9 aprile 2013

ARIA DI ASSEDIO... UTOPIA O REALISMO?

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici e colleghi, è ormai evidente che siamo rimasti orfani proprio nel bel mezzo delle turbolenze sia politiche che economico-finanziarie. Orfani come categoria, privati di una governance della quale non possiamo fare più a meno, ma allo stesso tempo orfani anche come cittadini, senza un governo che possa traghettarci fuori dalla recessione, verso una crescita possibile. In una società ci si può privare di molti orpelli inutili, ma sicuramente non di un governo. E su questo punto, come abbiamo potuto toccare con mano, noi commercialisti la sappiamo lunga! È chiaro infatti che senza un’autorevole rappresentanza i diritti vengono calpestati e gli interessi di una categoria stentano ad essere riconosciuti all’esterno.

Purtroppo, a rincarare la dose dello stallo concorre la nostra attesa supina, quasi rassegnata, nessuna reazione all’orizzonte. Nessuna protesta neanche contro le ripetute aggressioni del Fisco che, nascondendosi dietro la pretesa lotta all’evasione, usa su di noi con violenza e disprezzo le armi burocratiche di cui è in possesso. Partiranno a breve, infatti, 40.000 CONTROLLI del redditometro, che però si presentano già nella veste di azioni assurde perché riguardano il 2009, sono state attuate con un decreto emanato a dicembre del 2012 e la circolare operativa deve ancora essere partorita. In sostanza, ci diranno nel 2013 cosa avremmo dovuto fare nel 2009 per essere in linea con il redditometro e soprattutto quali prove avremmo dovuto preparare… sempre nel 2009!!

Fin qui è stato tratteggiato il più importante adempimento che avremo a breve, ma non bisogna dimenticare le proroghe! Ostacolo operativo di ogni attento commercialista! Io sono del parere che ogniqualvolta l’Amministrazione Finanziaria stabilisce una proroga a ridosso del termine dell’adempimento, vuol dire che sono stati riscontrati problemi interni che non riesce a risolvere in tempi brevi. In sostanza, o il Fisco non è pronto o non lo sono gli strumenti e i canali da adoperare. Se da un lato la proroga di una scadenza può farci piacere, nel senso che può darci respiro in un periodo particolarmente carico, dall’altro versante il fatto che ci venga comunicato in ritardo e che le proroghe si sommino genera un inevitabile caos nei nostri studi e nel nostro lavoro quotidiano. Basti solo pensare a quanto accaduto con la comunicazione dei beni aziendali!! L’adempimento è slittato a ottobre, ma ne abbiamo avuto indicazione ufficiale solo un paio di giorni prima della scadenza precedentemente stabilita.

Ora abbiamo un altro problema che riguarda lo SPESOMETRO. Inteso come strumento per “prevenire e contrastare i comportamenti fraudolenti in materia di Iva”, lo SPESOMETRO ha scadenza il 30 aprile, anche se già si vocifera che, in assenza del nuovo modello di trasmissione, vi potrà esse un’ulteriore proroga. La stessa Agenzia ha infatti informato che la comunicazione dei dati relativi al 2012 “non è procedibile con le stesse modalità delle comunicazioni relative agli anni precedenti”, tant’è che sarà necessario “attendere che siano pubblicate le nuove specifiche tecniche e il nuovo modello per la trasmissione dei dati” tramite un provvedimento che verrà emanato a breve. A breve? Ebbene, lo spero, perché, nel caso non se ne fossero accorti, la scadenza è attualmente fissata fra venti giorni! Al direttore Befera occorrerebbe chiedere se è questo lo spirito collaborativo nei confronti dei contribuenti e dei professionisti fiscali... come può organizzarsi uno studio non avendo modo di programmare nessun tipo di scadenza?

Ecco, i paradossi del nostro Paese emergono tutti insieme soprattutto nei momenti critici. Si prenda, ad esempio, la questione del saldo dei debiti che la Pubblica amministrazione ha contratto con le aziende. L’ammontare totale è di circa 91 miliardi di euro. Anzi, a dire il vero la quota sarebbe ben più ampia, in quanto s’è scoperto recentemente che non sono stati inclusi nel calcolo i debiti con le aziende aventi meno di 20 dipendenti.

Che stranezze! Abbiamo uno Stato, da parte sua, pretende puntualità negli appuntamenti con il Fisco. Una puntualità che i contribuenti devono rispettare senza possibilità di scampo, altrimenti il Fisco sguinzaglia le proprie armi sanzionatorie. Ma il principio di puntualità e, a questo punto, di esaustività pare riguardare l’apparato statale, che può permettersi inaccettabili ritardi.

E infine c’è la Tares. Sì, c’è ancora! Non è stata abrogata, bensì solo posticipata. Con questa tassa ci vedremo a dicembre con le vecchie tariffe riesumate per consentire il rientro di gettito ai comuni, che da parte loro devono pagare le aziende che si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Realtà imprenditoriali medio-piccole che altrimenti rischierebbero di rimanere a corto di liquidità, con tutti i disagi che conseguentemente dovremmo pagare noi contribuenti. Purtroppo però a dicembre, oltre all’aumento Tares, dovremo anche sborsare la seconda rata Imu e gli acconti delle imposte. A questo punto, prevedo un altro Natale di magra… almeno per quanti rimarranno in Italia!!

Leggevo che in Spagna gli indignados sono pronti ad assediare i politici sotto casa, al bar o sulle auto blu...

...in Italia, dove stiamo vivendo problematiche analoghe, non so se potrebbe accadere una simile situazione. Tuttavia il voto popolare al M5S ha dato dimostrazione della pazienza esausta dei cittadini. La situazione è al limite del collasso. La pressione fiscale, nel dato dell’ultimo trimestre del 2012, era arrivata al 52%, le indagini a carico dei politici mostrano rimborsi esorbitanti per spese che nulla hanno a che vedere con i rispettivi incarichi amministrativi, la disoccupazione aumenta e ai vertici di sperpera tempo e denaro senza arrivare a una decisione concreta da tutti condivisa.

E per concludere, tornando sulla nostra categoria, vediamo che sui commercialisti (e su altri professionisti) sta per scendere al scure delle annunciate indagini condotte dalle Fiamme Gialle. Non è forse questa la fotografia di un Paese sotto assedio?
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy