19 giugno 2024

Beni confiscati. Dai commercialisti il vademecum sui compensi

Autore: Paola Mauro
Il Consiglio e la Fondazione nazionale dei commercialisti hanno pubblicato il corposo documento dal titolo “Linee guida in materia di compenso dell’amministratore giudiziario e del coadiutore dell’ANBSC” (allegato).

L’elaborato – come chiarisce il CNDCEC in un comunicato stampa diffuso per l’occasione – si prefigge «l’obiettivo di supportare il professionista amministratore/custode giudiziario-coadiutore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) nella determinazione del compenso spettante, offrendo un pratico vademecum caratterizzato, tra l’altro, da continui rinvii alla normativa e alla prassi.»

L’elaborato - curato della Commissione di studio “Compenso dell’amministratore giudiziario e del coadiutore dell’ANBSC” operante nell’area di delega del Consiglio nazionale “Funzioni giudiziarie e ADR”, cui è delegata la consigliera segretaria Giovanna Greco – si sofferma sui criteri per la determinazione del compenso (per i beni costituiti in azienda, per i beni immobili, per i frutti e per altre tipologie di beni, per la verifica dei crediti, per le attività non disciplinate) e si occupa, altresì, del criterio della prevalenza della gestione più onerosa, del rimborso delle spese generali e dei costi dei coadiutori, del compenso per l’attività su incarico della società e della disciplina degli acconti.

Negli allegati sono presenti un modello di istanza di liquidazione di attività di amministrazione giudiziaria e un foglio di calcolo.

Nel documento si sottolinea inoltre come, a causa della «infelice/imprecisa formulazione della normativa di riferimento (principalmente il d.P.R. n. 177/2015), nel territorio nazionale si sono sviluppate prassi vistosamente differenziate che certamente non aiutano l’operatore pratico a districarsi in questa complessa materia».

Dai commercialisti, dunque, arrivano delle proposte emendative al D.P.R. succitato, che, secondo la categoria professionale, «necessita di un adeguamento normativo ormai improcrastinabile».
Infine, il lavoro contiene i rilievi del CNDCEC alla bozza di linee guida per la determinazione dei compensi del coadiutore elaborata dall’ANBSC.
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