L’Associazione Nazionale Commercialisti è stata ricevuta ieri in audizione dalla 9ª Commissione del Senato (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) nell'ambito dell'Affare sul monitoraggio della misura a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata «Resto al Sud» (Atto n. 299).
L’Associazione, rappresentata dalla Vicepresidente Miriam Dieghi e dal consigliere Mauro Galluccio, ha avuto modo di richiamare l’attenzione su alcune criticità della misura, che sono state illustrate nel documento consegnato alla Commissione.
Nel sottolineare l’importanza di questa agevolazione sul piano del rilancio e della crescita economica dei territori interessati dal provvedimento, è stata rappresenta innanzitutto la necessità di rifinanziarla con adeguate risorse, in mancanza infatti di nuovi stanziamenti, la misura è praticamente destinata ad esaurirsi nei prossimi mesi.
Un limite che è stato evidenziato dall’Associazione è l’eccessiva burocratizzazione della procedura, il cui iter necessita di essere semplificato, obiettivo questo possibile anche attraverso il ruolo dei professionisti ordinistici, sul cui coinvolgimento l’Associazione ha voluto richiamare l’attenzione. I commercialisti, nello specifico, oltre a poter assistere le nuove imprese nel percorso per accedere all’agevolazione, sono in grado di contribuire ad operare una prima scrematura delle attività finanziabili, che di fatto aiuterebbe anche a limitare l’allungamento spropositato dei tempi di gestione delle pratiche, che in alcuni casi raggiungono anche i 9/12 mesi.
Altro punto sollevato dall’ANC riguarda la fideiussione che quasi sempre gli istituti bancari richiedono da parte di un soggetto terzo, una condizione che evidentemente può costituire un ostacolo per molti giovani imprenditori che presentano un progetto finanziabile.
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