L’Istat ha comunicato l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, relativo al mese di marzo 2020.
Nel comunicato stampa pubblicato ieri, l’Istituto di statistica, come di consueto ha ricordato che detto indice viene adoperato per adeguare periodicamente i valori monetari (canone di affitto, assegno al coniuge separato, ecc.). Analogamente, è impiegato per la rivalutazione del TFR.
Nello specifico, per il periodo di riferimento marzo 2020, l’indice generale FOI è stabilito a 102,6, che registra, dunque, un incremento percentuale pari a + 0,1 sia rispetto al mese precedente che rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
La variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti è pari a +0,9.
Rivalutazione TFR– L’articolo 2120 c.c. dispone che annualmente, con esclusione della quota maturata nell'anno, il TFR accantonato venga rivalutato ad un tasso composto determinato dall'1,5% in misura fissa cui sommare il 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, come accertato dall’Istat rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. Occorre, inoltre, considerare che il tasso dell’1,5% è su base annuale, pertanto deve essere rapportato al numero di mesi trascorsi dall'inizio dell'anno.
In base ai dati forniti dall’Istituto di statistica, con riferimento al mese di marzo 2020 il coefficiente di rivalutazione delle quote di trattamento di fine rapporto accantonate risulta pari a 0,448171%.