16 aprile 2018

Trasporto pubblico: onere detraibile o premio detassato?

Autore: Debhorah Di Rosa
La Legge di Bilancio 2018 ha provveduto ad incentivare l'utilizzo di mezzi pubblici da parte dei lavoratori prevedendo un duplice vantaggio fiscale:
  • da un lato, in favore di tutti i contribuenti, la detrazione Irpef delle spese per abbonamenti ai trasporti pubblici, anche se sostenute per i familiari fiscalmente a carico;
  • dall’altro escludendo dalla determinazione del reddito imponibile dell’eventuale rimborso della spesa per il trasporto pubblico, erogato dal datore di lavoro al dipendente. Sull’importo erogato a titolo di rimborso non si applica la contribuzione né la tassazione in capo al lavoratore.

Detassazione spese di abbonamento - La Legge di Bilancio 2018 ha previsto la possibilità per il datore di lavoro di convertire l’erogazione dei premi di risultato in un contributo per la fruizione di servizi di trasporto pubblico in favore dei lavoratori, anche dirigenti, che nell’anno precedente a quello di percezione del premio siano stati titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore a 80.000 annui.

Sono ammesse tre diverse modalità di erogazione della misura di welfare in esame:
  • pagamento diretto al fornitore del servizio di trasporto da parte del datore di lavoro;
  • corresponsione al dipendente di una somma a titolo di anticipo sulla spesa da sostenere;
  • rimborso al dipendente della somma spesa a tale titolo.

In ogni caso, deve essere conservata la documentazione probante l'utilizzo delle somme da parte del dipendente per le finalità per cui sono state corrisposte.

L’Agenzia delle Entrate ha specificato che sono compresi:
  • abbonamenti per il trasporto pubblico locale;
  • abbonamenti per il trasporto pubblico regionale;
  • abbonamenti per il trasporto pubblico interregionale;
  • rimborso spese per l’acquisto di tali abbonamenti;
  • abbonamento destinato ad un familiare del dipendente a condizione che risulti fiscalmente a carico di quest’ultimo.

Rientra in tale categoria qualsiasi servizio di trasporto pubblico, a prescindere dal mezzo di trasporto utilizzato, che operi in modo continuativo o periodico con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite (Agenzia delle Entrate, circolare n. 19/E del 07.03.2008). Restano dunque esclusi:
  • i titoli di viaggio che abbiano una durata oraria, anche se superiore a quella giornaliera;
  • le carte di trasporto integrate che includono anche servizi ulteriori rispetto a quelli di trasporto, quali ad esempio le carte turistiche che, oltre all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, consentono l’ingresso a musei o spettacoli.

La somma erogata può coprire anche solo in parte il costo dell’abbonamento, ma il premio deve essere distribuito alla generalità o a categorie di dipendenti, a prescindere poi dal fatto che ne usufruiscano tutti o solo alcuni.

L'agevolazione è valida anche per gli abbonamenti utilizzati dai seguenti familiari fiscalmente a carico:
  • il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
  • i figli compresi quelli naturali riconosciuti;
  • i figli adottivi e gli affidati;
  • ogni altra persona indicata nell’art 433 c.c. che conviva con il contribuente o percepisca assegni alimentari non risultanti da provvedimenti giudiziari

Onere Detraibile - La Legge di Bilancio 2018 prevede la detrazione Irpef del 19% per le spese sostenute nel 2018 per gli abbonamenti al trasporto pubblico regionale ed interregionale, nella misura massima di 250 euro di spesa.

Ai fini della detrazione vale il principio di cassa, che costituisce il principio tipico in materia di oneri. La detrazione pertanto può essere calcolata sull'intera spesa sostenuta nel 2018, anche se l'abbonamento scade nel periodo d'imposta successivo.

La detrazione spetta anche per le spese sostenute per i familiari a carico, fermo restando il limite complessivo di spesa di 250 euro.

Per abbonamento si intende un titolo di trasporto che consenta al titolare di poter effettuare un numero illimitato di viaggi, per più giorni, su un determinato percorso o sull'intera rete, in un periodo di tempo specificato.

Per fruire della detrazione è necessario conservare copia delle spese sostenute per gli abbonamenti, in modo che tali documenti siano visionabili da parte del Caf/professionista abilitato che predisporrà la dichiarazione e dai funzionari dell'Agenzia delle Entrate in caso di futuri controlli.

La detrazione è esercitabile da tutti i contribuenti, a condizione però che sussista la relativa capienza in termini di Irpef e addizionali comunale e regionale.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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