Un nuovo tassello della riforma fiscale prende forma. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale venerdì 4 aprile il decreto legislativo n. 43/2025, che rivede in profondità il sistema delle accise, razionalizzando gli adempimenti per gli operatori e introducendo significative novità, a partire dal…
Arriva il Soac, chi è il nuovo contribuente "virtuoso"
Tra le novità più importanti del
decreto accise spicca la nascita del Soac, il
Soggetto obbligato accreditato: si tratta di un operatore economico che, sulla base di una valutazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm), dimostra un
elevato livello di affidabilità fiscale rispetto alle accise.
I benefici per chi riesce a conquistare questo "titolo" sono diversi:
- esonero totale o parziale dalle cauzioni previste dalla normativa;
- semplificazioni burocratiche e contabili;
- differenziate in base al punteggio ottenuto.
Come si ottiene la qualifica di Soac
La qualifica di Soac si ottiene
su richiesta, previa istruttoria da parte dell’Adm che valuterà una serie di parametri, tra cui:
- affidabilità fiscale e penale (negli ultimi 5 anni);
- organizzazione aziendale;
- solidità finanziaria;
- filiera di approvvigionamento;
- rispetto delle regole tributarie.
Il
punteggio, espresso in centesimi, sarà alla base dell’attribuzione della qualifica, che resterà
valida per 4 anni. La soglia minima per l’accesso è di
60 punti su 100, con 3 fasce di affidabilità:
Gas ed elettricità, cambia il calcolo delle accise
Il provvedimento interviene anche sulla disciplina delle accise su gas naturale ed energia elettrica. Gli acconti saranno calcolati mensilmente in base ai consumi effettivi del mese precedente, mentre l'accertamento e la liquidazione dell’imposta avverranno attraverso una dichiarazione semestrale, che dovrà contenere tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’imposta dovuta.
Il decreto chiarisce inoltre la distinzione tra usi domestici e usi non domestici dei prodotti energetici. Rientrano tra gli usi domestici, ad esempio, il gas impiegato nelle case, negli uffici pubblici e nelle stazioni di rifornimento. Tutti gli altri utilizzi saranno considerati non domestici.
Alcolici, semplificazioni dal 2026
Novità anche per gli esercenti che trattano
alcolici sottoposti a contrassegno e birra.
Dal 1° gennaio 2026, per avviare l’attività sarà sufficiente
una sola comunicazione allo
Sportello unico per le attività produttive (Suap), che provvederà a trasmettere la segnalazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, eliminando passaggi burocratici oggi considerati ridondanti.
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