Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, e il consigliere nazionale tesoriere con delega alla fiscalità, Salvatore Regalbuto, hanno partecipato a Bruxelles alla due giorni di lavori del Forum CFE (Tax advisers Europe) 2023, intitolato “Verso un'unione fiscale europea più coesa? Imposta minima e IVA nell'era digitale”, dedicato a due progetti chiave della Commissione europea nel cammino verso l'integrazione fiscale dell'Unione.
“Questo appuntamento – affermano de Nuccio e Regalbuto – è stato estremamente importante perché ha messo a confronto esperti della materia provenienti da tutta Europa su due provvedimenti che potrebbero segnare un significativo passo in avanti sulla via di una maggiore integrazione fiscale tra i Paesi aderenti all’Unione europea. La presenza del Consiglio nazionale dei commercialisti al Forum assume anche per questo una particolare valenza, perché ci ha fornito la possibilità di portare a Bruxelles, tra colleghi europei, il punto di vista della professione italiana su temi strategici per il futuro dell’unione e perché ci ha consentito di sottolineare l’importanza del punto di vista della nostra professione e il suo bagaglio di esperienze e competenze da mettere a disposizione del dibattito internazionale in ambito fiscale, anche per individuare, in modo armonico, una sistema di tassazione efficace dell'economia digitale. Un’occasione, inoltre, per ribadire la centralità rispetto ad altre professioni dei commercialisti, non solo italiani, come esperti fiscali”.
Nel corso dei lavori si è parlato anche del futuro della professione in rapporto agli sviluppi della tecnologia legati soprattutto alla robotica, al machine learning e all’intelligenza artificiale. “I professionisti italiani – spiega Piergiorgio Valente, chair di GTAP, la piattaforma che riunisce 700mila fiscalisti di Europa, Asia e Africa – hanno avuto modo di confrontarsi con colleghi di quasi quaranta Paesi sugli impatti che l’innovazione tecnologica sta già avendo, e che ancor di più avrà in futuro, sulla professione. Le aree analizzate sono state quelle relative al passaggio dalla modulistica ai dati e dalla periodizzazione al real time. Un altro focus è stato dedicato alla funzione del professionista: il giudizio del fiscalista resterà imprescindibile, dal momento che l’intelligenza artificiale non annullerà la necessità del governo del rischio”. “La tecnologia – aggiunge de Nuccio - è un linguaggio unico, non statale ma globale, che mette tutti sullo stesso piano e con il quale dovremo confrontarci. Siamo in una fase che impone una visione evolutiva e prospettica della professione, perché questa trasformazione va gestita, non subita. Nel confronto con colleghi provenienti da tutto il mondo, abbiamo sottolineato come questa fase sia potenzialmente ricca di opportunità in termini di valorizzazione di nuove competenze e nuovi spazi professionali. Il Consiglio nazionale sta già lavorando ad un piano di interventi su queste tematiche”.
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata