Novità in arrivo per le associazioni sportive dilettantistiche, in regime forfettario, che dovranno dire addio ad una norma storica per il settore sportivo. Di fatti, con il decreto legislativo n.33 del 24 marzo 2025 è stata disposta l’abrogazione dell’articolo 25 della legge n.133 del 13 maggio…
Nuove disposizioni per le ASD?
Andando nel dettaglio, il menzionato articolo 25 della legge n.133 del 13 maggio 1999 che fornisce
disposizioni tributarie in materia di associazioni sportive dilettantistiche disciplinava le seguenti disposizioni:
- a) per le associazioni sportive dilettantistiche, comprese quelle non riconosciute dal CONI o dalle Federazioni sportive nazionali purché riconosciute da enti di promozione sportiva, non concorrono a formare il reddito imponibile, per un numero di eventi complessivamente non superiore a due per anno, i proventi realizzati dalle associazioni nello svolgimento di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali e quelli realizzati tramite la raccolta pubblica di fondi;
- b) i pagamenti a favore di società, enti o associazioni sportive dilettantistiche e i versamenti da questi effettuati, se di importo superiore a 1.000€, tramite conti correnti bancari o postali loro intestati ovvero secondo modalità idonee a consentire all’amministrazione finanziaria lo svolgimento di efficaci controlli. L’inosservanza della presente disposizione comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie da 250€ a 2.000€.
Possibile svista legislativa?
L’abrogazione della norma di cui sopra ha destato non poca sorpresa sia da parte dei soggetti coinvolti che da parte di alcuni esperti. L’ipotesi in circolazione, è che ci sia stata un refuso nella formulazione delle norme, in quanto da un’analisi sugli altri articoli di legge emergono degli aspetti contraddittori.
Il suggerimento da parte di alcuni esperti è che si possa trattare di una svista nell’incrocio delle varie disposizioni.
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