Sull’atto del Governo n. 105 in materia di procedimento accertativo e concordato preventivo biennale, le Associazioni di categoria ADC - ANC - ANDOC - FIDDOC - UNICO hanno cercato in più occasioni, l’ultima attraverso la conferenza stampa del 19 dicembre scorso, di porre all’attenzione del legislatore le criticità del nuovo concordato preventivo biennale, il cui meccanismo così come delineato dallo schema di decreto del Governo rischia concretamente di vanificarne gli obiettivi.
La Commissione Finanze della Camera ha ritenuto di prendere maggior tempo per esprimersi sul provvedimento e il suo parere, arrivato ieri, accoglie alcune delle proposte che le Associazioni di categoria hanno inteso rappresentare al legislatore, il quale evidentemente ne ha riconosciuto la fondatezza. Tra le proposte che sono state recepite la possibilità di consentire l’accesso al concordato preventivo biennale anche ai soggetti che siano sotto la soglia del punteggio 8, la conferma dell’invio dei modelli ISA al 30 settembre insieme alle dichiarazioni e non più al 20 luglio, la possibilità per i soggetti forfettari di prevedere il biennio 2024/2025 come periodo di sperimentazione del nuovo strumento del concordato.
Un tempo maggiore per approfondire aspetti del provvedimento è stato chiesto anche dalla Commissione Finanze del Senato, il cui parere si auspica che possa tenere conto delle altre proposte che le Associazioni hanno presentato, e permettere così di migliorare ulteriormente il provvedimento e la sua attuazione.
ADC – ANC – ANDOC – FIDDOC – UNICO Comunicazione
© FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata