8 giugno 2022

Giustizia predittiva

Autore: Ivano Tarquini e Riccardo Trovato
La giustizia tributaria sarà decisa dagli algoritmi e diventerà predittiva. Questa è la novità presentata dal progetto di legge della camera dei deputati C – 3593 depositata il 05 Maggio, che innoverà, ove approvata, la legge 212/2000 conosciuta meglio come ‘Statuto dei diritti del contribuente’.

Infatti con l’introduzione dell’articolo 5-bis, si intende formulare l’istituzione di una piattaforma telematica di giustizia predittiva in materia tributaria, il che dovrà essere di supporto alle decisioni delle commissioni tributarie sia provinciali che regionali.

La norma in itinere ritiene di promuovere la certezza del diritto tributario unitamente alla volontà di disincentivare l’accesso alla giustizia nelle questioni graniticamente già risolte. Secondo quanto è presente nel progetto di legge, sarà costituita una piattaforma ministeriale con libero accesso così che, il contribuente, prima di poter adire alla giurisdizione, potrà prognosticamente valutare le possibilità di successo della propria iniziativa processuale avverso gli atti degli enti impositori. La scelta di innovare per l’ennesima volta lo Statuto dei diritti del contribuente sembra indirizzata a porre uno strumento in più a favore dei cittadini.

Secondo i relatori al progetto di legge C-3593 “La certezza del diritto va, dunque, intesa nella duplice dimensione di presupposto e conseguenza: il diritto è certo se la lettera della legge è chiara e, di conseguenza, capace di consentire ai destinatari di conoscere i propri diritti ed obblighi in maniera inequivoca e ai giudici di garantirne l'osservanza in modo puntuale e indiscriminato (si veda ad esempio il punto 22 della sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 9 marzo 2017,nella causa C-141/15). E un diritto certo è anche un diritto oggettivo e, come tale, prevedibile.”.

L’obiettivo conclamato di questa possibile riforma è chiaro: quello di smaltire il contenzioso tributario tenuto conto che secondo i dati del ministero solo in Cassazione pendono ben 53000 ricorsi ovverosia il 40% di natura tributaria tanto che: “Su tali premesse, ritenendo che la materia tributaria ben si presti all'applicazione della giustizia predittiva, con la presente proposta di legge si intende introdurre meccanismi informatizzati che, correttamente costruiti e gestiti, comporteranno importanti vantaggi, primo fra tutti lo snellimento del contenzioso tributario”.

Si deve rilevare che tale strumento, seppur visto e pensato come disincentivo al contenzioso, non deve scoraggiare chi, nel rispetto del tenore letterale delle norme, intende porre al giudice adito nuove soluzioni propositive volte ad innovare il diritto giurisprudenziale. In fondo il nostro sistema italiano è basato sulla c.d. Civil Law e non sul precedente giurisprudenziale tanto che la stessa Costituzione ricorda all’art.117 che “i giudici sono soggetti solo alle leggi”, e questo nuovo e pensato strumento dovrà convivere con il nostro ordinamento.

Il testo https://www.camera.it/leg18/126?leg=18&idDocumento=3593
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