo procuratore, utilizzando esclusivamente i moduli resi disponibili sul sito del Ministero accedendo alla sezione “BENI STRUMENTALI (NUOVA SABATINI)” del sito internet del Ministerowww.mise.gov.it.

Successivamente alla compilazione è necessario procedere all’invio della domanda e dei suoi allegati, unitamente alla richiesta di finanziamento, a mezzo posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo PEC della banca/intermediario finanziario prescelto fra quelli aderenti alla convenzione sopra citata tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A.

Come specificato dal MISE nella guida operativa relativa alla richiesta del contributo Sabatini-ter, il mancato utilizzo del modulo di domanda pubblicato sul sito del Ministero, la sottoscrizione di dichiarazioni incomplete e l’assenza, anche parziale, dei documenti e delle informazioni richieste costituiscono motivo di non ricevibilità della domanda e pertanto di inammissibilità al finanziamento e al contributo.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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