Tutti i professionisti - attraverso le loro associazioni, ordini o tramite le rispettive autorità Garanti – convergono sulla medesima linea di pensiero: rendere l’operatività degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) per il 2018 facoltativa. Il motivo risiede nella difficoltà, se non addirittura l’impossibilità da parte degli operatori, di fornire risposte univoche e definitive ai contribuenti.
Di questo tenore la posizione dell’Associazione italiana dottori commercialisti (Aidc) che, con un’interrogazione parlamentare, ha chiesto la disapplicazione degli Isa per i gravi ritardi nel rilascio degli applicativi e nelle anomalie relative al funzionamento dei software di elaborazione.
Il Garante del contribuente della Sicilia, Salvatore Forastieri, si spinge oltre. Secondo il suo punto di vista, che rappresenta la sintesi delle lamentele ricevute dai professionisti siciliani, anche il differimento al prossimo 30 settembre dei termini di pagamento delle imposte potrebbe non essere risolutivo, alla luce dei continui problemi che si stanno verificando in fase applicativa del nuovo strumento.
Su questa posizione anche il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bari, Dott. Elbano De Nuccio che, attraverso un’istanza rivolta al Garante del contribuente della Puglia, ha evidenziato quanto segue “(…) come già rappresentato da altri Ordini territoriali ai rispettivi Garanti territorialmente competenti, l’introduzione dei nuovi indici sta comportando e comporterà numerose criticità operative a carico dei professionisti impegnati nella predisposizione delle dichiarazioni dei redditi di prossima presentazione, alla luce del ritardo con il quale l’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione i software di compilazione e dei numerosi aggiornamenti che sono ancora in fase di rilascio.
Tali circostanze, unitamente alla complessità del nuovo sistema di calcolo e alla novità del medesimo, inducono anche il sottoscritto Presidente, in nome e per conto dei propri iscritti, a chiedere a questo Garante di invitare l’Agenzia delle entrate e le autorità competenti a disporre, per questo primo anno, l’applicazione meramente facoltativa dei nuovi I.S.A., risultando, a mio parere, pienamente integrato uno dei "casi di particolare rilevanza in cui le disposizioni in vigore ovvero i comportamenti dell'amministrazione determinano un pregiudizio dei contribuenti o conseguenze negative nei loro rapporti con l'amministrazione, ex art. 13, comma 11 dello Statuto del contribuente”.
Tria: nessun depotenziamento
Strenua difesa da parte del Ministro Tria. Secondo il titolare del Dicastero dell’Economia, infatti, il depotenziamento degli Isa costituirebbe uno svantaggio a danno dei contribuenti virtuosi che “(…) si vedrebbero privati della possibilità di accedere ai rilevanti benefici premiali previsti dalla norma istitutiva degli Isa (…)”. Viceversa, ed in modo paradossale, i contribuenti meno virtuosi “(…) non sarebbero adeguatamente individuati ai fini dell’analisi del rischio di evasione fiscale, rispetto alla quale gli Isa costituiscono un efficace strumento, utile a definire specifiche strategie di controllo”.
Il Ministro ha, inoltre, evidenziato che “non farli entrare in vigore e riesumare i vecchi studi di settore sarebbe, anche per ammissione delle categorie professionali coinvolte, un passo indietro rispetto al più innovativo sistema di compliance”.
La replica del CNDCEC
Il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Massimo Miani, precisando che la richiesta di rendere sperimentale la misura non è rivolta a riesumare gli studi di settore, ha sottolineato che “(…) gli Isa, alla prima prova sul campo, stanno generando problemi di innegabile rilevanza. Chiediamo solo che di questo si prenda atto, non per tornare indietro a un passato che non rimpiangiamo, ma per costruire assieme all’amministrazione fiscale un percorso più graduale e relazionale in un passaggio così significativo”.
Software “il tuo Isa”: work in progress
In questo scenario, intanto, continua la revisione del software per il calcolo dei nuovi indicatori di affidabilità fiscale. Si è giunti, infatti, alla quinta versione (1.0.5) che l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile nella serata del 31 luglio scorso, per sanare le anomalie relative a 10 modelli Isa.