23 settembre 2015

Corruzione e Burocrazia: due facce della stessa medaglia

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici e colleghi,

la burocrazia sotterrerà il nostro Paese! È il caso che se ne rendano conto quelli che siedono sulle poltrone più alte, anche perché sono proprio i loro numeri a dirlo. Io mi limito a leggerli alla luce dell’esperienza sul campo.

Ora, come ormai ben sappiamo tutti, in questi giorni è stato diffuso il rapporto della Guardia di Finanza sui danni erariali contestati tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2015. Secondo i dati esposti, nell’arco dei primi sei mesi dell’anno sono stati sottratti allo Stato più di tre miliardi di euro, nella maggior parte dei casi i danni creati alla collettività derivano da fenomeni di corruzione. Adesso, almeno in base ai riscontri, tutti i soggetti indicati come rei d’aver rubato o sprecato soldi pubblici, sono stati segnalati alla Corte dei conti che giudicherà se questi dovranno restituire o meno quanto sottratto alla collettività. Collettività che, ricordiamolo, siamo noi!

Nel complesso, le segnalazioni inviate dalla magistratura ordinaria o dalla Guardia di Finanza alla magistratura contabile sono state 1.290. In generale, per i dipendenti pubblici le accuse sono di corruzione, concussione, truffa, ma anche turbativa d’asta, appropriazione indebita e abuso d’ufficio. Ma è altresì allarmante il fatto che tra le segnalazioni vi siano anche funzionari che, per incompetenza, hanno generato un disservizio.

Questo è lo scenario ed è tristissimo! Soprattutto alla luce di un’altra verità: se vi fossero meno garbugli burocratici sicuramente vi sarebbe meno corruzione, ne sono certo. Consideriamo che spesso, purtroppo, nell’espletamento di un adempimento, a causa di processi burocratici troppo lunghi e complicati, si ricorre a chiedere ‘favori’ a questo o quel funzionario. In tal modo (deplorevole, ma generato dal sistema) ci si spiana la strada per pratiche che, in una situazione meno intricata, sarebbero dovute andare liscia come l’olio.

Ahimè, questa è la realtà! Me ne dispiaccio, ma non posso a fare a meno di leggerla e raccontarvela. Piuttosto dovrebbero prenderne coscienza i nostri politicanti puntando su uno vero snellimento delle procedure d’ufficio. Con l’alleggerimento dei passaggi, sono sicuro che diminuirebbero anche i fenomeni di corruzione.

Senza tanti giri di parole, vorrei chiudere con uno stralcio del discorsi di fine anno del presidente Sandro Pertini del 1979. L’allora Capo della Repubblica disse che “la corruzione è una nemica della Repubblica. E i corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà. E dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti”. Ricordiamolo, di tanto in tanto!
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