5 maggio 2018

Verifica e rilascio del DURC: novità e semplificazioni delle procedure

Autore: Debhorah Di Rosa
La procedura di verifica e rilascio del DURC è al centro del confronto instaurato tra la Direzione Centrale Inps e il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro: dal tavolo tecnico aperto è emersa la necessità di implementare la procedura di Verifica Amministrativa (VERA), attraverso un cruscotto dedicato agli intermediari per verificare in qualsiasi momento la regolarità dell'azienda, simulando in pratica gli effetti di un DURC online.

L’istituto ha inoltre fornito alcuni chiarimenti riguardo la procedura da seguire per chiedere l’annullamento di un DURC negativo illegittimamente emesso dagli enti competenti: a breve le sedi territoriali disporranno di questa nuova procedura attraverso la quale sarà possibile richiedere tale annullamento; nel frattempo la procedura è comunque effettuabile tramite una richiesta alla Direzione Centrale, sempre per il tramite della sede provinciale.

Per superare le difficoltà di gestione dei semafori ai fini della regolarità contributiva, inoltre, verrà introdotta, in sostituzione, la dichiarazione preventiva delle agevolazioni (DPA): la verifica del requisito di regolarità per poter usufruire delle agevolazioni, diventerà preventiva. Ottenuto il via libera, per quattro mesi sarà possibile conguagliare le agevolazioni.

Novità in materia di gestione ANF - Preso atto dei numerosi casi di truffa relativi alla corresponsione indebita di arretrati degli assegni familiari, l’INPS ha reso nota la prossima modifica della procedura di recupero, in base alla quale il lavoratore dovrà presentare direttamente all’INPS le relative richieste, sia per gli assegni correnti che eventuali arretrati. Sarà poi lo stesso istituto a calcolare l’importo dovuto e a comunicarlo al datore di lavoro che lo corrisponderà al lavoratore conguagliandolo con i contributi dovuti.

Nelle more dell’attuazione del nuovo sistema l’Istituto richiederà, in caso di arretrati, il reinvio dei flussi UniEMens relativi al periodo di competenza degli stessi. Ciò indipendentemente dal valore mensile degli arretrati corrisposti. Il Consiglio Nazionale ha espresso una ferma disapprovazione su tale determinazione che comporterà un aggravio di adempimenti da parte degli intermediari (l'invio dei flussi di rettifica), ma anche un ritardo nel recupero delle somme anticipate dal datore di lavoro.

Regolarizzazioni contributive spontanee - In relazione alle fattispecie di ritardato o mancato pagamento dei contributi, si prevede finalmente anche una sorta di ravvedimento operoso, consistente nella denuncia spontanea, prima cioè di eventuali accertamenti da parte degli enti, che permette l'applicazione del tasso relativo alla più favorevole fattispecie dell'omissione. A tal fine sarà necessario che si verifichino due condizioni:
  • che la denuncia sia effettuata entro 12 mesi dalla scadenza originaria;
  • che il pagamento avvenga entro trenta giorni dall'invio della denuncia stessa.

A questo proposito il Consiglio Nazionale aveva inoltrato all'Inps un quesito circa la possibilità di dilazionare il dovuto entro i trenta giorni previsti per il ravvedimento: stante la risposta negativa dell’istituto, la richiesta è stata trasferita al Ministero del lavoro.

Avvisi di addebito e ipotesi di annullamento - L'attività di riscossione delle somme dovute all'INPS, anche dopo accertamenti degli uffici, avviene attraverso la notifica di un avviso di addebito, immediatamente esecutivo che sostituisce la cartella di pagamento e include i compensi riconosciuti all'agente della riscossione. A fronte del ricevimento di tale avviso il contribuente può:
  • effettuare il pagamento entro 60 giorni dalla notifica;
  • presentare ricorso al giudice del lavoro entro 40 giorni dalla notifica dell’avviso di addebito. Il giudice del lavoro può sospendere l’esecuzione dell’avviso di addebito (in questo caso sarà cura del ricorrente notificare il provvedimento di sospensione al competente agente della riscossione);
  • presentare domanda di sospensione o di annullamento in autotutela dell’avviso di addebito all’INPS, attraverso il servizio dedicato nel portale dell'Istituto.

L’accoglimento delle istanze di autotutela è previsto nel caso in cui:
  • l'azienda aveva un credito, pari al debito, preesistente alla data della consegna del ruolo all'agente della riscossione, l'AVA deve essere annullato;
  • il credito si forma dopo la consegna del ruolo o, comunque, l'AVA viene pagato con F24, anziché direttamente all'agente della riscossione, entro 60 giorni dalla notifica;
  • se il pagamento avviene oltre i 60 giorni dalla notifica, non avendo l’Istituto ancora sviluppato le procedure, l'AVA può essere sospeso.

Istruttoria e semplificazione procedura DURC - Nel corso dei 30 giorni previsti per l'istruttoria di una richiesta di DURC è possibile regolarizzare la posizione anche se sono scaduti i termini dei 15 giorni del preavviso. È importante a tal fine segnalare alla casella di posta dedicata:
  • eventuali situazioni che prevedibilmente impedirebbero il rispetto del predetto termine;
  • l'eventuale regolarizzazione effettuata o, comunque, le necessarie informazioni per l'esito positivo del DURC.

In caso emissione di DURC negativo, qualora sussistano elementi certi che dimostrino il contrario, è possibile richiedere l'annullamento di un DURC già emesso.

Le sedi territoriali a breve disporranno di questa nuova procedura; medio tempore, sarà possibile richiedere tale annullamento attraverso una richiesta alla Direzione Centrale, sempre per il tramite della sede provinciale.

Sempre in materia di regolarità contributiva, l’istituto ha dichiarato che si prevede la prossima abolizione dei c.d. “semafori” e la corrispondente introduzione della Dichiarazione preventiva delle agevolazioni (DPA) all’interno del Cassetto previdenziale aziende. Una volta ottenuto il via libera, per quattro mesi sarà possibile conguagliare le agevolazioni: la procedura, comunque, non è obbligatoria né ostativa alla materiale fruizione degli sgravi.

N.B. In ogni caso, la mancata esecuzione della DPA, non produrrà un errore bloccante per l'invio dell'UniEMens.

Per evitare che ci siano soluzioni di continuità tra un periodo e l'altro, su sollecitazione del Consiglio Nazionale, l'INPS ha implementato la procedura di Verifica Amministrativa (VERA) che consentirà agli intermediari di verificare in qualsiasi momento la regolarità dell'azienda e di intervenire per tempo sulle eventuali inadempienze segnalate, in modo da trovarsi in regola al momento della scadenza del DURC in corso di validità.

Cassa Integrazione Ordinaria - A fronte delle criticità segnalate dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro con riferimento all’utilizzo della procedura per la presentazione delle richieste di Cig, in particolare per la redazione del cd. file CSV contenente le ore lavorabili e l'elenco dei lavoratori, l’INPS ha confermato la prossima, potendo i medesimi dati essere efficacemente ricavati dalla denuncia contributiva mensile UniEmens. Si prevede tuttavia un periodo transitorio in cui lo stesso coesisterà con l'inoltro dei dati mediante UniEMens e l’azienda potrà decidere quale sistema di comunicazione adottare.
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