Il Sindacato Italiano Commercialisti, con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili, all’evento organizzato in data 18.9.2023 ha informato i partecipanti delle principali novità contenute nella Legge Delega 111/2023 nonché espresso le proprie osservazioni rispetto alla revisione del sistema tributario nazionale così come dovrà essere configurato nei 24 mesi successivi.
L’evento di alto livello tecnico ha consentito di illustrare come cambierà in tempi brevi il diritto sostanziale e procedurale tributario.
Difatti, dopo 50 anni dalla precedente riforma, il tentativo di dar vita a testi unici riorganizzando tutta la materia tributaria appare un lavoro “titanico” ed è proprio per questo che si sono insediate 13 Commissioni formate da 170 esperti delle diverse materie che dovranno produrre un primo elaborato proprio entro il 20 del corrente mese.
Ha introdotto, moderato e coordinato il Dott. Stefano Sfrappa (Presidente del Sindacato Italiano Commercialisti) e sono intervenuti:
- Dott. Marcello Guadalupi, sulla revisione dell’IRPEF;
- Rag. Giorgio Luchetta, sulla revisione dei redditi delle società;
- Dott. Filippo Mangiapane, sulla revisione della disciplina IVA;
- Dott.ssa Nadia Biscola, sugli ulteriori criteri direttivi previsti dalla Legge delega;
- Dott. Saverio Cinieri, sul federalismo fiscale e sulla fiscalità locale;
- Dott. Marco Marinelli, sulla revisione degli adempimenti;
- Avv. Margherita Kosa, sulla revisione dell’attività di accertamento;
- Dott. Donatella Dragone, sulla revisione della riscossione;
- Dott. Giovanni Iaccarino, sulla revisione del contenzioso tributario;
- Dott. Domenico Calvelli, sulla revisione del sistema sanzionatorio.
Ha concluso l’evento il Dott. Salvatore Regalbuto (Consigliere Nazionale con delega fiscale) apprezzando molto l’iniziativa ed informando della notevole mole di lavoro che le Commissioni stanno svolgendo, cercando di semplificare ed offrendo soluzioni normative evolute che possano declinare il sistema tributario anche in chiave di sviluppo economico.
Molti i nodi della riforma valutati positivamente e sui quali i diversi relatori si sono soffermati. Tra cui :
- la tendenziale soppressione delle 626 tax expenditure, dell ‘IRAP e dei tributi minori;
- l’obiettivo del tendenziale avvicinamento dei 2 doppi binari : tra reddito civile e fiscale e tra processo tributario con quello penale ( che non saranno più completamente autonomi );
- l’istituzione del Garante unico Nazionale, con ricadute in termini di omogeneità di trattamento su tutto il territorio Nazionale tra contribuenti ed uffici;
- l’obbligo del contradditorio preventivo generalizzato nei rapporti con ADE;
- la riduzione del carico fiscale nei casi di particolari situazioni familiari o per i giovani under 30;
- l’attenzione al tema della sostenibilità e dello sviluppo prevedendo speciali misure per chi effettua investimenti qualificati o nuove assunzioni;
- il crescente ricorso a forme di forfettizzazione del reddito (primo fra tutti il concordato fiscale biennale) per stabilizzare il gettito tributario, da un lato, e per esigenze di certezza dell’onere fiscale per le imprese, dall’altro;
- l’armonizzazione del nostro sistema tributario alla disciplina unionale ( Sentenze e Direttive Comunitarie).
Richiamato spesso nella Legge delega il diffuso ricorso alle banche dati e l’impiego delle nuove tecnologie (leggasi intelligenza artificiale) soprattutto nell’attività di accertamento. Sotto questo profilo, nel corso della sessione è emersa la preoccupazione della scarsa trasparenza nell’applicazione di algoritmi dei quali non si conosca con semplicità il funzionamento sottostante, a garanzia del diritto di difesa del contribuente.
Infine qualche perplessità è ulteriormente emersa con riferimento a :
- la disparità di trattamento delle misure premiali previste per le imprese e non altrettanto per i lavoratori autonomi;
- la possibilità di analisi del rischio fiscale da parte dei professionisti che non hanno tuttavia gli stessi poteri di indagine di ADE;
- il progressivo depotenziamento dell’art 53 della Costituzione il quale prevede la capacità contributiva effettiva dei contribuenti e la progressività tributaria.
Chiaramente, dalla declinazione effettiva dei suddetti principi con i decreti delegati attuativi dipenderà la realizzazione degli scopi che, come detto in premessa, la riforma si prefigge e cioe’ : semplificazione effettiva del sistema e riorganizzazione normativa a parità di gettito tributario.