25 luglio 2013

770:LA PROROGA C’E’!

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici e colleghi,

non so voi, ma ancora una volta c’è odor di beffa nella concessione della proroga giunta con un comunicato stampa che anticipa l’arrivo del relativo decreto.

Il 31 luglio, quindi fra qualche giorno, scadeva il termine per la presentazione telematica del modello 770/2013 e soltanto (ancora una volta), a pochi giorni dalla scadenza è arrivata la proroga che sposta il termine di presentazione del modello 770 al 20 settembre.

Dalla nostra categoria in molti hanno alzato la voce, chiedendo una decisione che fosse rispettosa dei tempi e della mole di lavoro che ciascun intermediario fiscale si porta sul groppone. A quanto pare siamo rimasti inascoltati, ancora una volta, dalle alte sfere politiche e amministrative, che forse non comprendono quanto sia importante il nostro ruolo.

Parliamoci chiaro. Siamo giunti a questo punto di certo non a causa nostra, come qualcuno nelle scorse settimane ha voluto far credere. Noi non traiamo alcun profitto da queste continue indecisioni. L’origine di tutto, anno dopo anno, è sempre il rilascio tardivo dei software utili alla trasmissione dei dati. Se la disponibilità di questi strumenti informatici non giunge in tempo per adempiere alla prima scadenza, allora si crea una reazione a catena, e tutte le altre deadline risultano troppo vicine per poter essere rispettate. Quindi vediamo che, quando si arriva a questo punto, inizia a farsi strada la necessità di prorogare i termini. Tant’è che, di anno in anno, le proroghe non sono più dettate dall’emergenza, ma diventano prassi ordinaria. Anzi, si può tranquillamente affermare che ad essere ordinaria è proprio l’emergenza!

La stranezza di queste mancate decisioni si fa ancora più evidente se si considera che la proroga comunque non implica alcun danno nei confronti dell’erario, ma, lo ricordiamo, è utile unicamente a far prendere respiro a contribuenti e intermediari, che hanno così più tempo e meno fretta nel compilare i modelli fiscali.

A questo punto, però, l’intervento è in ogni caso tardivo. Siamo al 25 luglio, la scadenza era posta fra quattro giorni feriali… Molti di noi, per non far risultare inadempienti i propri assistiti, avranno già compilato i modelli! Non si aspettava certamente il 25 luglio per fare i 770, considerato che c’era il rischio di non avere alcun rinvio.

E’ chiaro che siamo sempre al punto di partenza, innanzi a un sistema fiscale che fa acqua da tutte le parti, che è inefficiente pur pretendendo dagli altri (da noialtri) una puntualità e un rigore che esso stesso non garantisce. Purtroppo nessuna voce si leva contro questo, a parte quelle interne alla categoria. La politica è assente, anche da parte di chi dovrebbe rappresentare la nostra professione. Siamo soli, davanti a un esercito di enigmi e labirinti che continuano ad allungare i propri rami senza aprire varchi a possibili soluzioni.

Il sociologo francese Michel Crozier, negli anni Sessanta, sosteneva che “un'organizzazione burocratica è un'organizzazione che non arriva a correggersi in funzione dei propri errori”. È chiaro quindi che mai ci fu un esempio più lampante di quello di cui dà prova il sistema fiscale nostrano!
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