Volge ormai al termine la misura agevolativa del Mise che riconosce un importo fino a 10 mila euro a micro, piccole e medie imprese, a fronte di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
Il termine per ultimare le spese progettuali delle imprese beneficiarie è, infatti, previsto per il 14 dicembre (termine che era stato prorogato dal decreto direttoriale del 1° agosto 2018).
È, comunque, da specificare che
le spese possono essere effettuate e il progetto deve essere ultimato entro il 14 dicembre 2018 ma che è possibile presentare la richiesta di erogazione fino al 14 marzo 2019.
Entro quest’ultima data le imprese dovranno, infatti, inviare le richieste di erogazione, pena la decadenza dalle agevolazioni.
Le regole per ottenere il rimborso – Innanzitutto, per ottenere il rimborso del voucher è importante attenersi ad alcune regole fondamentali, quali:
- rispettare le scadenze (di rendicontazione, di tempistica di spesa, ecc.);
- effettuare i pagamenti esclusivamente tramite bonifico bancario SEPA (i fornitori devono essere pagati esclusivamente tramite bonifico bancario SEPA. Ogni altra forma di pagamento non è ammessa);
Ogni fornitore dovrà, inoltre, sottoscrivere una liberatoria relativa alle attività, i servizi o i beni che ha fornito all’azienda beneficiaria del voucher.
Le regole da seguire per i pagamenti dei fornitori – Tracciabilità dei pagamenti - Altre regole da seguire, oltre a quelle sopra specificate, riguardano i pagamenti dei fornitori. L’impresa beneficiaria, in relazione a tali aspetti, come specificato dal Mise, può utilizzare un conto corrente, anche non dedicato, per il pagamento delle spese previste nell’ambito del progetto agevolato. I pagamenti devono, comunque, essere effettuati esclusivamente attraverso il conto corrente prescelto.
In altre parole, i pagamenti dovranno essere effettuati sempre dallo stesso conto e non da più conti.
È questo uno dei chiarimenti fondamentali forniti dalle
Faq del MiSE in materia di Voucher digitalizzazione, pubblicate il 12 novembre 2018.
Ai sensi dell’articolo 6 del decreto direttoriale 24 ottobre 2017, inoltre i pagamenti dei titoli di spesa devono essere effettuati con
modalità che consentano la loro piena tracciabilità e la loro riconducibilità ai titoli di spesa a cui si riferiscono (come di seguito specificato con distinti pagamenti per ciascuno dei titoli di spesa ed esclusivamente per mezzo di SEPA Credit Transfer).
È importante, inoltre:
- aver inserito nella fattura di acquisto la seguente dicitura: “Spesa di euro … dichiarata per l’erogazione del Voucher di cui al D.M. 23 settembre 2014” e per i progetti di spesa realizzati nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e nelle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna) e, la predetta dicitura, deve essere integrata con la seguente: «Programma operativo nazionale Imprese e competitività 2014-2020»;
- aver effettuato un pagamento distinto per ciascuna fattura utilizzando il bonifico bancario SEPA Credit Transfer (SCT) con indicazione della causale “Bene acquistato ai sensi del decreto MISE 23 settembre 2014".
Il MiSE ha comunque specificato che l’assenza della predetta dicitura (vedi punto 1) non comporta l’inammissibilità del titolo di spesa nel caso in cui l’impresa abbia comunque indicato nel relativo bonifico la causale:
"Bene acquistato ai sensi del Decreto MISE 23 settembre 2014".
La procedura per richiedere l’erogazione – Per chi aveva ultimato il progetto prima del termine del 14 dicembre (data ultima per il completamento delle spese) la trasmissione delle richieste di erogazione del voucher era in realtà già consentita a partire dal 14 Settembre 2018 (data di apertura della piattaforma e della procedura informatica del Mise).
Sarà comunque possibile inviare le richieste di erogazione, pena la decadenza dall’agevolazione,
entro e non oltre le ore 17.00 del 14 marzo 2019, come disposto dal Decreto direttoriale del 1° agosto 2018.
Le domande di erogazione del Voucher possono essere presentate esclusivamente attraverso l’apposita
procedura informatica, accendendo nella sezione dedicata,
“Accoglienza Istanze”, e cliccando sulla misura “Voucher per la digitalizzazione”.
Ai fini dell’erogazione delle agevolazioni, le imprese compilano, attraverso la predetta procedura informatica, la
richiesta di erogazione e provvedono ad inviarla al Ministero unitamente alla documentazione richiesta dal bando.
Analogamente alla fase di prenotazione del Voucher, per accedere alla procedura informatica bisogna essere in possesso, oltre che di una casella PEC attiva e registrata nel Registro delle imprese, anche della Carta nazionale dei servizi e del relativo PIN rilasciato con la stessa.
ATTENZIONE - Alla data di richiesta di erogazione, tutte le spese connesse al progetto di digitalizzazione e ammodernamento tecnologico devono risultare completamente pagate a saldo.
Cosa dovrà essere allegato - È bene provvedere prima dell’invio della domanda alla preparazione della documentazione da allegare, predisposta secondo i canoni richiesti dal bando.
Bisognerà allegare alla domanda:
- i titoli di spesa (fatture di acquisto) recanti le specifiche diciture previste dalla normativa di attuazione (sopra specificate);
- gli estratti del conto corrente utilizzato per i pagamenti connessi alla realizzazione del progetto agevolato;
- le liberatorie sottoscritte dai fornitori dei beni e dei servizi acquisiti redatte secondo l’allegato 4 del bando;
- il resoconto sulla realizzazione del progetto, redatto secondo lo schema di cui di cui all’allegato n. 5 al decreto direttoriale 24 ottobre 2017.
ATTENZIONE - Le liberatorie devono essere sottoscritte dagli stessi o con firma digitale o allegando fotocopia del documento d'identità del dichiarante.
Rendicontazione di spese diverse – Una
Faq del MISE ha chiarito, inoltre, che è possibile in fase di erogazione rendicontare spese riferibili anche a tipologie di beni e/o di servizi diverse rispetto a quanto indicato in domanda. Però, le spese rendicontate devono essere ammissibili nel limite dell’importo previsto in domanda per ciascun ambito di attività e nel rispetto delle condizioni richieste.
In ultimo, ricordiamo che l’azienda beneficiaria è tenuta alla
conservazione della documentazione e delle fatture
per 10 anni, così da poterle esibire in caso di controlli da parte del Ministero, e che vanno mantenute, inoltre, per i 3 anni successivi alla data di erogazione del voucher, le componenti hardware e software acquisite nell’unità produttiva interessata dal progetto agevolato.