L’International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) ha pubblicato nei giorni scorsi l’atteso principio per la revisione dei bilanci delle imprese meno complesse (International Standard on Auditing for Audits of Financial Statements of Less Complex Entities - ISA for LCE). Si tratta di uno standard di revisione “stand-alone” da utilizzare nello svolgimento degli incarichi di revisione in contesti aziendali meno complessi e che traccia la storia della revisione particolarmente sentita nel nostro Paese, anche alla luce delle recenti disposizioni che hanno esteso alle società a responsabilità limitata l’obbligo della nomina di un organo di controllo o del revisore. A darne notizia è il Consiglio nazionale dei commercialisti.
“Il nuovo standard – commenta il presidente del Consiglio nazionale, Elbano de Nuccio – rappresenta la giusta risposta dello IAASB alle sfide e alle questioni relative alla revisione delle entità “meno complesse”, ove l’adozione di questa nuova terminologia, in sostituzione della precedente espressione “imprese di dimensioni minori”, sottolinea un cambiamento di rotta e di prospettiva, che tende a far prevalere le caratteristiche di complessità dell’impresa piuttosto che il solo aspetto quantitativo dimensionale”.
Il nuovo principio, che segue l’impostazione “principle-based” tipica dei principi di revisione ISA e, pertanto, adotta l’approccio basato sulla valutazione preliminare dei rischi entrato ormai nell’uso comune in molti ambiti, è un principio separato e distinto che contiene tutte le regole rilevanti per la revisione di un’impresa meno complessa. Le stesse regole già contenute negli attuali principi ISA, che lo IAASB ha selezionato in quanto considerate o meno il nucleo centrale di una revisione contabile e che, se correttamente applicate, consentiranno al revisore di raggiungere lo stesso livello di assurance (la reasonable assurance o ragionevole sicurezza) della revisione dei bilanci delle imprese più complesse.
Il principio ripercorre, in un’ottica taylorizzata alle esigenze della revisione delle imprese meno complesse, le medesime fasi di una revisione contabile, dall’accettazione alla pianificazione, all’identificazione e valutazione preliminare dei rischi, allo svolgimento delle procedure di revisione in risposta ai rischi identificati e valutati, alle conclusioni di revisione fino alla formazione del giudizio professionale.
De Nuccio esprime “soddisfazione” per l’esito del dibattito internazionale in merito alle possibili azioni da intraprendere con riferimento alla revisione delle entità meno complesse che, sottolinea, il Consiglio nazionale ha da sempre seguito con attenzione. “Finalmente – afferma – si è arrivati ad una soluzione che consente di ottenere lo stesso livello qualitativo di una revisione dei bilanci più complessi, ma con regole e linee guida più chiare, comprensibili e concise. Un unico standard di riferimento per lo svolgimento degli incarichi di revisione, al posto degli attuali 37 ISA, che presenta una struttura snella, concisa e di facile consultazione dove è stato fortemente limitato l’uso delle linee guida e del materiale esplicativo alle sole circostanze in cui ciò fosse veramente essenziale alla comprensione della relativa regola o alla sua applicazione. Uno sforzo apprezzabile che, raccogliendo l’invito del Chair dello IAASB Tom Seidenstein, ci adopereremo a adottare sensibilizzando le autorità di vigilanza preposte e gli altri soggetti coinvolti nel processo di adozione degli standard di revisione che ci vede da sempre attivamente coinvolti”.
“Molte delle sfide e delle questioni affrontate dallo IAASB nel nuovo principio sulla revisione delle imprese meno complesse – spiegano i Consiglieri nazionali delegati alla revisione legale Gian Luca Ancarani e Maurizio Masini – sono applicabili anche alla generalità delle revisioni contabili. La crescente complessità delle strutture e delle transazioni, che caratterizza l’attuale contesto economico, ha inevitabilmente influenzato il modo di elaborare o di rivedere ed aggiornare i principi di revisione internazionali ISA, rendendoli via via più complessi e dettagliati. Auspichiamo che lo IAASB continui ad attenzionare, come sta già facendo, le questioni relative alla complessità, alla comprensibilità, alla scalabilità e alla proporzionalità negli ISA in modo più ampio”.
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