30 dicembre 2015

Alzato il limite del contante: e gli F24?

Autore: lucia recchioni

Una riforma c’è stata, ma il quadro, secondo l’Associazione nazionale dei Commercialisti (Anc), non è ancora completo.


Se, infatti, da un lato il limite per la circolazione del contante è stato innalzato a 3.000, la possibilità di utilizzare il modello F24 in forma cartacea è ancora legata al fatto che l’importo da versare sia inferiore a 1.000 euro.


Non si comprende, pertanto, il motivo per il quale il legislatore abbia deciso di introdurre disposizioni di maggior favore da un lato, senza però eliminare altre disposizioni che possono comunque rendere più difficile la vita del contribuente.


Si pensi a tutti coloro che hanno difficoltà con l’utilizzo degli strumenti internet e che quindi non possono utilizzare l’home banking per il versamento dei tributi. Questi contribuenti, se non volessero rivolgersi al loro consulente, come potrebbero pagare le imposte dovute?


Ecco quindi che l’impossibilità di utilizzare il modello F24 cartaceo diventa un vero e proprio ostacolo, come lo era l’obbligo di utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili.


Perché non intervenire allora?


L’appello del presidente dell'Associazione Marco Cuchel è indirizzato proprio al legislatore, affinché la riforma sia completata: "i contribuenti devono essere messi nella condizione di pagare le imposte dovute con semplicità, senza inutili complicazioni. Anche se questo potrebbe apparire scontato, purtroppo non lo è, e la semplificazione, di cui tanto si discute, spesso resta solamente un'intenzione nei fatti disattesa"


Se la correlazione tra pagamenti con strumenti tracciabili e modello F24 cartaceo non apparisse ancora sufficientemente forte, l’Associazione Nazionale dei Commercialisti è tornata anche a ricordare quella che è la ratio delle due disposizioni.


Il presidente Cuchel ha infatti affermato: "se si considera quanto espresso dal Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sulla mancanza di correlazione tra l'uso del contante e il fenomeno dell'evasione", allora "si fatica a comprendere la ragione per cui il tetto per il pagamento in contanti mediante modello F24 cartaceo, da parte di soggetti non titolari di partita Iva, non sia stato anch'esso aumentato".



Il nuovo limite per la circolazione del contante


Dal 1° gennaio 2016, grazie alle novità introdotte dalla Legge di stabilità, il limite per la circolazione del contante è stato portato ad euro 2.999 in luogo dei precedenti 999 euro.


Restano invece ferme le altre disposizioni introdotte dal D.Lgs. n.231/2007, dai pagamenti frazionati alle sanzioni previste, che, invece, non hanno subito alcuna modifica.


A non aver subito modifiche sono anche i pagamenti effettuati dalla PA: i pensionati, pertanto, potranno ritirare la pensione soltanto ricorrendo a strumenti di pagamento tracciabili per importi superiori a 1.000 euro. Non trova invece applicazione, in questo caso, il nuovo limite dei 3.000 euro.


Stesso dicasi per gli assegni bancari e postali: se di importo pari o superiore a 1.000 euro dovranno contenere l’indicazione del beneficiario e la specifica clausola di non trasferibilità.

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