Con grande preoccupazione veniamo a conoscenza di segnalazioni riguardanti colleghi che potrebbero trovarsi di fronte alla possibilità di essere cancellati dall'albo dei gestori della crisi da sovraindebitamento, o vedersi negare l'iscrizione.
Questa eventualità deriva da una divergenza interpretativa riguardo la validità della formazione, riconosciuta dal Consiglio Nazionale, ma non dal Ministero della Giustizia.
Comprendiamo appieno l’apprensione che questa situazione genera nei colleghi, specialmente in coloro che sono coinvolti in incarichi correnti o ne prevedono di nuovi.
Desideriamo assicurare ai nostri colleghi che l'ANC, in questo momento di incertezza, è al loro fianco.
Ci siamo immediatamente attivati per monitorare e affrontare la questione: il nostro obiettivo è quello di lavorare per una soluzione che salvaguardi i diritti e le aspettative di tutti i colleghi potenzialmente coinvolti.
È necessario tutelare il legittimo affidamento dei Colleghi che hanno frequentato il corso organizzato dal Consiglio Nazionale. Pertanto, faremo quanto è nel nostro potere per assicurare che questa formazione venga pienamente riconosciuta.
Tuttavia, nell'eventualità che la cancellazione dall'albo diventi una realtà, ci aspettiamo che chi ha causato questa situazione, interpretando in modo errato le norme, si faccia carico delle conseguenze che ne deriveranno.
L'ANC si impegnerà senza risparmio per la tutela dei diritti dei colleghi che si trovano in questa delicata situazione.
La salvaguardia delle prerogative e del lavoro dei commercialisti è il centro delle nostre attività e ci adopereremo per offrire tutto il supporto necessario anche in questo delicato frangente.
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