19 ottobre 2022

Fiscal Focus al XVIII Congresso di Agronomi e Forestali incentiva la cooperazione tra professioni

Autore: Francesco Giuseppe Carucci
Si aprirà oggi il XVIII Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF) per concludersi venerdì 21 ottobre. L’evento, intitolato #Agrofor2030 – Protagonisti del nuovo Rinascimento, si celebrerà a Firenze, città simbolo del rinascimento, presso il Palazzo dei Congressi. E il gruppo Fiscal Focus, a seguito di invito del CONAF in persona del Presidente, dott.ssa Sabrina Diamanti, sarà onorato di partecipare attivamente all’evento.

Non sono casuali i riferimenti al “Rinascimento”. Con l’evoluzione sociale ed economica che negli ultimi anni sta investendo il nostro Paese, accelerata dall’emergenza epidemiologica e dal conflitto ucraino con le negative ricadute che interessano l’economia, obiettivo dell’evento non può essere soltanto quello di promuovere la figura dei dottori agronomi e forestali quali professionisti protagonisti attivi di questa continua evoluzione, ma quello di stimolare la cooperazione delle professioni affinché si possano suggerire all’Esecutivo in corso di formazione programmi e strategie a lungo termine per i settori agricoli. Non è sufficiente, infatti, attutire con misure temporanee le attuali difficoltà di settore, crisi energetica in primis, ma occorre una politica sensibile ad una tutela permanente di quello che, non a caso, è definito il comparto primario.

Il Congresso sarà modulato in cinque tesi che tratteranno distinti argomenti: 1) Dall’Università alla Professione: l’importanza di un dialogo continuo; 2) Il Progetto del Paesaggio e del Verde Urbano per la qualità della vita e il benessere dei cittadini; 3) Agricoltura 4.0, Agroenergie, economia circolare e sostenibilità delle produzioni agricole; 4) Credito all’Agricoltura: sosteniamo il futuro. Dalla PAC ai moderni strumenti finanziari; 5) Selvicoltura e pianificazione: la corretta sintesi tra sviluppo e tutela del territorio.

Ma perché, come si accennava, Fiscal Focus potrà vantare una partecipazione attiva all’evento? In effetti, la nostra testata non si limiterà ad essere semplice spettatore del Congresso o a riportare sul Quotidiano le novità che ne dovessero emergere.

Il nostro direttore, Antonio Gigliotti, sarà infatti moderatore nel dibattito della tesi n. 4, relativa al credito agrario e alla PAC, i cui coordinatori sono, oltre al vicepresidente CONAF dott.ssa Marcella Cipriani, i consiglieri CONAF dottori Gianluca Buemi e Stefano Villarini. Il confronto tra dottori agronomi e forestali riguarderà modalità e strumenti per supportare lo sviluppo delle imprese agricole e agroindustriali del nostro Paese. Saranno approfonditi temi relativi agli strumenti di sostegno pubblico all’agricoltura: dall’analisi della nuova PAC 2023-2027, alle varie misure “agricole” previste nel PNRR, ai vari strumenti messi in campo dall’ISMEA per la creazione e lo sviluppo delle imprese agricole, in particolare in favore dei giovani imprenditori.

Il sostegno pubblico all’agricoltura non costituirà, però, l’unico argomento della tesi. Anche la finanza privata di alto profilo sarà oggetto di dibattito. Infatti, verrà presentata l’esperienza operativa in ambito agricolo messa in campo dai fondi di investimento, quale strumento di finanza innovativa che si interfaccia con il mondo rurale portando in questo settore un nuovo approccio nella selezione, sviluppo e gestione manageriale dei vari deal. In questo contesto, sarà delineato il ruolo di interprete qualificato che i dottori agronomi e dottori forestali hanno per consentire il concreto dialogo fra il mondo imprenditoriale del settore primario e gli operatori del credito.

Siamo quasi certi che, leggendo questo articolo, ci si stia chiedendo come possa coniugarsi la presenza di Fiscal Focus, realtà da sempre rivolta alle professioni fiscali e previdenziali, con un evento di spessore che ha ad oggetto una professione tecnica. Eppure una ragione c’è sempre. Per ogni cosa. Da angolazioni diverse, anche i dottori commercialisti e i consulenti del lavoro si occupano di agricoltura. Non si dedicano ad aspetti prettamente tecnici, ma certamente a questioni di carattere fiscale e previdenziale. Peraltro c’è da prendere atto, senza ipocrisia, del fatto che, nel mondo delle professioni fiscali, il settore agricolo ha rappresentato da sempre una branca un po’ ostica che molti professionisti preferiscono evitare. Probabilmente poiché, non essendo addentrati nelle dinamiche di carattere tecnico, regna l’insicurezza nelle norme da invocare per i casi concreti che di volta in volta si presentano. L’esempio lampante di tale affermazione è rappresentato dagli eventi calamitosi che, se provocano un danno di oltre il 30% alle produzioni, consentono la non concorrenza alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi dominicali e agrari dei terreni. Ma ciò, solo a patto che si rispettino le procedure imposte dagli articoli 31 e 35 del TUIR. Invece, per errore, molto spesso si è portati a ritenere che sia sufficiente un decreto di declaratoria dell’evento del MIPAAF emanato secondo il D. Lgs. n. 102/2004 che disciplina, invece, gli aspetti tecnici per il ristoro dei danni subiti dalle produzioni e dagli allevamenti.

Indipendentemente dalle competenze specifiche, dottori agronomi e forestali, dottori Commercialisti, Consulenti del lavoro ed altri professionisti della materia fiscale hanno un comune diritto/dovere: sviluppando una sinergia, si dovrebbero porre nei confronti delle Istituzioni come agenti e promotori di cambiamenti e di innovazioni sia sul piano legislativo sia su quello burocratico-procedurale, allo scopo di migliorare le leggi esistenti, semplificare e rendere più agevole e spedite le procedure. Tutto ciò non soltanto per venire incontro alle esigenze delle aziende, ma anche per salvaguardare la dignità, il ruolo e i diritti dei lavoratori dipendenti. Ciò in quanto, i professionisti in questione, come cittadini e come operatori sociali, vivono il complesso delle problematiche più urgenti e attive della società di oggi configurandosi come i testimoni più attendibili dell’evoluzione e della rigenerazione sociale.

E Fiscal Focus, già da tempo ha deciso di incentivare questa sinergia. È stata la testata che nell’estate 2021 ha segnalato la svista normativa che di fatto precludeva ai dottori agronomi la possibilità di redigere perizie asseverate per la corretta fruizione dei crediti d’imposta 4.0 e che ha collaborato con il Dipartimento di economia ed estimo del CONAF, il cui coordinatore è il dott. Gianluca Buemi, per la formulazione dell’emendamento che, in occasione della conversione in legge del D.L. n. 4/2022, ne ha inserito l’articolo 10-ter per la definitiva risoluzione della problematica.
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