17 aprile 2025

730 precompilato 2025, i documenti da conservare se viene accettato

Autore: Martina Giampà
A partire dal 30 aprile 2025, l’Agenzia delle Entrate renderà disponibile online il modello 730 precompilato 2025. Come già avvenuto nel 2024, i contribuenti potranno accedere all’area riservata sul sito dell’Agenzia e scegliere tra la compilazione ordinaria oppure la nuova modalità semplificata e…

730/2025, quali documenti servono

Il 730 precompilato può essere presentato direttamente tramite il sito web dell’Agenzia delle Entrate, oppure tramite sostituto d’imposta, Caf o professionista abilitato. Se si sceglie di presentare la dichiarazione tramite Caf o professionista abilitato, è bene tenere a portata di mano una serie di documenti che poi andranno conservati. Oltre ai dati personali, occorre conservare:
  • la CU e le altre certificazioni che documentano le ritenute;
  • gli scontrini, le ricevute, le fatture, le quietanze che provano le spese sostenute. Il contribuente non deve esibire i documenti che riguardano le spese deducibili già riconosciute dal sostituto d’imposta, né la documentazione degli oneri detraibili che il sostituto d’imposta ha già considerato quando ha calcolato le imposte e ha effettuato le operazioni di conguaglio, se i documenti sono già in possesso di quest’ultimo;
  • gli attestati di versamento d’imposta eseguiti con il modello F24;
  • la dichiarazione dei redditi in caso di redditi per cui il contribuente ha richiesto il riporto nella successiva dichiarazione dei redditi.
Per quanto riguarda terreni e fabbricati, invece, è necessario fornire volture catastali aggiornate di terreni e fabbricati posseduti (in proprietà, usufrutto o altro diritto reale), con eventuali variazioni reddituali comunicate dal catasto. Gli atti notarili relativi ad acquisti, vendite o successioni di immobili effettuate nel 2024 e i contratti di locazione per immobili affittati nel 2024.

Per le abitazioni locate con cedolare secca servono il contratto di affitto, l’eventuale Modello 69 o RLI e la comunicazione all’inquilino (se prevista). Per le locazioni brevi (fino a 30 giorni), anche turistiche, gestite tramite agenzie o portali online, è necessario presentare i Modelli CU 2024 e/o CU 2025, se rilasciati dagli intermediari.

Entro quando bisogna conservare i documenti?

I documenti relativi alla dichiarazione di quest’anno vanno conservati fino al 31 dicembre 2030, termine entro il quale l’amministrazione fiscale può richiederli. Non dovranno essere conservati i documenti riferiti ai dati delle spese sanitarie che non risultano modificati rispetto alla dichiarazione precompilata.

Controlli sul 730, quando si applicano e in quali casi si evitano

Nel caso in cui il modello 730 precompilato venga trasmesso senza modifiche, sia direttamente dal contribuente che tramite un sostituto d’imposta, non verranno effettuati controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili già comunicati all’Agenzia delle Entrate.

Se invece la dichiarazione viene modificata in modo tale da influire sulla determinazione del reddito o dell’imposta, i controlli documentali si applicheranno solo agli oneri variati rispetto alla versione precompilata. Gli oneri che non sono stati modificati e risultano già comunicati all’Agenzia continueranno a beneficiare dell’esonero dai controlli.

Inoltre, le semplificazioni nei controlli previste per la trasmissione diretta del modello si applicano anche a chi sceglie la modalità semplificata di presentazione della dichiarazione dei redditi.

In caso di modello 730 precompilato presentato tramite un CAF o un professionista abilitato, le regole sui controlli fiscali cambiano in base a come viene gestita la dichiarazione:
  • se la dichiarazione è trasmessa senza modifiche, non sono previsti controlli formali sui dati relativi agli oneri detraibili e deducibili (come spese sanitarie, interessi sul mutuo, spese scolastiche, ecc.) che sono già stati comunicati all’Agenzia delle Entrate da soggetti terzi (banche, farmacie, assicurazioni, ecc.);
  • se vengono fatte modifiche che influiscono sul calcolo del reddito o dell’imposta, i controlli documentali saranno effettuati nei confronti del CAF o del professionista, anche per gli oneri che risultano comunicati all’Agenzia. Eccezione: per quanto riguarda le spese sanitarie, il controllo si limita solo ai documenti che non sono presenti nella dichiarazione precompilata.
L’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli documentali anche sui dati comunicati dai sostituti d’imposta tramite la Certificazione Unica (CU), come ad esempio redditi da lavoro o pensione.

È importante sapere che il modello 730 precompilato si considera accettato anche se il contribuente apporta modifiche che non incidono sul calcolo del reddito complessivo o dell’imposta. Ecco alcuni esempi di modifiche che non fanno scattare i controlli:
  • correzione dell’indirizzo di residenza anagrafica, se non cambia il comune di domicilio fiscale;
  • inserimento o modifica dei dati del datore di lavoro o ente pensionistico che effettua il conguaglio;
  • aggiunta o modifica del codice fiscale del coniuge non fiscalmente a carico.
Tuttavia, anche in presenza di una dichiarazione "accettata", l’Agenzia delle Entrate può comunque richiederedocumenti per verificare il possesso dei requisiti soggettivi necessari per beneficiare di alcune detrazioni fiscali.

Un esempio concreto: nel caso di detrazione degli interessi passivi sul mutuo per l’acquisto della prima casa, potrà essere richiesto di dimostrare che l'immobile è stato effettivamente destinato ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto.
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